Dieta contro il meteorismo: cosa mangiare?

Dieta contro il meteorismo: cosa mangiare?
Ultima modifica 13.02.2024
INDICE
  1. Video
  2. Escludere le cause dieta-indipendenti
  3. Flora batterica intestinale e meteorismo
  4. Escludere le intolleranze alimentari
  5. Consigli alimentari per combattere il meteorismo
  6. Bibliografia
  7. Articoli correlati

Video

Guarda il video

Il meteorismo è un sintomo gastro-intestinale caratterizzato dall'accumulo sintomatico – ma non sempre oggettivamente rilevabile – di gas all'interno del tubo digerente; è spesso associato ad errori comportamentali, dietetici o ad anomalie del funzionamento intestinale, spesso non patologiche o comunque di natura benigna – ad esempio la sindrome del colon irritabile.

In questo articolo ci occuperemo meglio di come trattarlo con l'alimentazione, attraverso specifici accorgimenti che dovrebbero attenuarne l'intensità e la durata delle manifestazioni.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/10/12/sintomi-del-meteorismo-orig.jpeg Shutterstock

Iniziamo col precisare che l'efficacia della dieta contro il meteorismo risulta molto più limitata quando:

  1. Non se ne conoscono le cause – è idiopatico
  2. Non si associa a distensione addominale oggettivamente misurabile – significa che si basa solo su di una percezione individuale
  3. Non avvengono normali eruttazioni e flatulenza – per qualsiasi motivo, dipendente o indipendente dalla propria volontà.

Nel paragrafo seguente verranno trattati più dettagliatamente gli aspetti nutrizionali riguardanti il meteorismo funzionale – indipendente da fattori patologici.

Ricordiamo che la diagnosi di qualsiasi disturbo o patologia del tubo digerente dev'essere attribuita al gastro-enterologo, mentre la terapia nutrizionale può essere stilata dettagliatamente da un professionista dell'alimentazione.

Escludere le cause dieta-indipendenti

Nella scelta della giusta strategia alimentare contro il meteorismo, bisogna anzitutto escludere le cause dieta indipendenti.

Il primo passo è certamente quello di verificare che il meteorismo non dipenda da comportamenti inadeguati che possono indurre aerofagia. L'ansia e lo stress, o mangiare in maniera scorretta, sono di sicuro le ragioni principali che inducono la ritenzione dei gas. Si sconsiglia l'uso della cannuccia, il fumo durante i pasti e di masticare troppe gomme durante la giornata.

In altri casi, il meteorismo può dipendere da patologie infiammatorie croniche, infezioni o infestazioni intestinali. In particolare:

È quindi sempre buona norma non prendere alla leggera i sintomi, soprattutto se ricorrenti ed ingravescenti, e rivolgersi ad un medico chi inizierà un percorso diagnostico approfondito.

Flora batterica intestinale e meteorismo

Talvolta le cause possono essere dieta-dipendenti ma determinano un'alterazione secondaria, come nel caso della compromissione della flora abatterica intestinale. Può essere quindi di aiuto seguire un percorso di ripristino dei batteri fisiologici, attraverso l'utilizzo di farmaci o integratori. Se invece i sintomi peggiorano, meglio sospendere immediatamente il protocollo.

Escludere le intolleranze alimentari

Entriamo ora nel dettaglio di cosa mangiare e cosa evitare. Purtroppo, anche in questo caso dipende molto dalla causa specifica; per esempio, le intolleranze alimentari sono tra le cause principali di meteorismo.

Nel caso in cui il meteorismo sia provocato dalla ridotta tolleranza verso certe molecole – come l'istamina – o dall'incapacità di digerire nutrienti come il glutine (celiachia) e il lattosio, è sufficiente escludere qualsiasi alimento che li contenga e scongiurare qualunque possibilità di contaminazione crociata.

Le reazioni indotte dalle intolleranze sono estremamente individuali ma, nel caso della celiachia, il protrarsi del conseguente stato di infiammazione intestinale (oltre che ad una reazione immuno-mediata) può, oltre che a peggiorare il meteorismo, sfociare in complicazioni istologiche e funzionali della mucosa interessata.

Nell'intolleranza al lattosio, invece, non si evidenzia alcuna reazione immuno-mediata e la sintomatologia (sempre soggettiva) si limita al tubo digerente. Tuttavia, sebbene il quadro complessivo possa apparire meno allarmante, è opportuno specificare che spesso l'intolleranza al lattosio non trattata si può associare (come anche la celiachia) ad una riduzione significativa dell'assorbimento intestinale, con la tendenza alla disidratazione indotta dalla conseguente diarrea (essudativa od osmotica).

Qualora la patogenesi del meteorismo non sia ben definita (idiopatica), è consigliabile attuare una serie di strategie alimentari che nel complesso possono influire significativamente nella riduzione della tensione addominale. Vediamo meglio quali.

Consigli alimentari per combattere il meteorismo

Se non è presente alcuna malattia o condizione dieta-indipendente, è il caso di prendere alla mano il regime alimentare e modificarlo per intervenire sulla causa nutrizionale di meteorismo. Prima di tutto, bisogna operare una distinzione tra:

Più nello specifico, la dieta anti-meteorismo può richiedere di:

  1. Mangiare lentamente e masticare in maniera adeguata; evitare le abbuffate serali, e in generale di coricarsi dopo mangiato
  2. Evitare le bevande gassate e i cibi ricchi di aria come il gelato, i frappè e la panna montata
  3. Evitare le associazioni alimentari scarsamente digeribili; ad esempio carne e formaggiuova e legumipasta o pane e molta carne, pizze giganti farcite ecc
  4. Eliminare / ridurre significativamente:
    1. Alimenti con molecole irritanti per la mucosa intestinale: alcolici, caffè, tè nerocioccolatocolaenergy drink come la Red Bull ecc
    2. Quelli che diminuiscono l'assorbimento intestinale: soprattutto i fattori antinutrizionali, come i tannini, gli ossalati, i fitati ecc. Per fare questo è ottima abitudine sbucciare la frutta, ammollare lungamente i legumi, mangiarli solo decorticati e preferire i cereali raffinati
    3. Quelli con un livello significativo di molecole indigeribili: accertarsi di non consumare latte a temperature elevate in quanto il lattosio, anche se ben tollerato, subisce una modificazione strutturale convertendosi in lattulosio, componente fortemente osmotica. Evitare di consumare pane raffermo (compreso quello grattugiato) in quanto l'amido, anche se precedentemente idrolizzato dalla cottura, invecchiando subisce retrogradazione molecolare (processo inverso della gelificazione). Sono indigesti anche i dolcificanti come mannitolo, sorbitolo, xilitolo contenuti nelle bevande light e nei chewingum
  5. Eliminare / ridurre significativamente gli alimenti sofisticati, trattati, contenenti livelli eccessivi di additivi alimentari, nonché tutti i "cibi-spazzatura". Tra di essi ricordiamo: bevande dolcificate, prodotti dolciari industriali, snack in busta ecc.
  6. Tentare di mantenere una flora batterica intestinale trofica ed efficiente, ma senza esagerare; a tal proposito è opportuno specificare che la composizione di quest'ultima è soggettiva, geneticamente determinata ed influenzata dal parto e dall'allattamento materno – tra le componenti di quest'ultimo sono presenti molecole prebiotiche ed anticorpi specifici che intervengono nella selezione dei microorganismi presenti nel lume intestinale del neonato fin dai primi giorni di vita. Pertanto, l'utilizzo di farmaci ed integratori può rivelarsi utile ma non necessariamente risolutivo
  7. Garantire sempre e comunque un apporto di fibra alimentare che si aggiri intorno ai 30 g/die; questa componente, divisa in porzione solubile ed insolubile, garantisce la contrazione peristaltica di segmentazione e di avanzamento fecale. Essa fornisce molecole prebiotiche (substrato di crescita per colonie batteriche fisiologicamente presenti nell'intestino) utili nella riduzione dei fenomeni di putrefazione e ristagnamento fecale. Ciò si può ottenere in maniera efficace garantendo l'apporto di alimenti vegetali e curandosi di prediligere soprattutto frutta e verdura rispetto ai cereali; con questo accorgimento è possibile ottimizzare il rapporto fibra insolubile/fibra solubile a vantaggio di quest'ultima. L'ottimizzazione dell'avanzamento fecale attraverso un corretto apporto di fibra alimentare totale, associato alla predilezione della fibra solubile (che gelificando NON FERMENTA) consente di ridurre lo stress intestinale migliorando la composizione della flora batterica e riducendo notevolmente il ristagno delle tossine contenute nelle feci stesse. Un intestino più efficiente e meno irritato consente di ridurre notevolmente la sintomatologia legata al meteorismo
  8. Diminuire l'entità delle porzioni e dei pasti, piuttosto aumentandone il numero e frammentandoli
  9. Consumare la frutta dolce e gli alimenti zuccherini lontano dai pasti principali.

Nota: ricordiamo che l'erboristeria fornisce diverse soluzioni mirate a combattere il disagio della tensione addominale; tuttavia, pur ipotizzando che l'utilizzo continuo e sistematico di questi prodotti NON incida negativamente sullo stato di salute, per molti di essi non è disponibile alcuna documentazione scientifica che attesti la loro efficacia nel trattamento delle sindromi e dei sintomi intestinali (tra i quali il meteorismo funzionale).

Bibliografia

  • C. Rugarli; F. C. Cappio; L. Cantalamessa; G. Cappelli; M. D. Cappellini; P. Cavallo Perin; G. R. Corazza; A. Craxì; F. Crea; L. M. Fabbri; G. Ferraccioli; A. Giustina; A. Lazzarin; R. Nuti; A. P. Stella - Medicina interna sistemica; sesta edizione – Capitolo 26 [malattie del colon] – Capitolo 27 [malattie del colon].

Articoli correlati

Per approfondire: Rimedi per la pancia gonfia: cosa fare per sgonfiarla velocemente? Per approfondire: Rimedi naturali contro il meteorismo Per approfondire: Farmaci per la cura del meteorismo Per approfondire: Combattere il meteorismo con la dieta Per approfondire: Meteorismo o pancia gonfia: a cosa è dovuto e cosa fare

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer