Dieta per la Mononucleosi

Dieta per la Mononucleosi
Ultima modifica 01.04.2020

Mononucleosi

La mononucleosi infettiva è una patologia virale contagiosa, provocata dal virus EBV.
Circa il 90% della popolazione mostra di aver già contratto il virus ed ha gli anticorpi specifici. Al contagio, i bambini manifestano una sintomatologia meno grave ed evidente; tuttavia, soprattutto negli adolescenti e nei giovani adulti, compaiono: febbre, mal di gola e affaticamento generale. Talvolta, l'esordio si tipicizza per la presenza di nausea, vomito e diarrea.
Si tratta di una malattia auto-limitante (3-4 settimane) che, di solito, non richiede alcuna terapia farmacologica.
La diagnosi è fatta sulla base dei sintomi e dei referti clinici.

Ruolo della Dieta

Il ruolo della dieta nella mononucleosi è quello di supporto. L'alimentazione, infatti, non costituisce un fattore direttamente implicato nella guarigione dalla malattia infettiva.
La mononucleosi è nota per essere estremamente debilitante e, anche dopo la guarigione, non permette all'organismo di riprendersi velocemente. Bisogna ricordare che un organismo malnutrito NON è in grado di reagire in maniera efficace; al contrario, una dieta corretta può ridurre il tempo di recupero complessivo.
In generale, soprattutto quando la mononucleosi esordisce con nausea, vomito e febbre, la dieta deve avere le seguenti caratteristiche:

Pasti Piccoli e Frequenti

La maggior frammentazione della dieta è una caratteristica essenziale per evitare di sovraccaricare l'apparato digerente.
Questo obiettivo si può ottenere aggiungendo alcuni spuntini o enfatizzando l'importanza nutrizionale dei pasti secondari. Ad esempio:


RIPARTIZIONE NORMALE I) RIPARTIZIONE DIETA MONONUCLEOSI II) RIPARTIZIONE DIETA MONONUCLEOSI
Colazione 15% energia Colazione 15% energia Colazione 15% energia
Spuntino I 5% energia Spuntino I 10% energia Spuntino I 5% energia
/ / Spuntino II 5% energia
Pranzo 40% energia Pranzo 30% energia Pranzo 30% energia
Spuntino II 5% energia Spuntino II 10% energia Spuntino III 5% energia
/ / Spuntino VI 5% energia
Cena 35% energia Cena 25% energia Cena 25% energia
/ Spuntino III 10% energia Spuntino III 10% energia

In pratica, per frammentare i pasti, è sufficiente spostare i cibi che normalmente costituiscono la colazione, il pranzo e la cena, nei vari spuntini della giornata. Ad esempio:


RIPARTIZIONE NORMALE I) RIPARTIZIONE DIETA MONONUCLEOSI II) RIPARTIZIONE DIETA MONONUCLEOSI
Colazione: Latte, Cereali, Pane e Marmellata, Mela Colazione: Pane e Marmellata, Mela e Yogurt Colazione: Pane e Marmellata
Spuntino I: Yogurt Spuntino I: Pane e Marmellata Spuntino I: Latte e Cereali
/ / Spuntino II: Mela e Yogurt

Digeribilità

La digeribilità deve interessare:

  • Tutti i pasti
  • Le ricette che li compongono
  • I singoli ingredienti.

Caratteristiche dei cibi:

Abbondanza d'Acqua

Rispettando il principio di digeribilità e supponendo che l'impulso del vomito lo conceda, i cibi più utilizzati dovrebbero essere ricchi d'acqua e di potassio. Questo perché, in caso di diarrea, le perdite fecali aumentano vertiginosamente.
Tra gli alimenti ricchi d'acqua ricordiamo: latte e yogurt (in assenza di intolleranza alimentare), frutta fresca, verdura fresca, pasta in brodo, legumi in brodo, passati, vellutate, frullati e centrifughe.
Oltre a mantenere lo stato di idratazione, la frutta e la verdura contribuiscono a fornire molto potassio ed antiossidanti utili per il rinforzo del sistema immunitario (sia vitaminici, sia fenolici).

Ricchezza di Omega 3

Gli omega 3 sono molecole antinfiammatorie. Oltre ad essere potenzialmente carenti nella dieta consuetudinaria, è possibile che la mononucleosi ne aumenti la richiesta metabolica. Ecco perché la dieta specifica deve contenere: pesce azzurro (sarde, palamita, sgombri ecc) e alcuni semi oleosi (ad es quelli di lino) o loro oli; se gradite, ne sono un'ottima fonte anche le alghe commestibili.

Probiotici

I probiotici nella dieta per la mononucleosi sono utili in caso di diarrea, grazie alla loro capacità di:

  • Mantenere in salute l'intestino, grazie alla produzione di nutrienti come acidi grassi a catena corta e poliammine specifici
  • Intervenire positivamente sul trofismo del sistema immunitario
  • Produrre vitamine.

Supportare il Sistema Immunitario

Per sostenere l'azione del sistema immunitario, la dieta per la mononucleosi deve contenere alimenti ricchi di antiossidanti.
Queste molecole, di origine vitaminica (vitamina A, vitamina C e vitamina E), salina (zinco e selenio) e fenolica (ma non solo), sono necessarie alla protezione cellulare dallo stress ossidativo.
Inoltre, le vitamine C e D sembrano svolgere un ruolo fondamentale nella risposta infettiva ai virus (leggi anche: Dieta per il Raffreddore).
Le fonti di questi nutrienti sono:


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer