Pesce, Uova e Formaggi - A Dieta Spendendo Poco

Ultima modifica 04.02.2020

Spendere poco sui prodotti della pesca

E' eccellente il carpaccio di pesce spada affumicato, sono ottime le capesante gratinate e come non gradire le mazzancolle preparate con cottura al sale; d'altro canto, si tratta alimenti troppo cari per la maggioranza delle persone alla lettura. Pesce Risparmiare e Spendere pocoMA chi l'ha detto che, per mangiare bene il pesce, bisogna spendere molto? Probabilmente qualcuno che non ne capiva gran ché. Per ciò che riguarda il pesce di spina si consigliano i pesci azzurri; questi fantastici prodotti sono disponibili, nelle diverse specie, in tutte le stagioni. Per chi gradisce il crudo (purché soggetto ad abbattimento di temperatura) ci sono le magrissime alici, mentre per gli amanti della cottura al cartoccio consiglio la lampuga, per chi ama la griglia le sarde, gli sgombri, la palamita ecc. La leccia può rimpiazzare tranquillamente la più onerosa ricciola, così come l'alletterato si avvicina al gusto del tonno rosso. Si sta parlando di pesci che non dovrebbero superare (ovviamente, in base alla zona e alla stagione) i 15€/kg (alcuni 2,5-3,5€/kg!).

Pur apprezzandolo, non sono un grande sostenitore del consumo di salmone. Questo pesce, che può essere allevato con successo, deve essere alimentato con gamberetti pescati, il che non rende ecosostenibile tale attività. Abolite dalla dieta halibut, persico africano e altri pesci di allevamento extra-europeo; piuttosto, orientatevi su un buon pesce oceanico surgelato "a bordo" oppure, ancor meglio, sui pesci costieri di minor pregio: cefali, mormore, salpe, boghe ecc. Ricordate che tutti (o quasi) i pesci sono ottimi, ma per alcuni è necessario che siano FRESCHI, subito eviscerati e cucinati a dovere. Per quel che concerne i crostacei, garantisco a tutti i consumatori di gamberi e gamberetti che un semplice sugo di pomodoro con uno o due granchi "di rena" regalerà sapori ed aromi mai avvertiti prima, oltre che a un minor apporto energetico e di colesterolo. In merito ai molluschi, è possibile sbizzarrirsi; per i bivalvi, le cozze la fanno da padrone, per i gasteropodi, le famose lumachine possono essere rimpiazzate dai grossi e gustosissimi "rapari" (ma occhio alla preparazione! Hanno un gusto talmente intenso da poter stomacare se presente in eccesso), per i cefalopodi sono consigliati moscardini, calamari, totani e, talvolta, seppie. Per TUTTI gli alimenti, ma soprattutto per i prodotti della pesca, l'importanza della fonte di approvvigionamento è cruciale. Prediligete SEMPRE (se possibile) i prodotti a "km 0" o in filiera corta ed ASSOLUTAMENTE quelli di stagione; le fluttuazioni dei prezzi possono raggiungere il 2 o 3 volte il totale. Ci sono poi pesci meno commerciali (anche se non ne capisco il motivo); è il caso della trota, della tinca, del luccio, del persico nostrano, del pesce gatto, del coregone, della bottatrice, del persico-trota, del luccio-perca, della ceppa ecc. Sono pesci di acqua dolce reperibili anche a 3-4 euro/kg; magrissimi e dalle carni molto saporite, hanno l'unico svantaggio di possedere una maggior quantità di spine rispetto alla media di quelli di mare e di valle.

Spendere poco sulle uova

Le uova sono alimenti che possono essere consumati in porzioni minori od uguali a 150-180g la settimana, a causa dell'elevato contenuto in colesterolo. Diciamo che la differenza di prezzo tra un uovo di qualità e un altro più scadente consiste nel tipo di allevamento impiegato. Quelli estensivi hanno costi maggiori rispetto a quelli intensivi, ma di certo inferiori se paragonati al prodotto biologico. La scelta di uova ricavate da allevamenti a terra ed estensivi può costituire il giusto compromesso.

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Di recente si assiste alla diffusione di un derivato delle uova, ovvero solo l'albume. Questo, che quasi non contiene grassi e colesterolo, è invece ricco di proteine. Per chi ne gradisce il consumo è possibile comprarlo sotto forma di liquido pastorizzato in brick; costa poco, consente porzioni decisamente elevate (poiché è anche ricco d'acqua) e vanta un potere saziante degno di nota. Ma attenzione alla provenienza!

Spendere poco sul latte e derivati

Anche verso il latte e i derivati la scelta risulta decisamente limitata. In merito al latte, l'unico consiglio utile è quello di prediligere le aziende italiane, le quali, nonostante si caratterizzino per un prezzo lievemente superiore alle straniere, garantiscono una qualità ed una sicurezza migliori; lo stesso discorso vale per gli yogurt. Per quel che concerne i formaggi il cerchio si restringe ulteriormente; nel contesto di una dieta dimagrante non sono molti i prodotti utili, poiché si tratta di alimenti ad alta densità energetica. Meglio concentrare la ricerca su: fiocchi di latte magri, ricotta da latte parzialmente scremato e mozzarelle (rigorosamente da non condire con olio o zucchero). La possibilità di rifornirsi da produttori-venditori, a volte, non dà la garanzia di magrezza. Citando i distributori di latte crudo invece, nonostante interessino un alimento dal gusto notevole, a prescindere dal prezzo, ricordiamo che questo deve essere obbligatoriamente pastorizzato o sterilizzato a casa, pregiudicandone le caratteristiche organolettiche e gustative auspicabili.


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer