Carne - A dieta Spendendo Poco

Ultima modifica 04.02.2020

Per quel che riguarda la carne e i derivati, la scelta non è difficile. Tra i prodotti freschi, magri e con poco colesterolo, spiccano le famose carni aviarie di pollo e tacchino. I tagli ipocalorici sono essenzialmente costituiti dal petto/fesa senza pelle (mentre il resto dell'animale ha una percentuale lipidica maggiore); è comunque possibile seguire alcune piccole regole che potrebbero ridurre i costi di approvvigionamento di questi alimenti. Carne Dieta Spendere PocoPrima di tutto, è necessario acquistare l'alimento INTERO, ovvero l'intero petto di pollo o tacchino. Fatto ciò, a casa, è consigliabile ridurre a porzioni "grammate" la carne per poi congelarla separatamente. In tal modo è possibile risparmiare tempo, spazio in frigorifero ed energia nella conservazione (un alimento porzionato, già congelato, permette di tenere aperto lo sportello del congelatore per il minor tempo possibile). Al grado di lavorazione del cibo (prima della vendita) corrisponde inevitabilmente un aumento del prezzo; evitate le fese già tagliate e in piccole confezioni e, nel caso abbiate la giusta praticità, prediligete l'animale intero che guadagnerà magrezza applicando il giusto metodo di cottura.
Oggi come oggi, anche il maiale è venduto a prezzi decisamente concorrenziali. I tagli più magri e meno costosi sono, di solito, quelli della lombata e il prosciutto fresco. Ovviamente, quando si parla di maiale, gli amanti della cucina leggera storcono il naso. In realtà, i maiali leggeri allevati oggi non hanno nulla da invidiare al manzo; anzi! Per dirla tutta, certi tagli commerciali del suino leggero sono più magri di altri ricavati dal bovino adulto (eccezion fatta, ovviamente, per le parti grasse). Il maiale possiede un maggior tessuto adiposo sottocutaneo del manzo, mentre quest'ultimo (in proporzione) spesso si avvale di una maggior grassezza intramuscolare; per questo motivo, la carne di bovino adulto (che alla vista pare tanto magra), spesso risulta più energetica di quella di maiale opportunamente SGRASSATA. Via libera quindi a intere lombate di maiale acquistate fresche e ancora da sgrassare; a livello casalingo, non sarà complesso rifilare il pezzo eliminando tutto l'adipe e le guaine muscolari in eccesso per mezzo di un coltello scannino; poi, senza troppa destrezza, con un coltello francese, potrete porzionare la lombata in fette da 100g, o 150-200-ecc., anch'esse da congelare separatamente. Sconsiglio di acquistare la lombata con l'osso (comprensiva di "cravatta", ovvero piccole costine); ciò vi obbligherebbe a separare il filone e, ahimè, a mangiare anche quelle meravigliose ma grasse costine.
Chi ha detto che il manzo ed il vitello sono troppo cari? Prima di tutto, non esistono solo filetti e controfiletti, fiorentine e costate. Spendendo poco, del bovino adulto è possibile acquistare il muscolo da brodo. Questi pezzi apparentemente grassi, sono in realtà molto gelatinosi (gelatina di collagene - una proteina). Certo, non sono da paragonare alla fesa aviaria, ma una volta lessati (non necessitano di grassi aggiunti) sono molto gradevoli e si sposano con qualsiasi dieta dimagrante. Ovviamente è sconsigliabile impiegare pezzature particolarmente lipidiche, ma di ciò il macellaio saprà consigliarvi; consiglio vivamente di provare la noce di manzo con carote, sedano e cipolla. Una noce di manzo può essere acquistata intera e tagliata in cubi da 3x3x3cm da congelare separatamente (eventualmente, anche l'acqua di cottura può essere surgelata ed impiegata al posto del dado da brodo per la formulazione di cereali o legumi stufati).
Quando si parla di vitello tutti fanno un passo indietro. Si tratta di un prodotto abbastanza caro ed apparentemente estraneo agli obbiettivi dell'articolo. D'altro canto, suggerisco caldamente di inserire una volta la settimana la carne cruda tagliata a coltello o costituita da macinato scelto magro da condire con olio extravergine, cipolla stufata, senape e pepe nero. Una porzioncina da 200g verrà a costare pochissimo e rappresenterà un'alternativa gradevole al menù settimanale. Lo stesso vale per il carpaccio di cavallo al naturale. Ricordiamo che le carni crude permettono di risparmiare notevolmente sul costo del gas per i fornelli, compensando (più o meno) la spesa per il brodo di manzo; ovviamente, il consiglio si rimanda alle norme igieniche e ai gusti personali.
Molti dei lettori rabbrividiranno al pensiero di mangiare delle frattaglie. Ebbene, comparando i prezzi di queste con quelli della carne... potrete avvertire un gradevolissimo senso di "acquolina in bocca". Attenzione, però, le frattaglie non sono tutte uguali. Si accomunano per la notevole presenza di vitamine, sali minerali e proteine, ma anche per quella di colesterolo e, alcune, di trigliceridi. Consiglio vivissimamente di moderarne il consumo in caso di ipercolesterolemia e iperuricemia, per tutti gli altri è via libera! Consiglio soprattutto: cuore, fegato, trippa ed intestino. Una vera leccornia per i gourmet. Chi li evita spesso non lo fa per questione di gusti, bensì per scarsa cultura alimentare.
In merito alle tecniche di cottura delle carni fresche, ho due suggerimenti essenziali. Il primo è di acquistare una buona padella (sautè) a fondo sottile per tutte le preparazioni veloci (fesa, medaglioni di lombata ecc.); non importa quanto verrà a costare (sempre nei limiti di ragionevolezza), quei pochi soldi in più non tarderanno a rientrare. Una buona padella avrà una durata doppia, tripla o quadrupla rispetto ad una meno pregiata... sempre che sappiate come lavorarci. E' vero che le antiaderenti, in teflon, in pietra e in ceramica consentono di cucinare prescindendo dall'utilizzo dei grassi, ma è altrettanto vero che la presenza di lipidi aiuta a preservare l'integrità del rivestimento. Non sarà mai necessario versare olio o burro sulla superficie prima della cottura ma sporcare la padella consente di non bruciare MAI l'alimento. Ciò si ripercuote nel passaggio successivo, ovvero la pulizia. Questi strumenti vanno lasciati in ammollo con acqua calda (anche senza detersivo, che servirà invece in un secondo momento) e sfregati (o meglio, accarezzati!) con una spugna priva di parti abrasive. Se non riuscite a pulire in maniera soddisfacente lo strumento, i casi sono 5: avete cotto l'alimento a fiamma eccessivamente elevata, avete cotto l'alimento con la padella non in asse rispetto al fuoco, avete svolto una cottura prolungata con una padella predisposta alle cotture veloci, avete uno strumento che vale poco o avete già rovinato la padella prima di aver letto questo paragrafo! Tutto ciò vale anche per la cottura dei pesci e delle uova, alimenti dei quali parleremo in seguito.
Preferirei evitare di dilungarmi sulla descrizione delle carni conservate; il loro consumo è assolutamente da moderare poiché, anche se alcune sono qualitativamente migliori di altre, il relativo prezzo ne preclude totalmente l'acquisto. Sarebbero carni conservate utili alla dieta: roast-beef (che eventualmente può essere fatto in casa con della lombata → guarda la videoricetta), bresaola, prosciutto crudo dolce magro e prosciutto cotto.


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer