Amfepramone: Cos’è? Come Agisce? Avvertenze e Controindicazioni
Generalità
L'amfepramone, anche detto diethylcathinone e dietilpropione, rientra tra i farmaci psicoanalettici semplici a massima psicoselettività e impronta adrenergica; si tratta di una molecola amfetamino-simile, pertanto ad azione stimolante.
Nota: attualmente i farmaci contenenti amfepramone sono revocati dal commercio.
Esempi di Specialità Medicinali Contenenti Amfepramone
- Linea ® - Revocato
- Regenon ® - Revocato
- Tepanil ® - Revocato.
Indicazioni Terapeutiche
Quando è indicato l'uso di amfepramone?
In passato, i farmaci amfetamino-simili sono stati usati nel trattamento delle psicosi sia schizofreniche che depressive; dopo l'introduzione dei farmaci psicoelettici e di quelli antidepressivi, l'utilizzo degli anfetaminici in terapia antipsicotica non ha più ragione d'essere, è inutile e può risultare dannosa.
In linea generale, gli effetti dell'amfepramone si possono così sintetizzare:
- Stimolazione dell'attività psicomotoria
- Scomparsa della stanchezza, dell'affaticamento e dell'astenia
- Stimolazione della vigilanza con relativa difficoltà ad addormentarsi o insonnia
- Riduzione dell'appetito con diminuzione nel consumo dei cibi e regressione dell'obesità
- Stimolazione simpatica periferica con vasocostrizione, tachicardia, tendenza all'ipertensione e agli spasmi coronarici.
L'amfepramone fa dimagrire?
I casi più recenti di utilizzo terapico dell'amfepramone erano a scopo anoressizzante (sopressione dell'appetito), in virtù della sua importante funzione di stimolazione centrale. Tuttavia, a partire dal mese di agosto 2011 questa molecola è stata inquadrata come stupefacente a causa della manifestazione di morti sospettee, probabilmente correlate all'utilizzo di amfepramone.
DECRETO 2 agosto 2011
Aggiornamento e completamento delle tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni ed integrazioni. Ricollocazione in tabella I delle sostanze Amfepramone (dietilpropione), Fendimetrazina, Fentermina e Mazindolo. (11A10727) (G.U. Serie Generale n. 180 del 4 agosto 2011)
- Nella tabella I di cui all'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, sono aggiunte, secondo l'ordine alfabetico, le seguenti sostanze:
- Amfepramone, denominazione comune 2-(dietilamino)propiofenone, denominazione chimica Dietilpropione, altra denominazione
- Fendimetrazina, denominazione comune (+)-(2S,3S)-3,4-dimetil-2-fenilmorfolina, denominazione chimica Fentermina, denominazione comune Alfa,alfa-dimetilfeniletilamina, denominazione chimica Mazindolo, denominazione comune 5-(para-clorofenil)-2,5-diidro-3H-imidazo[2,1-a]isoindol-5-olo, denominazione chimica.
Avvertenze
Avvertenze e precauzioni per l'uso di amfepramone
Nei casi di etilismo si può avere un aumento dell'intossicazione, quindi aumento della pericolosità. L'amfepramone, come le altre amfetamino-simili, può indurre un'erronea sensazione di sicurezza nelle proprie facoltà mentali, inducendo il soggetto ad eseguire atti non consentiti dallo stato di ubriachezza. Va, infine, ricordato che gli anfetaminici possono causare di per sé tossicomania.
Controindicazioni
Quando l'amfepramone non deve essere utilizzato
Controindicazioni all'impiego delle amfetamino-simili – minori per l'amfepramone rispetto ad altre molecole:
- Ipertensione arteriosa, cardiopatie e coronaropatie
- Tutti gli stati di ipersimpaticotonia
- Stati ansiosi e maniacali, psicosi, stati prepsicotici.
Meccanismo d’Azione
Come agisce l'amfepramone?
L'amfepramone agisce in maniera blanda sui sistemi dopaminergici e serotoninergici, ma possiede un'efficacia da 10 a 20 volte superiore nei meccanismi noradrenenrgici.
Nota bene
I medicinali a base di amfepramone sono stati revocati e non sono più commercializzati in Italia; quindi, non possono essere né utilizzati né prescritti.
Bibliografia
- Dalla psiche al soma. Manuale di psiconeurofarmacologia; 219:226 - II edizione – Adriano Marino – Piccin nuuova libraria; Casa editrice Dr. Francesco Vallardi; Società editrice italiana
- Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana – decreto 2 agosto 2011 - Aggiornamento e completamento delle tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope.