Ultima modifica 21.01.2020

Generalità

Il maraschino è una bevanda alcolica ricavata dalla distillazione delle marasche o amarene (frutti dell'albero Prunus cerasus L.).
Il maraschino è incolore, trasparente, di sapore dolce e con gradazione pari a circa 30%Vol.; è quindi deducibile che si tratti di una bevanda superalcolica.Maraschino

Cenni Storici

Definire con precisione chi ha scoperto il maraschino non è semplice, poiché si tratta di un liquore dal nome italiano ma con radici profondamente aggrappate al litorale croato.
All'epoca della sua scoperta, infatti, buona parte dell'attuale Croazia costiera era sottomessa alla Repubblica di San Marco. Sembra che la primissima ricetta di maraschino risalga al 1.500 a.C. e che l'artefice della formula fosse un farmacista domenicano residente nella città di Zara (città della Dalmazia). Praticamente, il maraschino fu inventato da un monaco appartenente allo Stato Veneziano che seppe sfruttare al meglio le proprietà organolettiche e gustative delle amarene croate.
Tuttavia, gli artefici della commercializzazione internazionale del prodotto furono primariamente i veneziani della famiglia Drioli, i quali, dopo pochi anni, vennero emulati dai genovesi Luxardo (entrambe famiglie residenti a Zara). Tuttavia, dopo la seconda Guerra Mondiale, in seguito alla distruzione delle distillerie e all'ascesa del rivoluzionario comunista jugoslavo Josiz Broz Tito (che vide necessaria la cessione italiana di Zara alla Jugoslavia), tutti gli imprenditori italiani superstiti in Croazia rimpatriarono; una volta al sicuro, alcuni di loro avviarono nuovamente l'attività liquoristica all'interno del Bel Paese (inizialmente, le principali aziende sorsero tra Padova, Venezia e Modena). Parallelamente, al termine dei conflitti, nella città d'origine furono ripristinati gli stabilimenti per riavviare l'esportazione con lo stesso nome ma, grazie ad un ricorso legale dei Luxardo, il maraschino croato dovette cambiare il proprio nome, che divenne Maraska.
Mentre la fabbrica Drioli chiuse i battenti negli anni '70, gli stabilimenti italiani di Luxardo e Casoni (in origine Vlahov) sono tutt'ora in funzione, così come la "Maraska Company Zadar croata" d'oltremare.

Produzione

Il maraschino più famoso di produzione italiana (da non confondere con il Maraska) è il Luxardo, distinguibile per il packaging tipicamente composto da un bottiglia di vetro verde, con capsula rossa, avvolta da un rivestimento di paglia sul quale è posta l'etichetta. Quest'ultima, oltre alla denominazione, espone alcuni dei riconoscimenti ottenuti alle competizioni internazionali dei superalcolici.
La caratteristica più importante del maraschino è che si tratta di uno dei pochi liquori al mondo ottenuti per "distillazione", e non per miscelazione esclusiva di alcol etilico e sciroppi o altri ingredienti. Inoltre, la bevanda giova di un invecchiamento lungo circa 2 anni, che avviene in tini in legno di frassino finlandese (noto per la sua capacità di NON lasciare alcun tipo di pigmento); solo a questo punto, il maraschino è addizionato con lo sciroppo per aumentarne il potere edulcorante e ridurne il tenore alcolico.

Consumo di Maraschino

Il maraschino può essere consumato in diversi modi.
Come digestivo è ideale puro, liscio o con ghiaccio. Se diluito in acqua fredda o succo d'arancia assume brillantemente il ruolo di dissetante. Corregge egregiamente il caffè espresso e condisce altrettanto brillantemente le macedonie di frutta. Miscelato ad altri ingredienti, il maraschino struttura (primariamente o in maniera facoltativa) numerosissimi cocktail internazionali, alcuni dei quali sono: Mary Pickford, Cuba Libre, Daiquiri, Screwdriver, Derby Royal, York Special, Dewey, Flip, Cider Cobbler, Gilmore Punch ecc.
In cucina, o meglio in pasticceria, il maraschino è notoriamente impiegato nella formulazione di bagne per l'inzuppo delle così dette "basi" (ad es. il pan di spagna o certi biscotti).

Caratteristiche Nutrizionali

Il maraschino è un superalcolico, ragion per cui dev'essere consumato nelle giuste quantità.
Si tratta di una bevanda che NON si presta al consumo consuetudinario e la relativa porzione, se gradita, non dovrebbe comunque superare i 60ml/die, ovvero 2 bicchierini al giorno.
L'esubero nel consumo di maraschino potrebbe nuocere alla salute aggravando o predisponendo il sovrappeso e l'ipertensione arteriosa, oltre a danneggiare il fegato.
Va poi rammentato che, seppur l'alcol etilico (a dosi moderate) non sia direttamente coinvolto nel meccanismo patologico ingravescente del diabete mellito tipo 2, gli zuccheri contenuti nella bevanda possono risultare invece parecchio nocivi.
Anche i soggetti affetti da sindrome metabolica e quelli in accrescimento dovrebbero astenersi completamente dall'assunzione di maraschino.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer