Sanguinamenti vaginali - Cause e Sintomi

Sanguinamenti vaginali - Cause e Sintomi
Ultima modifica 19.07.2019

Definizione

Il sanguinamento vaginale è una condizione caratterizzata dalla perdita di sangue proveniente dall'utero, dalla cervice uterina (collo dell'utero) o dallo stesso canale vaginale. Questo sintomo può verificarsi in gravidanza o al di fuori di essa.

Sanguinamenti vaginali anomali comprendono:

  • Mestruazioni eccessive per quantità e durata (menorragia o ipermenorrea) o troppo frequenti (polimenorrea);
  • Emorragia uterina al di fuori del periodo mestruale, ad intervalli irregolari (metrorragia);
  • Perdite ematiche post-menopausali, dopo 6 o più mesi dall'ultima mestruazione.

Diverse altre patologie possono manifestarsi con tale sintomo: alterazioni ormonali disfunzionali (squilibri nell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi con ciclo anovulatorio), neoplasie (cancro al collo dell'utero, carcinoma dell'endometrio e fibromioma uterino), infezioni ed infiammazioni dell'apparato genitale (clamidia, gonorrea, vaginite, endometriti, cervicite e malattia infiammatoria pelvica).

I sanguinamenti vaginali possono dipendere, inoltre, da disturbi ovulatori (es. sindrome dell'ovaio policistico e cisti ovariche funzionali) discrasie ematiche (emofilie, leucemia e trombocitopenie di varia natura) e patologie sistemiche (epatopatie croniche, insufficienza renale, iperprolattinemia e disfunzioni tiroidee).  

Nelle donne adulte, le perdite ematiche vaginali anomale possono derivare da endometriosi, traumi (es. introduzione di corpi estranei in vagina o lesioni della cervice, vagina o vulva), uso della spirale endouterina e certi farmaci (anticoagulanti e contraccettivi orali).

Sanguinamenti vaginali dopo la menopausa

Le perdite ematiche post-menopausali possono essere causate da vaginite atrofica, polipi, iperplasia ed atrofia endometriale.

In alcuni casi, i sanguinamenti sono conseguenza della sospensione dell'assunzione di ormoni esogeni (terapia ormonale sostitutiva).

Quando si verificano, i sanguinamenti vaginali sarebbero comunque da considerare un segnale anomalo che richiede sempre un'adeguata valutazione per escludere la presenza di un tumore ginecologico maligno. Il carcinoma della cervice uterina e dell'endometrio possono causare, infatti, metrorragie in menopausa, talvolta con leucorrea, utero molle o ipoplastico e dolore in fossa iliaca.

Sanguinamenti vaginali durante la gravidanza

I sanguinamenti vaginali possono verificarsi nella fase iniziale o nell'ultimo periodo della gravidanza. Piuttosto frequenti sono le perdite ematiche causate dall'impianto dell'embrione.

I sanguinamenti vaginali possono derivare da aborti spontanei, gravidanze extrauterine e distacco intempestivo della placenta. Altre complicanze correlate alla gravidanza che possono manifestarsi con tale sintomo comprendono la malattia trofoblastica gestazionale, i polipi placentari e la placenta previa.


sanguinamenti vaginali

Nella foto, la comparsa di perdite vaginali sanguinanti -Tratto da: healthdailies.com/

Possibili cause di sanguinamenti vaginali

Sanguinamenti vaginali è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai leggere ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Sanguinamenti vaginali può anche essere un sintomo tipico di altre malattie, non incluse nel nostro database e per questo non elencate.

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici