Patata Americana
Ultima modifica 18.03.2020

Generalità

La patata americana o batata NON è propriamente un tubero (come la patata comune), bensì una radice tuberosa (o tuberizzata). Oltre che in Italia, dove la conosciamo anche come patata dolce, in molti altri paesi la batata viene erroneamente considerata una varietà di patata (non a caso, in inglese è anche conosciuta col termine di sweet potato). Parallelamente, in altre zone (ad es. in America Latina), anche il sostantivo "batata" non indica solo la patata americana, bensì la "patata" propriamente detta. Infine, a complicare ulteriormente le cose, giunge anche l'Oxalis tuberosa, più correttamente definibile "Oca", invece definita "patata" nelle zone della Nuova Zelanda.
La patata americana è comunemente detta patata dolce grazie all'elevato contenuto in glucidi semplici che le conferiscono il sapore tipicamente edulcorato. Dal punto di vista nutrizionale, apporta prevalentemente carboidrati (in prevalenza complessi), ha un'ottima quantità di fibre e "stupisce" per l'elevata concentrazione di retinolo equivalenti (vit. A), di poco inferiore a quella delle carote.
La patata americana appartiene alla famiglia delle Convolvulaceae, Genere Ipomea, Specie batatas; la nomenclatura binomiale della patata americana è Ipomoea batatas, da cui il nome volgare "batata".
Di piante con radici tuberose simili alla patata americana ne esistono circa 50 Generi e più di 1.000 Specie differenti, ma l'unica sfruttata in maniera significativa per l'agricoltura destinata all'alimentazione umana è l'Ipomea batatas. Alcune specie commestibili vengono sfruttate esclusivamente a livello "locale", ma ne esistono molte altre velenose per l'essere umano.
Interessante notare che l'Ordine botanico della patata americana (Solanales) è lo stesso dei pomodori, delle melanzane, dei peperoni, delle patate comuni ecc., ma la famiglia è completamente diversa e comune alle piante ornamentali - floreali tipo: Gloria di Mattina (traduzione dall'inglese Morning Glories).

Descrizione

La pianta è di tipo erbaceo e perenne; ha foglie lobate o palmate a forma di cuore ed i fiorisono alterni, di media taglia e con i petali parzialmente fusi tra loro. La radice tuberosa, ovvero la parte commestibile, è grossa, leggermente affusolata, con buccia liscia e dal colore che oscilla tra il giallo, l'arancione, il rosso, il marrone, il viola e il beige. La polpa della patata americana sfuma tra il beige, il bianco, il rosso, il rosa, il viola, il giallo, l'arancione e il viola. Quelle bianche o gialle (le più diffuse in Italia) sono meno dolci e succulente delle altre.

Distribuzione e coltivazione

I reperti più antichi che mostrano il consumo di patata americana (probabilmente in seguito a raccolta) sono stati individuati in Perù e risalgono all'8.000 a.C. Al contrario, sembra che le prime coltivazioni abbiano avuto luogo in America centro-meridionale solo nel 3.000 a.C. E' ipotizzabile che la zona di origine della patata americana sia compresa tra la penisola dello Yucatan (Messico) e la foce del fiume Orinoco (Venezuela).
Oggi, grazie all'import-export, la patata americana è coltivata in tutte le zone temperate del pianeta, ovunque ci sia una quantità d'acqua sufficiente allo sviluppo e alla maturazione. Con tutta probabilità, le prime aree NON originarie che l'hanno ospitata sono l'America Settentrionale, la Polinesia, il Giappone e in seguito tutta l'Asia continentale.
In base alle statistiche del FAO (Food and Agriculture Organization), la produzione di patata americana del 2004 è stata di 127 milioni di tonnellate, la maggior parte delle quali in Cina (105 milioni di t.) dove viene impiegata anche per l'alimentazione del bestiame.

Patata Americana - Valori nutrizionali

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Acqua 77.3
Proteine 1.6g
Amminoacidi prevalenti -
Amminoacido limitante -
Lipidi TOT 0.1g
Acidi grassi saturi 0.02mg
Acidi grassi monoinsaturi 0.00mg
Acidi grassi polinsaturi 0.01mg
Colesterolo 0.0mg
Carboidrati TOT 20.1g
Amido 16.0g
Zuccheri solubili 4.2g
Fibra alimentare 3.0g
Fibra solubile -g
Fibra insolubile -g
Energia 82.7 kcal
Sodio 55.0mg
Potassio 337.0mg
Ferro 0.6mg
Calcio 30.0mg
Fosforo 47.0mg
Tiamina 0.08mg
Riboflavina 0.06mg
Niacina 0.56mg
Vitamina A 709.0 RAE
Vitamina C 2.4mg
Vitamina E 0.26mg

La patata americana NON tollera i climi rigidi o aridi e richiede temperature medie di 24°C, molto sole e notti calde. Inoltre, l'irrigazione non deve provocare ristagni per evitare la marcescenza del tubero. Il terreno prediletto dalla pianta è: drenante, leggero e di medio impasto con pH di 4.5-7; non è necessaria una fertilizzazione massiccia. La propagazione della patata americana avviene per stelo o talea o radici avventizie; i semi sono utilizzati solo per la riproduzione tra le piante. I tempi di coltivazione sono di circa 2-9 mesi, tra varietà precoci e tardive. Di solito, non è necessario l'utilizzo di pesticidi e la resa media è di circa 13.2 tonnellate per ettaro.
La patata americana ha svolto un ruolo essenziale nell'alimentazione nord-americana (soprattutto del sud-est) fino alla metà del XX secolo d.C., quando, con la ripresa economica, se ne ridusse parecchio il consumo. In queste zone, la patata americana era consumata sia fresca che disidratata (conservata).

Caratteristiche nutrizionali

La patata americana è un alimento appartenente al VI gruppo degli alimenti. Contiene prevalentemente carboidrati complessi ma la porzione di zuccheri semplici è comunque rilevante; l'indice glicemico della patata americana è piuttosto elevato e ciò la rende un alimento poco idoneo all'alimentazione del diabetico e dell'obeso. Le proteine sono poco rilevanti e ancor meno i grassi. Le fibre paiono invece parecchio abbondanti e quest'aspetto fa della patata dolce un prodotto idoneo all'alimentazione di chi soffre di stipsi. Per quel che concerne i sali minerali, la patata americana è ricca di potassio e di manganese; in merito ale vitamine, si evidenzia un buon apporto di piridossina (vit. B6) e un contenuto straordinario di vit. A (RAE).
Secondo le stime del Center for Science in the Public Interest, il valore nutrizionale della patata americana è di ben 100 punti superiore a quello della patata comune. Rispetto a quest'ultima, la patata dolce ha un contenuto molto più elevato di retinolo equivalenti, in particolar modo di β-carotene. Uno studio del 2012 svolto in Uganda, che ha coinvolto circa 10.000 famiglie, ha dimostrato che: "SOLO il 10% dei soggetti che mangiano patate americane color arancione scuro soffre di carenze vitaminiche di retinolo equivalenti, mentre ben il 50% dei soggetti che prediligono le patate americane color beige o giallo paglierino mostra una ipovitaminosi significativa"; ciò è giustificabile dal maggior apporto di β-carotene delle patate americane color arancione scuro rispetto a quelle più chiare.




Bibliografia:

  • Sito di riferimento - en.wikipedia.org/wiki/Sweet_potato
  • Coghlan, Andy (17 August 2012) Nutrient-boosted foods protect against blindness New Scientist, Health, Retrieved 20 August 2012.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer