Omega 3 dello sgombro: nutrienti preziosi

Omega 3 dello sgombro: nutrienti preziosi
Ultima modifica 10.01.2024
INDICE
  1. Negli Alimenti
  2. Omega 3 nel pesce azzurro e nello sgombro

Grazie alle numerosissime campagne informatiche dei mass media, al giorno d'oggi tutti sanno che lo sgombro è un pesce azzurro ricchissimo di acidi grassi essenziali (AGE) omega 3 e, in quanto tale, dovrebbe essere consumato con regolarità.

Fin qui nulla di nuovo. Tuttavia, vi siete mai domandati quale sia il ruolo degli acidi grassi essenziali omega 3? Scopriamolo insieme.

Gli AGE svolgono un ruolo determinante per lo sviluppo e il mantenimento della salute generale. In campo nutrizionale, l'aggettivo "essenziale" indica quei composti che il corpo, non essendo capace di produrre autonomamente, deve introdurre necessariamente con la dieta per evitarne la carenza. Gli acidi grassi "totalmente" essenziali sono solo due: l'omega 3 acido alfa-linolenico (ALA) e l'omega 6 acido linoleico (LA). Con questi, grazie ad un metabolismo specifico, il corpo umano ricava altri cinque derivati (due omega 3 e tre omega 6) che si definiscono "limitatamente essenziali". Infatti, se è vero che il corpo li produce a partire dagli essenziali, è altrettanto vero che:

  • I derivati sono gli unici metabolicamente attivi;
  • La funzione di conversione non è sempre sufficiente a coprire tutte le necessità dell'organismo.

Lo sgombro contiene entrambi i derivati attivi dell'omega 3 essenziale ALA, cioè l'acido eicosapentaenoico (EPA) e il docosaesaenoico (DHA). Le funzioni di questi due nutrienti possono essere così riassunte:

Ecco spiegato per quale ragione i nutrizionisti consigliano di inserire frequentemente lo sgombro nella dieta.

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Negli Alimenti

Le fonti alimentari di omega 3 possono essere animali e vegetali. L'acido alfa-linolenico si trova principalmente nei semi oleosi, nel germe dei semi amidacei, in alcuni legumi, nella frutta, nella verdura e in certi oli. Tuttavia, gli alimenti di origine vegetale sono spesso molto ricchi anche di omega 6, il che ne penalizza la funzione di sorgente nutrizionale di omega 3. Inoltre, come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, l'ALA è un semplice precursore. La conversione in EPA e DHA subordina ad un processo enzimatico che però viene condiviso anche dalla via degli omega 6. Essendo mediamente più abbondanti, questi tendono a "scalzare" gli omega 3 contribuendo a ridurne la sintesi dei derivati.

Per migliorare l'apporto di omega 3 è quindi più indicato costruire una dieta ricca di cibi che contengono EPA e DHA; questi sono principalmente costituiti dal pesce, soprattutto quello azzurro come lo sgombro, da certe alghe marine e pochi altri prodotti con applicazione alimentare irrilevante (come il krill).

Per approfondire: Omega 3 nella Dieta

Omega 3 nel pesce azzurro e nello sgombro

In base a quanto descritto nei due paragrafi precedenti, è logico dedurre che lo sgombro costituisca l'alimento più adatto per incrementare la quantità di omega 3 nella dieta. Lo sgombro è ricchissimo di EPA e DHA e non richiede alcun impegno metabolico. Ciò significa che non bisogna preoccuparsi di alcuna "interferenza" metabolica, piuttosto incombente quando si consumano i semi oleosi e gli oli derivati.

Via libera quindi al consumo di sgombro nella dieta il quale, grazie a mille altri pregi, non mostra alcuna controindicazione; al contrario, si tratta di un pesce per nulla inquinato, ecosostenibile, economico, facile da cucinare e dotato di proprietà organolettiche eccezionali.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer