Aminoacidi Ramificati: Funzioni, Fonti Alimentari, Integratori

Ultima modifica 12.09.2019

In questo filmato parleremo GENERICAMENTE degli amminoacidi ramificati e daremo una INFARINATURA GENERALE sulla loro NATURA CHIMICA, sulle FUNZIONI, sul METABOLISMO e sulle FONTI ALIMENTARI che li caratterizzano. Avviso tutti gli ASCOLTATORI più ESPERTI che in questo video NON entreremo TTROPPO nei dettagli e che per ulteriori APPROFONDIMENTI sarà presto disponibile un filmato intitolato: INTEGRAZIONE DI AMMINOACIDI RAMIFICATI: SPORT E SALUTE.

Gli amminoacidi sono CHICAMENTE definiti COMPOSTI QUATERNARI, in quanto la loro struttura di BASE è fondata principalmente sul legame tra Carbonio, Idrogeno, Ossigeno e Azoto. Com’è visibile in diapositiva, OGNI amminoacido si DIVERSIFICA per il TIPO di gruppo RADICALE (che può contenere anche altri elementi della tavola periodica) il quale ne contraddistingue sia le FUNZIONI, sia le REAZIONI specifiche. Quelli RAMIFICATI sono 3, rispettivamente LEUCINA, ISOLEUCINA e VALINA e, com’è facilmente deducibile, si avvalgono di un radicale COMPLESSO ed ARTICOLATO. Gli amminoacidi sono i MATTONI che compongono le proteine UNENDOSI e INTERAGENDO per mezzo di VARI legami chimici (come il PEPTIDICO e il DISOLFURO). Nelle varie forme di vita, le proteine rappresentano i costituenti INDISPENSABILI alla strutturazione: dei tessuti (ad esempio il muscolo, l’osso e la pelle), del sangue, delle cellule immunitarie, degli ormoni, dei neurotrasmettitori ecc. Tra i vari amminoacidi, 9 o 11 (a seconda dell’età biologica UMANA) sono definiti ESSENZIALI (poiché l’organismo NON è in grado di sintetizzarli autonomamente e deve necessariamente assumerli con la dieta). Ebbene, i ramificati NON SOLO rientrano in questa categoria… ma costituiscono circa il 35% degli ESSENZIALI che strutturano il muscolo scheletrico.
Gli amminoacidi ad oggi conosciuti sono numerosissimi, addirittura diverse centinaia, e svolgono tutti delle funzioni differenti. Tuttavia, quelli coinvolti nella sintesi proteica (detti ORDINARI) sono 20; di questi, 9 o 11 risultano essenziali e solo 3 MOSTRANO un gruppo radicale RAMIFICATO. Quest’ultimo rappresenta l’elemento CHIAVE delle FUNZIONI di Leucina, Isoleucina e Valina che, oltre ad essere tendenzialmente PLASTICI, in caso di NECESSITA’ IMPELLENTE, possono essere utilizzati per produrre energia DIRETTAMENTE all’interno delle cellule muscolari (quindi SENZA passare per il FEGATO). Gli altri amminoacidi invece, non essendo ramificati, entrano nel percorso della NEOGLUCOGENESI; tale meccanismo avviene all’interno delle cellule epatiche e prevede la loro conversione in GLUCOSIO. Ovviamente si tratta di un processo piuttosto lento, in quanto subordina: 1_al TRASPORTO sanguigno delle molecole in ingresso ed in uscita dal fegato, 2_e alla transizione delle stesse nei tessuti.

Un maschio adulto di corporatura media contiene circa 12kg di proteine TOTALI; di queste, una parte compone i muscoli scheletrici e risulta tanto RILEVANTE… quanto SVILUPPATA è la muscolatura del soggetto. Rispetto alle proteine totali, su 12kg complessivi, si stima che (nell’arco della giornata) circa 250g siano soggette a TURNOVER (ovvero ricambio). Questo processo, contrariamente a quanto molti possano credere, NON prevede l’ELIMINAZIONE degli amminoacidi scomposti; tutt’altro! SOPRATTUTTO in presenza di certi fattori metabolici ed ormonali (come i traumi, la crescita, il recupero dopo la malattia ecc.), prevede il MASSIMO RICICLO dei MONOMERI smantellati. Ciò significa che gli amminoacidi liberati vengono prevalentemente RICOMBINATI… e rimpiazzati SOLO in caso di necessità! In definitiva, la richiesta di amminoacidi ramificati da parte dell’organismo dipende essenzialmente da: 1_QUANTI vanno PERDUTI nel TURNOVER, 2_e QUANTI vengono ossidati nella produzione energetica del muscolo. Alte percentuali di deplezione muscolare si manifestano soprattutto in caso di: 1_malnutrizione (soprattutto proteica, ad esempio in alcuni casi di anoressia nervosa), 2_sforzi atletici prolungati oltre le soglie di normalità (ad es. triathlon iron man, maratone, tappe di ciclismo professionistico ecc.), 3_diete dello sportivo a RIDOTTO contenuto di CARBOIDRATI (ovvero le famosissime chetogeniche), 4_e più spesso la combinazione di più fattori. Al contrario, di norma (ovvero in caso di dieta equilibrata, senza patologie e in presenza di attività sportiva “ordinaria”), considerando che i ramificati costituiscono gli amminoacidi essenziali PIU’ presenti negli alimenti, la loro carenza è pressoché IMPOSSIBILE.

Abbiamo già detto che si tratta degli essenziali più presenti in natura, pertanto non deve sorprendere che gli alimenti più ricchi di Leucina, Isoleucina e Valina siano quelli caratterizzati da notevoli quantità di proteine ad ALTO VALORE BIOLOGICO (quali fonte principale di amminoacidi essenziali). Questi sono fondamentalmente le uova, il latte, e i suoi derivati… seguiti dalla carne e dai prodotti della pesca. Parecchi ascoltatori già sapranno che gli amminoacidi ramificati sono oggetto di integrazione alimentare e SOPRATTUTTO in ambito sportivo. Essi sono disponibili prevalentemente in compresse e liquidi, opportunamente costituite da Leucina, Isoleucina e Valina in rapporto di 2:1:1. Il dosaggio consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è di 5g al giorno per non più di 6-8 settimane, MEGLIO se nel rapporto già specificato ed in associazione alle vitamine B1 e B6. L’integrazione alimentare con amminoacidi ramificati sarà l’argomento del prossimo filmato, nel quale descriveremo più accuratamente: in quali circostanze, con quali obbiettivi, in che modo e come si contestualizza nella dieta ordinaria.