Non Dimagrisco Più! - Lo stallo o Plateau del Peso

Non Dimagrisco Più! - Lo stallo o Plateau del Peso
Ultima modifica 05.11.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Stallo o Plateau del Peso
  3. Non Dimagrisco Più!
  4. Riduzione o rallentamento del metabolismo: esiste?
  5. Bibliografia

Introduzione

A tutti coloro che, almeno una volta, si sono cimentati in una terapia nutrizionale, sarà capitato di raggiungere un punto (o meglio un momento) di stallo o plateau del peso corporeo nel quale il dimagrimento rallenta fino a bloccarsi.

Non dimagrisco più Shutterstock

Di solito, questa sgradevole condizione si accompagna a emozioni di sconforto, rassegnazione e a volte persino di paura.

Il cliente si presenta in ambulatorio con atteggiamento negativo (a volte persino fatalista) manifestando delusione e frustrazione nei confronti del plateau, vissuto e percepito come un fallimento terapico; in tali circostanze, non è raro che il soggetto, prima ancora di sedersi e chiudere la porta, esordisca così: <<Dottore, non dimagrisco più! Si sarà abbassato il metabolismo?>>.

Per approfondire: Dieta Dimagrante

Stallo o Plateau del Peso

I professionisti ben sanno che lo stallo del peso rappresenta una tappa fissa di tutte le terapie nutrizionali finalizzate al dimagrimento; si tratta di un evento talmente frequente che è stato addirittura scrutato su larga scala, statisticamente analizzato e cronologicamente collocato in un periodo ben definito.

Alcuni studi hanno rilevato che il plateau del peso si manifesta approssimativamente al 6° mese di terapia nutrizionale, ma (fino a poco tempo fa) nessuno era stato in grado di identificarne le cause. Contrariamente a quanto si possa intuire, lo stallo del peso è un evento prevedibile e raramente costituisce un effetto collaterale metabolico della dieta ipocalorica dimagrante.

Per approfondire: Miglior Modo per Dimagrire

Non Dimagrisco Più!

Riducendo ai minimi termini il lavoro di un professionista dell'alimentazione, quel che effettivamente consente la riduzione del peso corporeo è il bilancio energetico (BE), che deve essere obbligatoriamente negativo: BE = energia introdotta - energia spesa.

È chiaro che si tratta di un'affermazione semplicistica che non tiene conto di tutte le sfaccettature essenziali alla composizione di una terapia nutrizionale; d'altro canto, se il bilancio energetico non è negativo il dimagrimento non avviene. L'energia introdotta è costituita dalle calorie alimentari complessive, mentre quella spesa è il risultato della somma tra: metabolismo basale (e tutto ciò che comprende) + attività fisica complessiva.

Per ottenere un bilancio energetico negativo è quindi indispensabile:

  • Ridurre le calorie fornite dalla dieta;
  • Aumentare l'attività fisica complessiva e soprattutto gli auspicabili (AUS - semplice attività fisica o sport propriamente detto).

Fortunatamente il periodo delle "diete ipocaloriche selvagge" è terminato; un tempo non si teneva molto in considerazione la quantità di energia indispensabile a svolgere una vita "normalmente attiva" e la decurtazione calorica mirava esclusivamente alla perdita rapida e "sicura" del peso. Oggi, i professionisti sanno che è meglio non eliminare più del 30% delle calorie complessive e che mediamente eliminando 3500 calorie (kcal) alla settimana "dovrebbe essere" possibile ridurre il peso di circa 2 chilogrammi (kg) al mese. Questi accorgimenti sono indispensabili a preservare la massa muscolare che, se fosse ridotta, potrebbe incidere negativamente sul dimagrimento per la conseguente riduzione del metabolismo basale. Su quest'argomento (per certi versi) i culturisti avrebbero molto da insegnare; svolgendo un'attività di muscolazione, non solo ottengono un miglioramento della massa corporea, ma riescono a mantenere percentuali di grasso molto ridotte pur "divorando" migliaia di calorie tutti i giorni.

Aumentare la massa muscolare (o evitare che si riduca) praticando esercizi con i sovraccarichi è un ottimo metodo per ridurre il logoramento muscolare durante la dieta ipocalorica. Parallelamente, anche l'attività fisica prolungata (quindi aerobica) possiede numerosi vantaggi metabolici; essa, oltre a migliorare i parametri ematici, metabolici e di fitness generale, consente di aumentare significativamente il dispendio energetico complessivo; per contro, contribuisce ad aumentare l'appetito e necessita un incremento delle calorie totali.

Facendo il punto della situazione, se lo stallo del peso subentra verso il 6° mese di dieta, in base a quanto citato sopra, dovrebbe indicare una riduzione del metabolismo basale in seguito al deperimento della massa muscolare complessiva... e invece no!

Analizzando la composizione corporea dei soggetti in terapia nutrizionale che lamentano un plateau del peso è emerso che, dopo 6 mesi, la massa muscolare risulta ancora pressoché identica a quella di partenza; d'altro canto, ciò che si riduce drasticamente è la motivazione psicologica. Piccoli "sgarri" ed arrotondamenti nelle grammature vanno a compensare il bilancio energetico che non è più negativo, vanificando tutti i calcoli e le stime della dieta ipocalorica; pertanto, alla domanda:

<<...si sarà abbassato il metabolismo?>> noi terapisti, con un grande sorriso e voce sicura, risponderemo: <<...non si preoccupi, è tutto perfettamente normale. Vediamo di capire assieme il problema e di risolverlo... si accomodi e mi racconti come va con la dieta>>.

Per approfondire: Soluzioni Efficaci per Perdere Peso

Riduzione o rallentamento del metabolismo: esiste?

A questo punto, una domanda sorge spontanea:

"Esiste realmente questo fantomatico calo del metabolismo basale?"

Certamente sì, ma di certo non avviene dopo poche settimane di terapia ipocalorica ragionevole. Un recente studio ha messo in discussione diversi aspetti del metodo dieto-terapico tradizionale; tra questi cito:

  • La veridicità della predizione del dimagrimento; affermare che ogni 3500kcal consumate in meno si ha un calo ponderale di 450-500g è inesatto, in quanto la predizione NON tiene conto della risposta metabolica soggettiva dell'organismo.
  • La natura del plateau allo scoccare dei 6 mesi di terapia non è metabolica, bensì comportamentale.

Sia chiaro, è vero che lo stallo del peso si manifesta "frequentemente" al 6° mese di dieta, tuttavia, le ricerche svolte hanno dimostrato che per ottenere una modifica del metabolismo basale è necessario un lasso di tempo lungo addirittura diversi anni.

In definitiva, nella maggior parte dei casi, il plateau del peso non dipende dalla riduzione della massa muscolare e/o del metabolismo, bensì da una riduzione della compliance da parte del terapizzato; d'altro canto, per evitare che anche dopo qualche anno il metabolismo basale subisca una riduzione rilevante, è raccomandabile associare alla dieta ipocalorica un percorso di attività fisica anaerobica e aerobica utile al miglioramento metabolico e funzionale dell'organismo nonché al mantenimento della massa muscolare complessiva.

Per approfondire: Dieta per Perdere Peso

Bibliografia

  • Dieta, diete, diete … – Elisa Troiano, comitato di Redazione ANDID Notizie - Rivista dell'Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) – anno ventiduesimo, I° numero periodo bimestrale: I° bimestre - pag 26-27.
  • Quantification of the effect of Energy inbalance on bodyweight - Hall KD,Sacks G, Chandramohan D, Chow CC, Whang YC, Gartmaker SL, Swinburn BA – Lancet – 2011; 378:826-837.
Per approfondire: Come Dimagrire

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer