Basilico in Erboristeria: Proprietà del Basilico

Ultima modifica 25.02.2020
basilico

Nome Scientifico

Ocimum basilicum L.

Famiglia

Labiatae

Origine

Pianta coltivata ovunque ma importata dall'Asia e dall'Africa.

Parti Utilizzate

Droga costituita da foglie e parti aeree.

Costituenti chimici

  • Olio essenziale ricco di estragolo (sino all'85%), linalolo, canfora, geraniolo, cinnamato di metile, acetato di linalile, eugenolo (in relazione ai vari chemiotipi);
  • Flavonoidi;
  • Acido caffeico e suoi derivati.

Basilico in Erboristeria: Proprietà del Basilico

Il basilico, essiccato o fresco, oltre che in cucina, può essere usato unicamente come correttore del sapore di tisane usate a scopo digestivo.
Nella medicina popolare, al basilico si ascrive un'attività galattogena, ma non ne è stata provata la veridicità a livello scientifico.
Impacchi locali con foglie fresche di basilico, applicati sulla zona arrossata, placano le irritazioni cutanee.

Attività biologica

Benché l'utilizzo del basilico non abbia ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica, a questa pianta vengono attribuite numerose proprietà.
Più nel dettaglio, al basilico si ascrivono - come ad altre piante del genere Lamiaceae - proprietà antispasmodiche, antiinfiammatorie, stimolanti, stomachiche (utili in caso di inappetenza), carminative e diuretiche.
Inoltre, l'olio essenziale di basilico ha mostrato di possedere attività antibatterica in vitro, da imputarsi, con molta probabilità, al linalolo in esso contenuto. A tal proposito, un interessante studio condotto in vitro su colture di Staphylococcus aureus ha dimostrato che l'olio essenziale di basilico somministrato in associazione ad imipenem (un antibiotico beta-lattamico) è in grado di esercitare un effetto sinergico, incrementando in questo modo l'attività antibiotica.
Un altro studio, invece, ha indagato la potenziale attività antitumorale dell'estratto di foglie di basilico. Da tale studio è emerso che l'estratto di basilico possiede attività antiossidante ed è in grado di esercitare un'azione citotossica in diversi tipi di cellule tumorali, attraverso un meccanismo d'induzione dei processi apoptotici.
I risultati finora ottenuti sono sicuramente incoraggianti, ma prima di poter approvare questi impieghi terapeutici del basilico sono necessari studi clinici più approfonditi.

Basilico nella medicina popolare e in omeopatia

Il basilico viene da sempre utilizzato dalla medicina popolare per contrastare disturbi gastrointestinali, come senso di pienezza e flatulenza, e come rimedio per favorire la digestione, la diuresi e per stimolare l'appetito.
Inoltre, la medicina popolare attribuisce a questa pianta anche presunte proprietà galattogoghe.
L'olio essenziale di basilico, invece, viene impiegato nella medicina tradizionale per il trattamento di dolori reumatici, dolori articolari, ferite, raffreddore e perfino per trattare la depressione.
Nella medicina cinese il basilico è usato per trattare le disfunzioni renali e i crampi allo stomaco.
Nella medicina indiana, invece, il basilico è utilizzato per trattare una grande varietà di disturbi, quali anoressia, artrite reumatoide, dolore alle orecchie, affezioni cutanee, amenorrea, dismenorrea, stati febbrili e malaria.
Il basilico è sfruttato anche nella medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli con indicazioni per il trattamento di disturbi ansiosi, nausea e vomito, mal di movimento, spasmi intestinali, bronchite e tosse grassa.
La quantità di rimedio omeopatico da assumere può variare da paziente a paziente, anche in funzione della diluizione omeopatica impiegata.


N.B.: le applicazioni del basilico per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione di basilico in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l'estragolo contenuto nell'olio essenziale della pianta ha dimostrato di possedere attività mutagena e cancerogena in vitro; per tale ragione il suo utilizzo è controindicato anche in gravidanza, durante l'allattamento e nei pazienti in età pediatrica.

Avvertenze

Per la presenza di elevate quantità di estragolo - che ha mostrato di possedere una potenziale attività cancerogena - si deve procedere con estrema cautela nell'uso dell'olio essenziale di basilico. In qualsiasi caso, l'assunzione del suddetto olio è generalmente sconsigliata.

Interazioni Farmacologiche

Non sono a tutt'oggi note importanti interazioni del basilico con i farmaci.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista