Ultima modifica 18.07.2019

Sinonimi di maiale generico: porco, suino;

sinonimo di maiale maschio: verro;

sinonimi di maiale femmina: scrofa;

sinonimi di maiale piccolo: lattonzolo, verretto, scrofetta.

Generalità

Col termine "maiale" si intende un animale da allevamento destinato alla macellazione. Il maiale appartiene alla Classe dei Mammalia (mammiferi), famiglia Suidae, Genere Sus, Specie scrofa; la sottospecie maggiormente riprodotta in cattività corrisponde al domesticus (Sus scrofa domesticus). Le razze di maiale italiane "riconosciute" sono: maiale calabrese, maiale casertano, maiale cinta senese, maiale moro romagnolo, maiale nero siciliano e maiale sardo.
NB. Il cinghiale europeo, che dal canto suo è totalmente selvatico, appartiene alla stessa Specie del maiale; le razze di cinghiale autoctone sono il majori (Sus scrofa majori) e il meridionalis (Sus scrofa meridionalis).

Maiale

Il maiale si presenta come un animale imponente, dal corpo massiccio, tozzo, ricoperto di pelo (setole) e con una piccola coda arricciata. Basti pensare che il maiale da ingrasso oltrepassa i 150kg, ha il collo corto e le zampe altrettanto brevi e sottili che terminano con 4 dita unghiute. Il muso è tipicamente maialesco, con il naso a disco, schiacciato (grifo) e totalmente glabro; gli occhi del maiale sono molto piccoli mentre le orecchie paiono grandi e cadenti in avanti. Il maiale non ha una buona vista ma in compenso si avvale di un udito e un olfatto sopraffini; la bocca è possente e dotata di incisivi molto taglienti, canini aguzzi e molari particolarmente robusti. Il maiale è onnivoro ed è in grado di scovare bulbi, tuberi e tartufi da sotto il terreno; non a caso, questo animale (se addestrato) viene impiegato con successo nella ricerca dei tartufi.
Il maiale ama (e necessita) rotolarsi nel fango con il quale si protegge dai parassiti.
Il maiale si riproduce due volte l'anno, rispettivamente in primavera e in autunno con una gestazione di 15 settimane che porta alla nascita di 4-10 maialini (lattonzoli), i quali svezzano a 3 mesi con un peso di circa 25kg.
Il maiale è sempre stato un animale allevato, sia a livello industriale, sia a livello casalingo o di fattoria. Ovviamente richiede la presenza di un porcile chiuso e coperto, dotato di truogoli contenitivi per l'alimentazione e il beveraggio; non deve mancare anche un ampio scoperto dove il maiale possa grufolare e bagnarsi di fango. Dal terzo mese di vita fino a un peso di circa 120kg, il maiale viene nutrito principalmente con farine, cereali, mais tritato, patate, foraggio e avanzi di cucina.
NB. In pianura padana, i contadini erano soliti lasciar pascolare i maiali nel frutteto già "sfruttato", consentendo agli animali di cibarsi con le mele e le pere ormai cadute dalle piante.
Il maiale è un animale gregario e possiede una notevole struttura sociale (giustificata anche dall'intelligenza eccellente che l'animale dimostra nelle sue attività); il maiale possiede un sistema di comunicazione tipicamente complesso e strutturato sia da vari comportamenti, sia da un'ampia serie di vocalizzazioni.
Attualmente, la razza più allevata è la Landrace; questo maiale ha forma allungata, manto roseo e setole trasparenti; è di origini inglesi, possiede un'elevata prolificità e una notevole resistenza alle malattie. Del maiale si utilizzano:

  • Le carni, fresche e conservate
  • Il quinto quarto (frattaglie, grasso, sangue ecc.) fresco e conservato (ciccioli, coppa di testa, salsicce di fegato ecc)
  • Le ossa, per la produzione casalinga di sapone o di colla
  • La pelle, per la produzione di guanti, scarpe, valigie e cinture
  • Le setole, per la produzione di spazzole.

Dal punto di vista alimentare, il maiale può essere classificato in due tipi (distinguibili per allevamento, peso e dimensioni): il maiale leggero (che supera di poco il quintale) e il maiale pesante (che oltrepassa il quintale e mezzo, e costituisce un'ESLUSIVA italiana).

Immagine del maiale nella storia

Il declino del maiale

Nonostante le analogie e i significati negativi oggi attribuitigli, il maiale ha rappresentato (in quasi tutte le culture) un elemento determinante alla sopravvivenza dell'uomo. I primi graffiti che figurano gli allevamenti di maiale risalgono addirittura al 40.000 a.C.
In effetti, la mitologia greca cita che Maia (da maggio, oltre che maiale) era una delle sette Pleiadi o divinità minori, mentre i Romani offrivano soventemente un sacrificio di maiale (e altri animali) agli dei, auspicando la loro benevolenza. Purtroppo, contemporaneamente allo svanimento delle virtù repubblicane di Roma, all'avvento degli eserciti professionali e alla schiavitù ad impiego lavorativo nelle campagne, il maiale perse ogni prestigio e, seppur la religione Cristiana ne riscattò il tabù ebraico e mussulmano, vi associò comunque un significato negativo: la lussuria. Tra l'altro, i lettori più preparati sull'argomento saranno già a conoscenza dell'episodio di Jerash; secondo le sacre scritture (e ancor prima dell'avvento delle leggi mosaiche e maomettane), in Giordania (a Jerash), Gesù esorcizzò alcuni demoni che infestavano i corpi dei cristiani e li confinò all'interno di alcuni maiali al pascolo (i quali finirono presto suicidi nel lago sottostante).


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer