Ultima modifica 18.03.2020

Lo ione nitratoNO3- deriva dalla dissociazione completa dell'acido nitrico HNO3 o dei nitrati in soluzione acquosa, secondo la seguente formula:


HNO3 + H2O → H3O+ + NO3-

 

NITRATI


I nitrati sono i sali dell'acido nitrico (HNO3) e sono sostanze in cui è presente lo ione nitrato (NO3-).
Essendo sali, sono tutti molto solubili in acqua, e i più  importanti sono:

Quelli più comuni in natura sono però il nitrato di sodio e il nitrato di potassio.

Lo ione nitrato (e alcuni suoi sali) svolge moltissime funzioni: è infatti fondamentale per il metabolismo vegetale; è un eccellente fertilizzante (particolarmente quando è all'interno del nitrato d'ammonio NH4NO3), fungendo anche da nutrimento per i batteri denitrificanti, che hanno la funzione, a partire da esso, di produrre azoto molecolare N2.
Il nitrato d'argento, è stato utilizzato, nel 1900, per la produzione dei primi apparecchi fotografici, ed ora è invece impiegato per valutare la potabilità dell'acqua di rubinetto; inoltre, svolge la funzione di catalizzatore nella reazione base del funzionamento dell'alcool test.

I nitrati si trasformano rapidamente in acido nitroso, e poi in nitriti, grazie alla nitrato-reduttasi presente nella flora batterica della cavità orale e del lume intestinale. Questa conversione interferisce negativamente con le funzioni del nostro organismo, perché i nitriti interagiscono con l'emoglobina trasformandola in metaemoglobina, incapace di svolgere così la sua funzione di trasporto dell'ossigeno.
I nitriti, inoltre, possono reagire con le ammine (presenti in prodotti alimentari contenenti proteine), formando le N-alchil-nitrosammine: composti classificati come cancerogeni e tossici. Questa formazione, fortunatamente, è contrastata dalla vitamina C (cioè l'acido ascorbico) e dalla vitamina E (tocoferolo), vitamine capaci di bloccare la conversione dei nitriti in nitrosammine, trasformando quest'ultime in ossido nitrico, con effetto antitrombotico.

I nitrati sono meno tossici dei nitriti, tuttavia ad elevate concentrazioni possono causare disturbi motori, comportamentali, allergie alimentari ed effetti negativi sulla riproduzione. È fondamentale sottolineare che sia i nitrati che i nitriti sono presenti in notevoli quantità in molti alimenti, e non sempre sono presenti come additivi alimentari aggiunti volontariamente, ma possono essere anche all'interno dei cibi a causa di fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni o dell'inquinamento della falda.
I nitrati sono utilizzati come additivi alimentari per aumentare la shelf-life dei cibi e sono usati come antibatterici. I  nitriti sono utilizzati, invece, in quantità minori, per esaltare/preservare il colore e il sapore della carne. Questi ultimi sono rapidamente assorbiti a livello intestinale e permangono poco nel torrente circolatorio; quasi la metà dei nitriti viene eliminata con le urine, ma non si sa ancora bene cosa accada alla maggior parte di essi; si è comunque potuto riscontrare che nel giro di 20-21 giorni dall'ingestione scompaiono dal corpo.
È stato messo in evidenza, da un gruppo di ricercatori giordani, grazie ad un loro studio effettuato su topi, che i nitriti sono in grado di predisporre alla cancerogenesi, ed avere effetti negativi sul sistema immunitario, riducendo considerevolmente il quantitativo di linfociti T e B, e comportando un conseguente  abbassamento delle difese immunitarie sia a livello umorale che cellulare; sembrano inoltre ridurre l'incremento ponderale dei neonati e aumentare la mortalità infantile.



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E214-E2119 E220 E221 E222 E223 E224 E225 E226
E227 E228 E230 231 E232 E233 E234 E235
E236 E237 E238 E239 E240 E242 E249 E250
E251 E252 E260 E261 E262 E263 E270 E280
E284 E285 E290 E296 E297      

Bibliografia - E240 - E259 Nitrati e Nitriti