Ultima modifica 13.09.2018

Anoressia Nervosa

L'anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare (DCA), caratterizzato da: sottopeso, paura di ingrassare, forte desiderio di dimagrire e restrizione alimentare.
Dieta AnoressiaTra i comportamenti più indicativi, nei soggetti anoressici si riconosce un'ossessione per la bilancia, la tendenza a mangiare da soli, il consumo di piccole quantità di cibo e la scelta esclusiva di alimenti ipocalorici. A seconda dei casi, si possono manifestare anche metodi di purgazione, come il vomito autoindotto, l'utilizzo di lassativi e l'attività fisica eccessiva.
Le cause sono sconosciute e si presume che il meccanismo patologico interessi la sfera socio-culturale e psicologica; non sono rare le comorbilità psichiatriche, come ansia, depressione e sindrome ossessivo compulsiva.
Le complicanze organiche legate all'anoressia nervosa possono includere: malnutrizione grave e sottopeso (sempre <18,5 di BMI), amenorrea, osteoporosi, infertilità e danni cardiaci.
La cura per l'anoressia nervosa è molto complessa e prevede l'intervento multidisciplinare di: psichiatra, psicologo, internista e dietista.

Implicazioni Dietetiche

La dieta per l'anoressia nervosa NON è finalizzata alla guarigione dal disturbo mentale, ma si tratta comunque di un aspetto necessario alla sopravvivenza del soggetto. In particolare, la dieta svolge un ruolo essenziale come:

  • Supporto dell'organismo: evita l'insorgenza delle complicanze metaboliche.
  • Educazione alimentare: aiuta il malato a riallacciare un rapporto sano con il cibo

Va comunque ricordato che la compliance della dieta nei disturbi del comportamento alimentare è molto ridotta, soprattutto nell'anoressia nervosa.
Infatti, gli anoressici sono convinti di poter vivere meglio escludendo il cibo dalla loro esistenza e non si rendono conto delle conseguenze di un comportamento simile.
L'anoressico tende a scongiurare qualsiasi tentativo esterno (medici, familiari e amici) di aumentare la quantità di cibo nella sua dieta, talvolta isolandosi ai pasti o nascondendo gli alimenti.
Ecco perché l'aspetto nutrizionale dev'essere curato nel dettaglio; le fonti alimentari di un anoressico sono molto poche, ragion per cui è importante che contengano quanti più nutrienti possibile.
La dieta per l'anoressia è sempre caratterizzata da alimenti semplici, non elaborati, quasi sempre sconditi e MAI di tipo “spazzatura”.

Caratteristiche della Dieta

ATTENZIONE! L'anoressia nervosa NON è una condizione che può essere trattata autonomamente; si raccomanda il consulto di specialisti nella cura dei DCA, appoggiandosi a strutture specializzate (quando necessario).


La dieta per l'anoressia nervosa deve possedere alcune caratteristiche fondamentali, che interessano la sfera nutrizionale, organica, psicologico-educativa e comportamentale.

La tabella sottostante riassume alcuni dei punti cardine per la dieta del soggetto anoressico.


CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI

CARATTERISTICHE EDUCATIVE

Apporto calorico più vicino possibile a quello normale, senza troppe pretese!

La dieta per l'anoressia deve opporsi ad un rifiuto totale di mangiare, ragion per cui, talvolta, un solo cucchiaio di minestra in più rappresenta una grande conquista.

Tentare di consumare i pasti in compagnia.

La convivialità è un fattore preventivo verso l'anoressia nervosa. Inoltre, così facendo, l'anoressico non può nascondere i cibi o praticare il vomito autoindotto. E' una correzione molto difficile da attuare poiché, spesso, il soggetto avverte una forte vergogna o paura di mangiare davanti agli altri.

Frazionamento dei pasti in porzioni molto piccole e digeribili.

Lo stomaco dell'anoressico è spesso di dimensioni e funzionalità ridotta. Ammesso che il soggetto accetti di mangiare, sarebbe utile che non avvertisse sensazioni negative di pienezza gastrica o difficoltà digestiva.

E' necessario che gli alimenti siano cotti al naturale (lessi, al vapore ecc) e con pochi grassi aggiunti.

Sono utili i cibi in forma liquida (semolino, passati di verdura ecc).

Atteggiamento non aggressivo.

Il pasto dev'essere proposto con delicatezza, senza imposizioni che potrebbero scatenare un rifiuto istantaneo.

D'altro canto, spesso gli anoressici hanno un temperamento difficile da gestire. Qui entra in gioco l'esperienza dei tecnici sanitari.

Ricchezza di nutrienti essenziali.

Per quanto scarsa, la dieta per l'anoressia dev'essere più ricca possibile di nutrienti essenziali. Tra questi: vitamine, sali minerali, amminoacidi e acidi grassi.

Inserimento graduale degli alimenti. Spesso, inizialmente risulta più proficuo lasciare che sia l'anoressico a scegliere quali alimenti mangiare.

Si consiglia di iniziare con i cibi graditi o “permessi” dalla loro dieta e stabilire assieme cosa aggiungere in futuro.

Varietà.

Alternare i cibi e cercare di scegliere almeno un alimento per ciascun gruppo fondamentale è un aspetto che, nel lungo termine, favorisce la copertura dei vari bisogni nutrizionali.

Personalizzazione.

La dieta per l'anoressia nervosa dev'essere personalizzata al 100%.

Ogni caso è a sé stante, ragion per cui non esistono linee guida altamente specifiche.

Quando possibile, la dieta per l'anoressia nervosa deve comprendere un piano di integrazione alimentare. Alcuni prodotti, come gli amminoacidi in forma liquida, sali e vitamine (nelle minestre brodose, nel semolino ecc), possono essere aggiunti agli alimenti.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer