Fartlek
Ultima modifica 18.06.2020

Introduzione

Fartlek significa GIOCO DI VELOCITA'; si tratta di una tecnica di allenamento sportivo, introdotta nel 1930 dall'allenatore svedese Gösta Holmer, che trova una significativa applicazione negli sport aerobici e misti.
FartlekIl fartlek si basa sull'allenamento parallelo di velocità e resistenza ed attualmente potrebbe essere classificato come un High Intensity (HI - alta intensità) Interval Training (IT - allenamento intervallato): siglato HIIT.
Nel fartlek l'intensità d'esercizio varia costantemente, così come la durata degli stimoli, il numero delle ripetute o delle variazioni di ritmo, e la durata dei recuperi (peraltro RIGOROSAMENTE attivi, cioè che si svolgono riducendo lo sforzo ma senza fermarsi).

Peculiarità del fartlek: molteplicità degli stimoli

Oltre a distinguersi per lo stimolo della velocità e della resistenza alla velocità, nel fartlek, il concetto di ripetuta e quello di variazione di ritmo sono molto difficili da isolare; ad un lettore inesperto, questa distinzione può sembrare un'inezia... in realtà, si tratta della caratteristica principale (e della relativa efficacia) che hanno reso famosa la tecnica del fartlek.
Al fine di trasmettere con maggior efficacia questi concetti (forse eccessivamente tecnici per il lettore medio), proveremo a spiegare brevemente la differenza tra variazione di ritmo e ripetuta; solo in un secondo momento porteremo un esempio di allenamento fartlek applicato alla corsa.
Variazione di ritmo: si tratta di una tecnica di allenamento INTERVALLATA che prevede l'incremento e la riduzione di intensità di sforzo all'interno della STESSA RIPETUTA. Le variazioni di ritmo possono essere applicate ad una sessione di 45' di allenamento nella quale l'atleta NON si ferma mai. Sono utili per raggiungere livelli di intensità elevati e stimolare la soglia anaerobica potenziando anche lo smaltimento metabolico dell'acido lattico prodotto.
Ripetute: analogamente alla variazione di ritmo, anche questa tecnica è INTERVALLATA. La grossa differenza rispetto alla variazione di ritmo consiste nelle pause d'esercizio; mentre le ripetute mirano a sviluppare lo smaltimento attivo della fatica e NON prevedono interruzioni, le ripetute sono tipicamente distanziate dal recupero passivo. Generalmente vengono utilizzate per raggiungere livelli di intensità MAGGIORI o per favorire l'approccio psicologico ad allenamenti molto lunghi o impegnativi (un atleta che corre 90' ininterrottamente, psicologicamente si affatica molto più rispetto ad uno che corre 15' x 6 volte anche se con un solo minuto di recupero tra di esse).
Ora, proviamo a confrontare i 3 allenamenti di corsa per un atleta ponendo l'accento sullo sviluppo della soglia anaerobica:

  1. Allenamento per variazioni di ritmo, 80' totali: 10' di riscaldamento; 4 incrementi di ritmo da 10' al 3-5% sopra la soglia anaerobica intervallati da 4 riduzioni di ritmo al 60% delle pulsazioni totali; 10' di defaticamento.
  2. Allenamento per ripetute, 70' totali: 10' di riscaldamento; 7 ripetute da 1000 metri al 10% sopra la soglia anaerobica intervallati da 3' di recupero passivo; 10' di defaticamento.
  3. Allenamento fartlek, 60' totali: 10' di riscaldamento; 1 ripetuta da 2000 metri o 2 ripetute da 1000m intervallate da 3-5' di camminata veloce; 5' di camminata veloce; 20' corsa al 60% della frequenza cardiaca massima con variazioni di ritmo generiche ad incremento MASSIMALE di velocità; 5' corsa blanda con micro-scatti (pochi passi); 1 ripetuta da 200m alla massima velocità; 1' di recupero camminando a passo veloce.

Fartlek: quando utilizzarlo

Come si può notare dagli esempi sopra riportati, il fartlek è un metodo di allenamento estremamente differente dalle altre due tecniche. Mentre le variazioni di ritmo e le ripetute sono tecniche MOLTO precise, che vengono pianificate sulla base di test attitudinali e, se vogliamo, un po' noiose ma sicuramente più mirate, il fartlek vanta un'estrema duttilità di applicazione e dimostra una eterogeneità utilissima al coinvolgimento emotivo degli atleti; in due parole, il fartlek è divertente!
Si presta moltissimo nella preparazione atletica degli sport di squadra (calcio, rugby, hockey ecc) ed alle fasi meno specifiche degli sport di fondo (ciclismo, running, canottaggio, canoa ecc); il fartlek è più breve e va a stimolare sia la soglia anaerobica che il metabolismo lattacido, la velocità e la reattività, mentre le altre due strategie, per sortire un effetto analogo, sono operatore dipendenti e necessitano una programmazione/pianificazione maggiormente differenziate.


Concludendo, il fartlek può essere considerato una supertecnica ad ampio utilizzo; si presta (più delle altre) alla preparazione degli sport di squadra e nell'allenamento dei giovanissimi o degli amatori. Per contro, un atleta di elite che si cimenta in attività di fondo o mezzo fondo necessita senz'altro uno sviluppo maggiore della soglia anerobica o della potenza lattacida, e meno della velocità e/o della reattività muscolari, pertanto, trarrà maggiori benefici da sessioni allenanti comprensive di variazioni di ritmo e ripetute programmate.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer