Sintomi Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

Sintomi Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
Ultima modifica 06.11.2017

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Definizione

La sindrome da deficit di attenzione e iperattività è un disturbo neuropsichico che influenza lo sviluppo del bambino e dell'adolescente. Tale disturbo non riconosce una singola causa specifica; l'origine sembra essere multifattoriale e dipende dall'interazione di fattori ambientali, sociali-comportamentali, biochimici e genetici. Alcuni studi, in particolare, hanno evidenziato l'espressione di geni che controllano il livello dei neurotrasmettitori di tipo dopaminergico e noradrenergico.

La sindrome da deficit di attenzione e iperattività, inoltre, tende a ripresentarsi all'interno della stessa famiglia. Tra i fattori ambientali, invece, sembrano implicati il fumo di sigaretta e l'abuso di alcol in gravidanza, il basso peso alla nascita (o la nascita prematura) e i danni neurologici riportati dopo traumi ostetrici o cranici. Può aumentare il rischio anche l'esposizione a vernici, ai pesticidi, al piombo e ad alcuni additivi alimentari (coloranti e conservanti).

L'esordio della sindrome da deficit di attenzione e iperattività avviene sempre prima dei 7 anni di età.

La sintomatologia del disturbo è rappresentata da disattenzione, iperattività e impulsività, più evidenti rispetto a quanto atteso per un bambino di pari sviluppo. A seconda che prevalga uno di tali caratteri, in particolare, è possibile distinguere tre varianti del disturbo: inattentiva, iperattiva-impulsiva e forma combinata.

I bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività hanno difficoltà a concentrarsi su un'attività, non prestano attenzione ai dettagli e si distraggono facilmente. La disattenzione si rende manifesta anche nell'incapacità di seguire una conversazione per un tempo prolungato e nella difficoltà a imparare, a seguire le istruzioni o a portare a termine un compito richiesto. Il bambino dimentica le cose, sembra assente e si annoia rapidamente per un'attività, quindi passa con frequenza ad altro.

Nella sindrome da deficit di attenzione e iperattività, inoltre, è presente una serie di comportamenti che denotano iperattività e impulsività. I bambini si muovono in continuazione, non riescono a stare seduti, toccano tutto quello che trovano, sono irrequieti e non riflettono sulle conseguenze di un loro gesto o delle loro parole. Inoltre, possono manifestarsi eccessi di collera, aggressività, comportamenti antisociali, disturbi del sonno, ansia, depressione e sbalzi d'umore.

La sindrome da deficit di attenzione e iperattività influenza il rendimento scolastico, la capacità di sviluppare un comportamento sociale appropriato e le strategie di pensiero e ragionamento. Le difficoltà nelle relazioni sociali e affettive possono persistere fino all'età adulta.

In alcuni casi, possono essere presenti anche deficit neurologici non specifici, disfunzioni sensitive e impaccio motorio.

La diagnosi è posta mediante la valutazione medica e la soddisfazione di alcuni criteri clinici. Per definire la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, i sintomi devono manifestarsi per 6 mesi consecutivi, in almeno 2 contesti di vita diversi (es. a casa e a scuola).

La valutazione degli aspetti educativi, psichici e relativi allo sviluppo mira a identificare le condizioni potenzialmente trattabili che contribuiscono alla sintomatologia. Il trattamento dell'ADHD si basa sull'impiego di farmaci specifici (metilfenidato e atomoxetina) associati a terapie comportamentali e ad interventi psico-educativi.

Sintomi e segni di Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

Sintomi più rari di Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.