Sintomi Mieloma multiplo
Ultima modifica 28.02.2020

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Definizione

Il mieloma multiplo è un tumore che colpisce le plasmacellule, rendendole capaci di proliferare in maniera incontrollata e accumularsi nel midollo osseo.

Le plasmacellule sono il risultato della maturazione dei linfociti B e il loro ruolo consiste, normalmente, nel produrre e liberare anticorpi in risposta alle infezioni. La plasmacellula neoplastica è in grado, nella maggior parte dei casi, di produrre elevate quantità di un particolare tipo di anticorpi: le immunoglobuline monoclonali (paraproteina o M-protein).

Le cause del mieloma multiplo sono ancora sconosciute, benché sia stato suggerito l'intervento di fattori genetici familiari e cromosomici, e di ripetute stimolazioni antigeniche. Inoltre, l'incidenza della malattia risulta aumentata tra i soggetti esposti a radiazioni ionizzanti o ad alcune sostanze chimiche (derivati del petrolio e altri idrocarburi, solventi, pesticidi, asbesto ecc.). Il mieloma multiplo insorge prevalentemente in tarda età (oltre i 50 anni).

Segni e sintomi possono variare notevolmente da persona a persona. All'esordio, il mieloma può non provocare alcun disturbo. Col progredire della malattia, invece, è probabile che si verifichino sintomi correlati all'infiltrazione plasmacellulare in diversi organi e all'eccessiva produzione d'immunoglobuline monoclonali.

Le manifestazioni più frequenti del mieloma multiplo comprendono dolore osseo, insufficienza renale, ipercalcemia, anemia e infezioni ricorrenti. Le plasmacellule maligne in espansione portano allo sviluppo di osteoporosi diffusa o lesioni osteolitiche delimitate, in genere a livello della schiena, dell'anca e del cranio. Le cellule del mieloma, infatti, producono una sostanza che stimola l'attività degli osteoclasti, responsabili della distruzione del tessuto osseo. Ciò predispone a fratture patologiche, anche in seguito a traumi lievi. L'aumentato riassorbimento osseo può anche portare a ipercalcemia, con sintomi quali poliuria e polidipsia, e può provocare nefrocalcinosi, contribuendo così all'insufficienza renale.

In seguito alla soppressione dell'eritropoiesi da parte delle cellule tumorali, inoltre, si sviluppano anemia (con sintomi quali stanchezza, debolezza e difficoltà respiratoria), disturbi della coagulazione (problemi di sanguinamento, trombocitopenia, sindrome da iperviscosità ecc.) e indebolimento delle difese immunitarie. Effetti sistemici della crescita anomala delle plasmacellule comprendono anche sintomi neurologici (neuropatie periferiche, debolezza, confusione mentale, compressione del midollo spinale, sindrome del tunnel carpale ecc.) e, meno frequentemente, linfoadenopatie ed epatosplenomegalia.

La diagnosi di mieloma multiplo richiede l'esecuzione di esami ematochimici completi, biopsia del midollo osseo, elettroforesi delle proteine del siero e delle urine e indagini radiologiche. Il mieloma multiplo è dimostrato con la presenza di immunoglobuline monoclonali nel sangue e/o nelle urine, lesioni osteolitiche, proteinuria a catene leggere o plasmacellule in eccesso nel midollo osseo.

La terapia del mieloma multiplo è focalizzata sulla riduzione della popolazione clonale e sulla gestione delle complicanze. Il trattamento prevede, quindi, una terapia di combinazione tra chemioterapia convenzionale, farmaci immunomodulanti (talidomide o lenalidomide), corticosteroidi (prednisone o desametasone), bortezomib (inibitore del proteasoma, un complesso multiproteico presente in tutte le cellule) e melfalan (agente alchilante). I regimi più comunemente utilizzati prevedono la somministrazione di talidomide (+ desametasone), bortezomib e lenalidomide (+ desametasone). È possibile, inoltre, il trapianto di cellule staminali autologhe da sangue periferico e la radioterapia.

Sintomi e segni di Mieloma multiplo

Mieloma multiplo si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Mieloma multiplo

Sintomi più rari di Mieloma multiplo

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.