Dieta e Salute dei Denti
Ultima modifica 12.10.2023
INDICE
  1. Denti e Salute
  2. Acidi e Batteri
  3. Dieta e Nutrienti

I denti sono appendici dure posizionate all'interno del cavo orale; vengono considerati dei veri e propri organi, in quanto sono composti da tessuto vivo, da vascolarizzazioni e da terminazioni nervose. La loro funzione principale è quella di afferrare, trinciare e masticare il cibo; secondariamente, svolgono anche il ruolo di modulatori fonetici.

Nell'uomo sono 28 o 32 (in base alla presenza o meno dei terzi molari, detti "denti del giudizio") e la loro struttura si organizza come segue: la porzione che emerge dalla gengiva si chiama corona, mentre quella nascosta dalla stessa e che si insedia nell'osso viene definita radice. Esternamente, solo sulla corona, è posizionato lo smalto (tessuto duro); sotto di esso, il dente è formato da uno strato di dentina, a sua volta ricoperto da un sottile velo di cemento. Nella loggia più interna si distingue la polpa, nella quale circolano i vasi di alimentazione e i nervi di sensibilità.

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Denti e Salute

Il rapporto tra i denti e la salute dell'essere umano è piuttosto stretto ed articolato.

Anzitutto, i denti sono fondamentali per iniziare il processo digestivo; senza di essi, il cibo non può essere masticato ed imbevuto di saliva (che contiene i primissimi enzimi digestivi). La masticazione corretta consente di ridurre il carico di lavoro dello stomaco (soprattutto in seguito all'ingestione di carne) e di diminuire le possibilità di diverticolite. Quest'ultimo disturbo, fondato sulla preesistenza di diverticolosi intestinale, può essere innescato dall'insediamento di residui alimentari grossolani solidi (perché NON correttamente masticati) all'interno di "tasche" (diverticoli) formatesi tra la mucosa e i canali vascolari sottostanti (una sorta di invaginazione o di ernia). In loco, tali residui fermentano ed innescano un processo infiammatorio (diverticolite = infiammazione dei diverticoli) più o meno grave.

I denti, o meglio il serramento della mandibola sulle mascelle, svolgono anche un ruolo piuttosto importante nel mantenimento della postura. Potrà sembrare strano ma, se le arcate superiori ed inferiori non combaciano, può avvenire un'alterazione delle contrazioni muscolari di stabilizzazione, con ripercussioni (di varia gravità) sulla posizione della colonna vertebrale.

Infine, ma non per ultimo, i denti possono rappresentare una fonte di accesso diretto per i batteri verso il circolo sanguigno.

Piuttosto rare, ma comunque possibili, sono le infezioni setticemiche originate da una banalissima (ma trascurata) carie dentaria (della quale parleremo meglio nel paragrafo successivo). Rammentiamo che, nonostante la carie rappresenti un disturbo piuttosto comune e (in genere) NON grave, l'infezione setticemica può invece essere talmente grave da portare l'individuo fino alla morte. Alcuni studi hanno persino messo in relazione una cattiva igiene orale con un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come l'infarto.

Acidi e Batteri

Se i denti rappresentano un fattore determinante per la nutrizione dell'essere umano, anche la dieta può agevolare o compromettere l'integrità di questi organi. La complicazione più frequente è di certo la carie dentaria. Questa è dovuta all'insieme di più fattori; viene definita come l'erosione dello smalto dentario che, se non curata, sfocia nella contaminazione batterica prima della dentina e poi della polpa dentaria. In quest'ultimo caso è frequente che l'infezione comporti la formazione di un ascesso, ovvero una sacca di pus; l'ascesso può dare origine alla suddetta infezione setticemica.

L'erosione dello smalto deriva principalmente da 3 fattori:

  1. Spessore (geneticamente determinato)
  2. pH della saliva (deve essere alcalino per compensare l'acidità della bocca)
  3. Acidi residui.

Se per i primi due punti non è possibile intervenire, per il terzo esiste una serie di accorgimenti atti a favorire una maggior conservazione dei denti. Questi acidi, capaci di intaccare lo malto dentario, derivano sia dalla naturale composizione degli alimenti, sia dalla fermentazione batterica fisiologica del cavo orale; i ceppi predominanti sono: streptococchilattobacilli, corinebatteri, actinomiceti, stafilococchi e alcuni anaerobi. Tra tutti, pare che quelli maggiormente responsabili della produzione acida siano i lattobacilli. Il substrato prediletto da questi microorganismi è di certo quello dei carboidrati, in particolare semplici o poco complessi. E' quindi necessario tenere a mente che:

  • Gli zuccheri semplici della dieta devono costituire una porzione minoritaria rispetto ai carboidrati totali (dal 10 al 16%)
  • Al termine di ogni pasto è consigliabile eseguire una buona pulizia dentaria, che aumenta il livello di igiene orale.

Per quel che concerne gli acidi degli alimenti, invece, sono presenti soprattutto nei prodotti aciduli. E' il caso dell'acido malico (soprattutto nelle mele), dell'acido ascorbico (vit. C), dell'acido citrico (agrumi), dell'acido tartarico (uvavino ecc.), dell'acido fosforico (coca cola), dell'acido acetico (aceto), dell'acido lattico (yogurt) ecc.

Avendo un'azione corrosiva sullo smalto, alcuni di questi acidi presenti nella dieta hanno anche un effetto sbiancante. Ovviamente, il loro utilizzo per lo sbiancamento (succo di limoneaceto di mele ecc.) deve prevedere una corretta diluizione e la giusta modalità di applicazione. Facendone un uso smodato, aumenterebbe molto la probabilità di erosione grave dello smalto.

Da qui, alcuni professionisti consigliano anche di NON utilizzare lo spazzolino da denti prima di 20-60' dal termine del pasto. Ciò è dovuto al fatto che gli acidi contenuti nei cibi sono in piena funzione erosiva e l'applicazione di una frizione meccanica ne aumenterebbe la capacità di demineralizzazione; quindi, meglio lasciare il tempo sufficiente alla saliva di tamponare il pH della bocca.

Dieta e Nutrienti

Va ricordato che la composizione chimica dello smalto dentario è quasi totalmente a base di calcio (in maniera simile alle ossa) e che il fluoro svolge un ruolo fondamentale nel suo processo di fissazione. E' quindi deducibile che una dieta carente di questi minerali, oltre a compromettere la densità scheletrica, possa incidere negativamente sul mantenimento dello smalto.

Nota. Il fluoro sembra svolgere un'azione protettiva sui denti anche ad uso topico!

Per l'integrità delle gengive, invece, è consigliabile accertarsi che la dieta NON sia carente di: magnesiozincoferromanganeseselenio, vit. C e vit. E. Le gengive rivestono la porzione inferiore del dente, quella non provvista di smalto; queste, se arretrate, promuovono l'insediamento dei residui di cibo ed espongono i punti più delicati del dente ai batteri e agli acidi degli alimenti. Una piccola ricerca sulla salute delle gengive ha evidenziato che i consumatori di buone porzioni di yogurt, ovvero latticini contenenti lattobacilli, sembrano meno colpiti dai disturbi delle gengive; in pratica, nonostante l'acido lattico possa risultare erosivo per lo smalto, la presenza dei batteri FISIOLOGICI tende a preservare i tessuti dall'azione nociva dei microorganismi patogeni (analogamente a quanto accade nelle mucose intestinali e degli organi riproduttori).

Infine, ricordiamo che, per motivi "fisici" o di consistenza, certi alimenti favoriscono più di altri l'insorgenza di carie dentaria. E' il caso dei prodotti semi-liquidi e/o collosi (ad es. gli sciroppi, i topping, le caramelle, il miele pastorizzato, la crema di nocciole ecc.) e di quelli poltigliosi o che diventano poltiglia subito dopo la masticazione (marmellatecrackersbiscottifette biscottate ecc.); questi, aderendo e lasciando più residui sui denti, favoriscono la proliferazione dei batteri e la formazione degli acidi. Al contrario, i cibi più duri (nocciolemandorlenocicarotefinocchisedano ecc.) favoriscono l'UTILIZZO della dentatura e lasciano meno residui fermentabili dai batteri del cavo orale.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer