Ultima modifica 18.07.2019

Generalità

Il coniglio (europeo) è un animale mammifero dell'Ordine Lagomorfi o Duplicindentati*, famiglia Leporidae, Genere Oryctolagus e Specie cuniculus; quello americano, invece, per quanto simile, appartiene al Genere Sylvilagus.
*I duplicidentati o lagomorfi (dei quali il coniglio fa parte) si caratterizzano per una dentatura alquanto peculiare; nell'arcata superiore, in prossimità degli incisivi, emerge un ulteriore paio di piccoli retro-incisivi (utili a tagliare erba e corteccia), mentre i canini sono SEMPRE assenti. La struttura dentaria del coniglio comprende:

  • Fascia superiore: 4 incisivi, nessun canino, 6 premolari e 6 molari
  • Fascia inferiore: 2 incisivi, nessun canino, 4 premolari e 6 molari.

Il labbro superiore del coniglio è diviso verticalmente in due porzioni (da qui il nome del difetto anatomico umano detto labbro leporino). Le orecchie sono piuttosto sviluppate e vascolarizzate, pertanto utili alla dispersione del calore in eccesso. Gli arti hanno 5 dita unghiute (retrattili) e sono provviste di cuscinetti. La coda è corta e sul ventre possiede 6 mammelle in due fila parallele.
Il coniglio possiede un ottima vista (anche crepuscolare), un ottimo udito e un buon olfatto.
Il coniglio europeo, del quale tratterà il seguente articolo, è una creatura ampiamente diffusa allo stato brado e allevata in cattività, sia per le sue carni (bianche), sia per il pelo e la pelliccia. E' erbivoro (si nutre di erba, fieno, corteccia ecc.) con abitudini coprofaghe (ciecotrofaghe)* e molto vorace; tutte le razze di coniglio sono estremamente prolifere e si avvalgono di un processo di crescita piuttosto rapido (ragion per cui si presta notevolmente all'allevamento).
*La coprofagia del coniglio verso le feci molli (ciecotrofe, NON quelle dure) costituisce tutt'altro che un'abitudine igienicamente discutibile; riutilizzando le proprie feci molli dell'intestino cieco, il coniglio mette in atto una sorta di "ruminazione a ciclo esterno" che gli consente di recuperare buona parte delle sostanze nutritive precedentemente digerite ma non assorbite e molte vitamine elaborate dalla flora batterica propria.
Il coniglio europeo può essere ulteriormente suddiviso in coniglio selvatico e coniglio domestico, entrambe creature reperibili sulla penisola italiana.

Coniglio selvatico

Il coniglio selvatico ha origini verosimilmente spagnole o nord-occidentali dell'Africa. E' stato importato in Gran Bretagna e Germania dai legionari dell'Impero Romano, che ne consumavano le carni con buona frequenza. Coniglio selvaticoSuccessivamente ha raggiunto il resto d'Europa, dell'Asia, dell'America, dell'Australia ecc. E' stato poi addomesticato dai francesi, quando probabilmente è iniziata la selezione delle varie razze di coniglio domestico. In Italia, il coniglio selvatico è pressoché ubiquitario con maggior densità di popolazione in prossimità di due principali isole maggiori (Sicilia e Sardegna) e su quelle minori. Colonizza soprattutto i territori con clima caldo, asciutto (quasi arido) e con terreni nei quali scavare le proprie tane (non è raro che scelga anche anfratti rocciosi); è molto presente anche nei boschi di alberi e siepi, negli argini ecc. Il coniglio selvatico si riproduce tutto l'anno, con maggior cadenza tra febbraio ed ottobre; la gestazione (di 4-15 cuccioli) dura circa 30 giorni e i parti svolti nell'anno (da 4 a 7) avvengono nelle tane, su letti di foglie, paglia e pelo. I cuccioli sono glabri e ciechi, contrariamente alla lepre che sgrava una prole già sviluppata e capace di spostarsi autonomamente. I piccoli di coniglio selvatico si allontanano dalla tana solo dopo 20 giorni circa e divezzano a 4 settimane; a 4 mesi sono sessualmente maturi. Può vivere fino a 15 anni ed è attivo prevalentemente di notte, all'alba e al crepuscolo, mentre di giorno rimane nascosto nella tana o all'interno dei cespugli.
Il coniglio selvatico raggiunge una lunghezza totale di 35-45cm, le orecchie sono circa 6-8cm ed il peso è compreso tra 1-1,5 e 2kg. La dentatura comprende 28 denti e la colorazione risulta quasi totalmente grigio-fulva; le parti inferiori sono più chiare, quasi bianche, e la punta della coda è nera.

Coniglio domestico

Come anticipato, il coniglio domestico è allevato principalmente per la carne, per la pelliccia e per il pelo, ma recentemente ha trovato un ampio spazio come animale da compagnia (soprattutto nelle forme nane). Il coniglio domestico è stato selezionato in numerosissime specie diverse per: forma, colori e dimensione. NB. Coniglio domesticoI conigli domestici più grossi raggiungono gli 8kg di peso e le varietà più "massicce" sono: Ariete, Gigante, Gigante bianca e Gigante pezzata.
Le razze di coniglio domestico più diffuse per l'allevamento destinato alla macellazione (quindi all'alimentazione umana) sono il bianco di Nuova Zelanda e il California, puri o rincrociati con il fulvo di Borgogna, il Blu di Vienna, l'Argentato di Champagne e il Gigante bianco.
Attualmente, l'allevamento del coniglio domestico destinato puramente alla produzione di pelliccia è abbastanza obsoleto, mentre in passato era più diffuso; veniva utilizzato essenzialmente per la produzione di: giubbotti, cappotti, cappelli e guanti. NB: I conigli domestici maggiormente impiegati a tal scopo sono: il Rex (pelliccia di lapin), l'Angora (impiegato anche per i capi d'alta moda), il Saint e il Volpe.
I conigli domestici incrociati (frequentemente reperibili a livello casalingo o delle piccole aziende agricole) sono più resistenti verso le malattie rispetto alle linee pure di provenienza.

 

Per le proprietà nutrizionali della carne di coniglio rimandiamo il lettore a questo articolo.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer