Ipotensione - Cause e Sintomi
Ultima modifica 02.10.2019

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Definizione

L'ipotensione è una condizione in cui la pressione arteriosa massima (o sistolica) è uguale o inferiore a 90 milligrammi di mercurio (mmHg) e quella minima (o diastolica) è uguale o inferiore a 60 mmHg.
Le cause possono essere molteplici e di diversa rilevanza. I fattori più importanti che possono indurre un calo della pressione sono la riduzione della gittata cardiaca, della massa di sangue circolante e delle resistenze periferiche.
In alcune persone, la pressione bassa è una costante, probabilmente a causa di una predisposizione genetica, e non provoca quasi mai problemi. I soggetti che hanno valori tendenzialmente normali, invece, possono risentire di un eventuale abbassamento pressorio.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di un'alterazione temporanea, ma quando la crisi ipotensiva dura a lungo o l'episodio è particolarmente intenso, è opportuno rivolgersi al medico, poiché potrebbe essere il sintomo di disturbi più seri, come un'emorragia interna, un'insufficienza delle ghiandole surrenali o una cardiopatia. Inoltre, se l'ipotensione è protratta nel tempo e non viene adeguatamente trattata può portare ad una disfunzione multiorgano.
L'ipotensione può associarsi a sintomi quali stanchezza, difficoltà a concentrarsi, sonnolenza, vertigini, palpitazioni, sensazione di debolezza alle gambe, sudore freddo, nausea e problemi di visione. Cali pressori improvvisi possono comportare, inoltre, un ridotto afflusso di sangue al cervello con rischio di svenimenti e cadute a terra; ciò espone le persone anziane al pericolo di fratture gravi.
Le cause più comuni alla base dell'ipotensione sono la disidratazione, i cambiamenti repentini della postura (soprattutto al passaggio rapido dalla posizione sdraiata alla stazione eretta), un calo di zuccheri ed una forte emozione. In qualche caso, il calo pressorio è un effetto collaterale di alcuni farmaci, come i vasodilatatori, i diuretici e gli antidepressivi triciclici. Anche il consumo eccessivo di alcol può ridurre la pressione.
L'ipotensione può essere causata da ustioni, malattie endocrine, anemia, gastroenterite, acidosi metabolica, gravidanza o carenze di vitamine. Occorre sapere che esistono anche certe condizioni in grado di favorire la persistenza della pressione bassa, come caldo prolungato, allettamento duraturo (per esempio, a causa di malattie, intervento chirurgico o frattura) e perdita consistente e continuativa di liquidi (es. vomito prolungato, diarrea e sudorazione profusa). Inoltre, l'ipotensione può essere secondaria a prolungata convalescenza dopo infezioni batteriche e virali.
All'origine di tale sintomo possono esserci cause cardiogene, quali infarto del miocardio, scompenso cardiaco, tamponamento pericardico, grave valvulopatia ostruttiva e progressione di una miocardiopatia cronica. Possibili condizioni predisponenti l'ipotensione sono anche l'insufficienza venosa periferica, le tachiaritmie o le bradiaritmie e l'alterazione del tono vasomotorio (come nell'ipokaliemia). 

Alla base della diminuzione della pressione sanguigna possono esserci anche emorragie improvvise, sepsi, shock anafilattico ed embolia polmonare. Altre cause dell'ipotensione comprendono le disfunzioni del sistema neurovegetativo secondarie a morbo di Parkinson, neoplasie del midollo spinale e neuropatia diabetica o nutrizionale.

Possibili cause di ipotensione

Ipotensione è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.