Sottospinato o Infraspinato
Ultima modifica 01.07.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni
  6. Riabilitazione

Generalità

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Il sottospinato, o infraspinato, è uno dei quattro muscoli della cuffia dei rotatori.
Ricoperto dai muscoli trapezio, parte del deltoide e parte del gran dorsale, il sottospinato origina a livello della fossa sottospinata della scapola e, proiettandosi in direzione della porzione prossimale dell'omero, si inserisce sulla faccetta mediana del tubercolo maggiore dell'osso del braccio.
Assieme agli altri muscoli della cuffia dei rotatori, il sottospinato partecipa alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale, favorendo il contatto tra testa dell'omero e glena della scapola.
Questo muscolo, inoltre, interviene anche nel movimento di extrarotazione dell'omero.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

I muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità preposte all'ancoraggio con l'osso: sono il tendine di origine (o semplicemente origine) e il tendine d'inserzione (o semplicemente inserzione).
Prende il nome di origine l'estremità tendinea che rimane fissa durante la contrazione muscolare, mentre è detta inserzione l'estremità tendinea che si muove nel corso della contrazione del muscolo.

La parte centrale dei muscoli, ossia la porzione carnosa compresa tra origine e inserzione, è il cosiddetto ventre muscolare; quest'ultimo è costituito da fibre muscolari, vasi sanguigni e tessuto connettivo.

Cos'è

Qual è il Muscolo Sottospinato?

Il sottospinato, o infraspinato, è uno dei quattro muscoli costituenti la cuffia dei rotatori, il complesso muscolo-tendineo che serve a stabilizzare l'articolazione gleno-omerale della spalla.

Cuffia dei Rotatori: Cos’è e Quali Muscoli la compongono?

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La cuffia dei rotatori è un complesso anatomico funzionale, costituito da quattro muscoli e dai loro rispettivi tendini, che prende posto a livello della spalla, stabilendo più specificatamente un rapporto particolare con le componenti ossee dell'articolazione gleno-omerale.

Disposti a formare una sorta di manicotto attorno alla suddetta articolazione, i quattro muscoli della cuffia dei rotatori sono: sovraspinato, sottospinato (di cui si parlerà in questo articolo), piccolo rotondo e sottoscapolare.

Caratteristica comune a tutti i muscoli della cuffia dei rotatori e meritevole di citazione è che originano a livello della scapola (ciascuno in sedi specifiche differenti) e s'inseriscono sulla porzione prossimale dell'omero (ognuno in un'area diversa).

Per approfondire: Cuffia dei Rotatori: Anatomia, Fisiologia e Infortuni

Anatomia

Il sottospinato è un muscolo profondo di forma triangolare, che pone le sue origini sulla superficie posteriore della scapola, inferiormente alla spina scapolare (o spina della scapola).

La spina della scapola è la caratteristica cresta ossea che nasce in corrispondenza dei 4/5 superiori dell'aspetto mediale della superficie posteriore della scapola e che si sviluppa in obliquo, soltanto leggermente verso l'alto, fino a diventare la prominenza chiamata acromion.

Origine del Sottospinato

Un'analisi approfondita dell'origine del sottospinato rivela che:

  • Un gruppo di fibre del muscolo a prevalenza carnosa nasce dai 2/3 mediali della fossa sottospinata della scapola;
  • Un altro gruppo, in questo caso di natura prevalentemente tendinea, nasce dalle creste della fossa sottospinata;
  • Infine, un terzo gruppo proviene dalla cosiddetta fascia sottospinata (o infraspinata), ossia l'aponeurosi che copre il sottospinato e lo separa dai muscoli grande e piccolo rotondo.

La fossa sottospinata (della scapola) è la concavità di quest'osso delimitata, superiormente, dalla spina scapolare (o spina della scapola) e, infero-lateralmente, dal bordo laterale e dell'angolo inferiore della scapola.

Decorso del Sottospinato

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Il ventre muscolare del sottospinato occupa buona parte della fossa sottospinata della scapola; di quest'ultima, di fatto, ne risparmia soltanto la porzione inferiore.

A partire dall'origine, le fibre del sottospinato convergono verso il margine supero-laterale della scapola, andando a costituire uno stretto tendine d'inserzione destinato alla porzione prossimale dell'omero.

Prima di raggiungere la sede di destinazione, il tendine d'inserzione del sottospinato transita dietro l'articolazione gleno-omerale.

Inserzione del Sottospinato

Il sottospinato termina il proprio decorso inserendosi sulla faccetta mediana del tubercolo maggiore dell'omero.

Relazioni: Con Chi confina il Sottospinato?

Il sottospinato è ricoperto dai muscoli trapezio, parte del deltoide e parte del gran dorsale.

Come descritto in precedenza, si estende al di sotto della spina della scapola; quest'ultima lo separa, superiormente, dal muscolo sovraspinato, un altro elemento della cuffia dei rotatori.

Sul versante infero-mediale, il sottospinato confina con il piccolo rotondo (altro elemento ancora della cuffia dei rotatori) e con il grande rotondo (muscolo della schiena che non va confuso con il precedente); è da segnalare le sue fibre muscolari e quelle di piccolo e grande rotondo decorrono quasi parallelamente tra loro.

In alcune persone, a livello dell'articolazione gleno-omerale, il muscolo sottospinato potrebbe essere separato dalla capsula articolare da una borsa sinoviale, che prende il nome di borsa sottospinata (o infraspinata); in questi individui, la borsa sottospinata potrebbe comunicare con la cavità articolare della gleno-omerale.

Innervazione

L'innervazione del muscolo sottospinato spetta al nervo soprascapolare, una branca del tronco superiore del plesso brachiale che riunisce le fibre nervose provenienti dai rami anteriori (o ventrali) dei nervi spinali C5 e C6.

Vascolarizzazione

Il muscolo sottospinato riceve sangue ossigenato dall'arteria soprascapolare e dall'arteria circonflessa della scapola.

L'arteria soprascapolare è una branca del tronco tireocervicale, che a sua volta è una ramificazione dell'arteria succlavia; l'arteria circonflessa della scapola, invece, è un branca dell'arteria sottoscapolare.

Funzione

Sottospinato: Quale Azione svolge?

Assieme agli altri muscoli della cuffia dei rotatori, il sottospinato contribuisce alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale.

Questo muscolo, inoltre, interviene anche in alcuni movimenti fondamentali della spalla.

Di seguito, l'articolo entrerà nei dettagli delle due suddette funzioni.

Sottospinato e Stabilità Articolare

L'articolazione gleno-omerale nasce dall'incastro tra la glena della scapola e la testa dell'omero (l'omero, si ricorda, è l'osso del braccio).

Situata sul margine laterale dell'osso scapolare, la glena della scapola è una superficie articolare leggermente concava, rivolta di poco verso l'alto.
La testa dell'omero, invece, è una superficie articolare di forma sferica, orientata medialmente e superiormente.

Tra glena della scapola e testa dell'omero c'è una sostanziale differenza di dimensioni: la concavità della glena scapolare è decisamente più piccola della convessità della testa dell'omero.

Tale differenza si traduce in una rilevante incongruità articolare, che ha due conseguenze, una negativa e una positiva: la conseguenza positiva è che, grazie alla suddetta anatomia, l'articolazione gleno-omerale è estremamente mobile e in grado di effettuare movimenti di grande ampiezza lungo tutti i piani (frontale, sagittale e orizzontale); la conseguenza negativa, invece, consiste nella scarsa stabilità dell'articolazione.

Questa corposa premessa serve a spiegare una delle funzioni principali del sottospinato e degli altri muscoli della cuffia dei rotatori: assieme ai suoi tendini, questo complesso muscolare ha l'importante compito di stabilizzare l'articolazione gleno-omerale, mantenendo centrata la testa dell'omero sulla glena della scapola durante i movimenti del braccio ed evitando in questo modo che le superfici articolari perdano contatto tra loro.

Per capire, ecco un esempio: durante l'abduzione o l'adduzione del braccio, la testa dell'omero si rende protagonista di movimenti di rotolamento e scivolamento sulla glena della scapola; in tali frangenti, il sottospinato e gli altri muscoli della cuffia dei rotatori si occupano, tramite la loro contrazione, di evitare un eccessivo rotolamento o scivolamento della testa dell'omero, mantenendo la congruità articolare (testa dell'omero centrata all'interno della glena) ed evitando infortuni articolari molto dolorosi.

Lo sapevi che…

Il sottospinato e gli altri muscoli della cuffia dei rotatori rappresentano una contromisura attiva all'instabilità tipica dell'articolazione gleno-omerale; tuttavia, è da segnalare che esistono anche contromisure passive, come il cercine glenoideo (è un labbro di cartilagine posto attorno alla glena), la capsula articolare e l'apparato legamentoso.

Sottospinato e Movimenti della Spalla

Il muscolo sottospinato è un potente extrarotatore dell'omero (o della spalla).

La rotazione esterna della spalla (o extrarotazione della spalla) si svolge sul piano orizzontale (o trasversale) e consiste nel ruotare l'omero verso l'esterno; a livello di articolazione gleno-omerale, durante l'extrarotazione della spalla, la testa dell'omero compie, sulla glena della scapola, un movimento combinato di rotolamento posteriore e scivolamento anteriore.

Infortuni

Tendinopatia del Sottospinato: Cos’è?

Come gli altri muscoli della cuffia dei rotatori, anche il sottospinato può essere oggetto di tendinopatia.

Un tempo, le problematiche alla spalla imputate al sottospinato e in generale alla cuffia dei rotatori figuravano sotto la voce di "tendinite" o "infiammazione dei tendini".

Negli anni, però, gli esperti si sono accorti che all'origine di questi infortuni c'è più verosimilmente un processo di degenerazione, che non uno di infiammazione.

Dopo queste evidenze, quindi, hanno ritenuto che fosse più appropriato parlare di tendinopatia.

Oggi, l'espressione "tendinopatia del sottospinato" include tutte quelle alterazioni della struttura tendinea che si rifanno a processi degenerativi, talvolta combinati alla formazione di calcificazioni.

È doveroso precisare che, nel senso più esteso del termine, "tendinopatia" comprende anche tutti quegli episodi di lacerazione parziale o completa del tendine, un tipo di infortunio grave che spesso rende necessario l'intervento chirurgico.

Lo sapevi che…

Dei quattro muscoli che formano la cuffia dei rotatori, quello più a rischio di tendinopatia è senza dubbio il sovraspinato. Come descritto nell'articolo dedicato, alla base di questo rischio ci sono sostanzialmente motivi anatomici.
In generale, quindi, le tendinopatie di sottoscapolare, sottospinato e piccolo rotondo sono meno comuni della tendinopatia del sovraspinato.

Cause e Fattori di Rischio di Tendinopatia del Sottospinato

Impingement Interno: Cos’è?

L'impingement interno (o sindrome da impingement interno posteriore) è una sindrome da intrappolamento, di origine non traumatica e solitamente unilaterale, che causa dolore sulla parte posteriore della spalla, dolore che peggiora durante o in seguito a i movimenti del braccio.

Decisamente meno comune dell'impingement subacromiale, l'impingement interno deriva dalla compressione delle inserzioni tendinee di sovraspinato e sottospinato, e della porzione superiore del cercine tra la testa dell'omero e la parte postero-superiore della glenoide scapolare (o glena della scapola).

L'impingement interno è tipicamente associato a movimenti combinati di abduzione a 90° e rotazione esterna, movenze queste che si osservano generalmente in chi pratica sport di lancio e sport overhead (cioè che prevedono l'elevazione del braccio sopra la testa).

Riabilitazione

Sottospinato: Esercizi utili in presenza di Tendinopatia

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Uno dei cardini dei programmi riabilitativi attuati in presenza di tendinopatia del sottospinato sono gli esercizi di rinforzo dei muscoli extrarotatori dell'omero.

Questi esercizi servono, di fatto, a stimolare i muscoli della cuffia dei rotatori implicati nel movimento di extrarotazione della spalla e a condizionarne i tendini.

I più noti sono quelli eseguiti con un elastico fissato dal lato opposto alla spalla da allenare e il gomito dell'arto che tiene in mano l'elastico flesso a 90°; ma esistono anche quelli eseguiti con manubrio da distesi su un fianco o in posizione prona e quelli con elastico e il braccio in abduzione o flessione.

È doveroso precisare che la riabilitazione per una tendinopatia del sottospinato non si basa esclusivamente sul rinforzo degli extrarotatori della spalla; essa, infatti, comprende anche esercizi di stretching per la capsula articolare, esercizi di rinforzo del muscolo trapezio, esercizi di mobilità toracica ecc.

Ecco perché, in presenza di tendinopatia del sottospinato, è consigliabile sempre rivolgersi a uno specialista.

Per approfondire: Cuffia dei Rotatori: Esercizi e Prevenzione

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza