Fico d'India - Proprietà e Valori Nutrizionali

Ultima modifica 18.03.2020

Generalità

Il fico d'India (Opuntia ficus-indica L.) è un vegetale appartenente alla famiglia delle Cactaceae, la stessa del cactus e di altre piante succulente. Il fico d'India è quindi una pianta grassa, che può superare i 3m d'altezza e che produce frutti commestibili molto apprezzati.

Fico d'India
Composizione nutrizionale del Fico D'India - Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN
Fico D'India Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Parte edibile 64,0g
Acqua 83,2g
Proteine 0,8g
Lipidi TOT 0,1g
Acidi grassi saturi - g
Acidi grassi monoinsaturi - g
Acidi grassi polinsaturi - g
Colesterolo 0,0mg
Carboidrati TOT 13,0g
Amido - g
Zuccheri solubili 13,0g
Fibra alimentare 5,0g
Energia 53,0kcal
Sodio 1,0mg
Potassio 190,0mg
Ferro 0,4mg
Calcio 30,0mg
Fosforo 25,0mg
Tiamina 0,02mg
Riboflavina 0,04mg
Niacina 0,40mg
Vitamina A 10,0µg
Vitamina C 18,0mg
Vitamina E - mg

I segmenti del fusto/fusti sono detti cladodi (di forma ellissoidale ed appiattita) e sono in grado di svolgere tutti i processi vitali normalmente affidati alle foglie (fotosintesi clorofilliana); da essi si differenziano i fiori ed i frutti del fico d'India; non solo, oltre a possedere un numero variabile di spine, in base alle necessità specifiche, i cladodi possono dar luogo a vere e proprie radici in grado di attecchire rapidamente. Non a caso, il metodo più semplice per coltivare un fico d'India non è quello della semina, bensì di piantare direttamente un cladode nella terra umida, il quale radicherà in brevissimo tempo.

I frutti del fico d'India sono bacche contenenti numerosissimi semi; hanno forma variabile (tonda o allungata) ed un peso che con fatica può avvicinarsi ai 400g. Anch'essi appaiono ricoperti di spine più o meno evidenti, tra cui i glochidi, minuscole spine particolarmente insidiose e difficili da rimuovere una volta conficcate nella cute; è ben nota la difficoltà nello sbucciare il fico d'India senza l'utilizzo dei guanti.
Il fico d'India è originario del Messico ma, data la sua resistenza e la relativa facilità di coltura, in seguito alla scoperta delle Americhe ed ai successivi scambi commerciali (tra il XV ed il XVI secolo), venne importato con successo in molti paesi del bacino del Mediterraneo (oltre che in Asia e Oceania); tant'è che ad oggi il fico d'India è considerato il principale alimento estivo delle popolazioni nord-africane.
Molti attribuiscono al fico d'India proprietà nutrienti e benefiche, tra le quali: lassativa della polpa, astringente dei semi ed antiossidante (vitamine e tannini). In realtà l'effetto del fico d'India sull'intestino è di tipo modulatore, grazie alla presenza di fibre viscose quali pectina e mucillagini nella polpa, e di altri principi attivi prevalentemente astringenti contenuti nei semi (che tuttavia, non vengono masticati a fondo e spesso non incidono significativamente).
NB. Il fico d'India, se consumato in grosse quantità, può tingere le urine di un colore rossastro.

Caratteristiche nutrizionali

Il fico d'india è un frutto mediamente energetico, che apporta una discreta quantità di fruttosio (carboidrato semplice) e buone porzioni di fibra, sali minerali e vitamine.
In particolare, il fico d'india contiene ottime quantità di fibra viscosa, utile alla regolazione dell'assorbimento intestinale e del transito fecale stesso. L'apporto di potassio è apprezzabile, così come quello di antiossidanti.
Il consumo di fico d'India è quindi sovrapponibile a quello degli altri frutti diffusi in Italia.
NB. Il fico d'India, essendo ricco di piccoli semi, è un alimento fortemente controindicato nella patologia della diverticolosi.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer