Diarrea - Cause e Sintomi
Ultima modifica 01.04.2020

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Definizione

La diarrea è l'emissione di feci acquose o liquide. Nella maggior parte dei casi, questo disturbo si manifesta in forma acuta (con o senza sangue) e scompare in pochi giorni. Altre volte, la diarrea può protrarsi e diventare cronica.
La diarrea può associarsi ad un aumento della frequenza di emissione, al tenesmo (crampo addominale doloroso, con sforzi evacuativi inefficaci) ed all'espulsione esplosiva di gas. Talvolta, possono essere presenti anche vomito, febbre, disidratazione e squilibri elettrolitici.
In base alla quota di sostanze non assorbibili contenute nella dieta, normalmente la quantità di feci oscilla tra i 100 ed i 300 g al giorno negli adulti sani. Pertanto, la diarrea è definita come un emissione di feci liquide superiore ai 300 g/die.
I meccanismi all'origine di questo disturbo sono diversi:

  • Carico osmotico: quando soluti scarsamente riassorbibili restano nell'intestino e trattengono acqua possono verificarsi degli episodi diarroici. La diarrea da carico osmotico si verifica in caso di intolleranza al lattosio (contenuto, ad esempio, in latte, gelati, yogurt e formaggi morbidi). Questi soluti comprendono anche il polietilenglicole (PEG), i sali di magnesio (idrossido e solfato) ed il fosfato di sodio, che sono utilizzati come lassativi. Lo stesso effetto è prodotto dall'ingestione di elevate quantità di sorbitolo, mannitolo e xilitolo (utilizzati come sostituti dello zucchero in caramelle e gomme da masticare) o di fruttosio (contenuto in succo di mela e di pera, uva, miele, datteri, noci, fichi, prugne e bibite analcoliche).
  • Aumento delle secrezioni: la diarrea si verifica quando l'intestino secerne più elettroliti ed acqua di quanto riesca ad assorbire. La causa più comune è rappresentata da infezioni (es. gastroenterite e tossinfezioni). Possono provocare diarrea secretoria anche i grassi alimentari non assorbiti e gli acidi biliari, come accade nelle sindromi da malassorbimento e dopo la resezione ileale. Le cause comprendono anche vari tumori endocrini (es. vipomi, gastrinomi, carcinoma midollare della tiroide, mastocitosi e tumori carcinoidi) che producono mediatori in grado di accelerare il transito del tenue e/o del colon. Alcuni farmaci possono influenzare le secrezioni intestinali direttamente o indirettamente (es. colchicina, chinino/chinidina ed analoghi delle prostaglandine).
  • Riduzione tempo di contatto/area di superficie: un rapido transito ed una ridotta area di superficie intestinale compromettono l'assorbimento di liquidi e provocano diarrea. Tra le possibili cause rientrano le malattie infiammatoria intestinali (es. rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn) e le sindromi da malassorbimento (morbo celiaco, morbo di Whipple ed insufficienza pancreatica). Il transito può risultare accelerato anche per la stimolazione della muscolatura liscia intestinale prodotta da alcuni farmaci (es. antiacidi contenenti magnesio, lassativi, inibitori della colinesterasi e SSRI). Altre forme dipendono dalla chirurgia (bypass e resezioni intestinali o gastriche).

Diarrea acuta

Le cause della diarrea in forma acuta sono numerose. Nella maggior parte dei casi, questa manifestazione è dovuta a varie infezioni virali (es. Adenovirus e Rotavirus), batteriche (es. Salmonella spp., Campylobacter jejuni, Shigella spp., Escherichia coli e Clostridium difficile) e parassitarie (es. Entamoeba histolytica e Giardia lamblia o intestinalis).  
Oltre che dalla diarrea, le tossinfezioni alimentari (batteriche e non) conseguenti all'assunzione di acqua o cibi contaminati sono caratterizzate da nausea, vomito, dolori addominali e, talvolta, febbre.
Gli episodi diarroici possono essere scatenati anche dalla presenza di fecalomi ed altre condizioni patologiche, come diverticolite, ischemia intestinale, allergie o intolleranze, avvelenamento da funghi ed agenti tossici.
La diarrea acuta può derivare anche dall'assunzione di antibiotici, lassativi, antiacidi contenenti magnesio ed antineoplastici.
Anche l'assunzione eccessiva di alcuni alimenti può causare o peggiorare il disturbo. Tra questi rientrano prodotti contenenti caffeina (es. caffè e cola) e fruttosio (in quantità superiore della capacità di assorbimento dell'intestino).
La diarrea acuta con sangue può manifestarsi in caso di infezioni da batteri enteroinvasivi (es. Shigella e Salmonella) ed intossicazioni da metalli pesanti.

Diarrea cronica

L'accentuazione della peristalsi intestinale può provocare diarrea cronica in alcune malattie, quali ipertiroidismo, insufficienza surrenalica, anemia perniciosa, carcinoide e ipoparatiroidismo e malassorbimento.
Se protratta nel tempo, la diarrea può essere sintomo, inoltre, di pancreatite cronica, malattia infiammatoria intestinale (sindrome dell'intestino irritabile, colite ulcerosa e morbo di Crohn), enterite tubercolare, fibrosi cistica, celiachia, intolleranza al lattosio e carcinoma del colon e del sigma.

Possibili complicanze associate alla diarrea

La diarrea di qualunque eziologia può dare luogo a delle complicanze. Talvolta, si può verificare una perdita di liquidi con disidratazione, perdita di elettroliti (come sodio, potassio e magnesio) e persino collasso circolatorio. Quest'ultima evenienza si può sviluppare soprattutto in pazienti con diarrea grave (come nel caso del colera), anziani o soggetti molto debilitati.

Altre possibili complicanze comprendono acidosi metabolica (per deplezione di bicarbonati) e ipokaliemia (in caso di diarrea grave o cronica o se le feci contengono un eccesso di muco). Dopo una diarrea particolarmente prolungata, un'ipomagnesiemia può provocare tetania.


diarrea

La diarrea costringe spesso a svolgere numerose sedute di evacuazione giornaliera

Possibili cause di diarrea

Diarrea è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.