Tasso Alcolemico (Alcolemia): cos'è, come si misura e quando preoccuparsi

Tasso Alcolemico (Alcolemia): cos'è, come si misura e quando preoccuparsi
Ultima modifica 30.01.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il Tasso Alcolemico
  3. Perché si misura
  4. Valori normali
  5. Tasso alcolemico Alto - Cause
  6. Tasso alcolemico Basso - Cause
  7. Come si misura
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati

Generalità

Il tasso alcolemico (o alcolemia) rappresenta il quantitativo di alcool etilico nel sangue; viene espresso in g/L (grammi per litro) o in mg/dl (milligrammi per decilitro).
Per stimare i valori di alcolemia, non occorre necessariamente un'analisi del sangue; dal momento che una parte di alcool ingerita dall'organismo viene smaltita con le urine e con la respirazione, è stato messo a punto un test molto preciso e rapido, che viene comunemente chiamato "prova del palloncino": per calcolare il tasso alcolemico, viene chiesto al soggetto di espirare all'interno di un palloncino in cui si trova una sostanza che funge da indicatore, e che è quindi in grado di cambiare il proprio colore se la concentrazione di alcool nell'aria espirata risulta superiore a quella consentita.

Non esistono metodi o sostanze che consentano di eliminare o mascherare gli effetti dell'alcol, o di alterare il risultato delle analisi (vedi: come smaltire una sbornia). Attualmente, in Italia, il valore limite legale di alcolemia, stabilito per la guida, è di 0,5 g/L (= 50 mg/dL).

Cos'è il Tasso Alcolemico

Tasso Alcolemico: cosa s'intende per Alcolemia?

L'alcolemia misura i livelli ematici di etanolo (detto alcool etilico o più semplicemente alcool nel linguaggio comune).

L'etanolo è contenuto in bevande come birravino e liquori e, se ingerito in quantità eccessive, può risultare tossico.
Quando l'alcol viene consumato, viene assorbito dal tratto gastrointestinale e trasportato nell'organismo dal circolo sanguigno. Piccole quantità di etanolo vengono eliminate con le urine o dai polmoni con la respirazione, ma la maggior parte è metabolizzata dal fegato.
Il grado d'intossicazione alcolica può variare in base a diversi fattori, quali età, sesso, peso, assunzione di farmaci o droghe che interagiscono con l'alcol, quantità di cibo consumata prima e durante la bevuta.
In ogni caso, assumere bevande alcoliche più velocemente di quanto il fegato impieghi a metabolizzarle può determinare un'aumentata concentrazione di etanolo nel sangue. Ciò si traduce nella comparsa di segni e sintomi come: occhi rossi, capacità di giudizio alterata, sonnolenza e/o vomito.

Un tasso alcolico molto alto comporta, invece, diminuite abilità motorie, respiro irregolare, confusione e perdita di coscienza.

L'eccessivo uso di alcol per un tempo prolungato può portare allo sviluppo di problemi di salute, come le patologie epatiche e problemi cardiovascolari.

Fattori che influenzano il tasso di alcool nel sangue

Il tasso alcolemico di un individuo non dipende solo dalla quantità di alcol ingerita, ma anche da molti altri fattori, come il peso (struttura corporea), lo stato di salute, l'età, il sesso e lo stato di digiuno o di sazietà (contenuto dello stomaco); infatti, il corpo umano assorbe l'alcool in parte mediante la parete dello stomaco e in parte dai tessuti intestinali; la gradazione alcolica e il contenuto dello stomaco determinano la velocità di assorbimento. Inoltre, alcuni farmaci, in particolare analgesici e tranquillanti, aumentano gli effetti negativi dell'alcol.
Sappiamo tutti che a stomaco vuoto si raggiunge in minor tempo la concentrazione massima di alcool nel sangue (massima alcolemia), mentre quando lo stomaco non è vuoto il cibo ritarda il passaggio dell'alcool all'intestino, così, il picco alcolemico viene raggiunto in tempi più lunghi, che variano a seconda di quanto si è mangiato.

Come si può immaginare, è impossibile fare un conteggio preventivo esatto, specialmente se la dose alcolica assunta non è unica ma, come spesso accade, viene ripartita durante il pasto. Un'indicazione si può ottenere attraverso questo test, che permette di calcolare il tasso alcolemico in relazione all'altezza, al sesso e naturalmente alla quantità di alcol ingerita.

Ad esempio, una concentrazione di i 0,2 g/L di alcool nel sangue, si raggiunge, in un soggetto di circa 60 chili di peso, con l'ingestione a stomaco pieno di una lattina da 330 mL di birra (4,5 gradi), oppure un bicchiere da 125 mL di vino (11,5 gradi), oppure un bicchierino da 40 mL di superalcolico (40 gradi).  Inoltre, l'anidride carbonica contenuta in alcune bevande alcoliche aumenta la velocità di assorbimento dell'alcool.
Il peso di una persona influisce sul tasso alcolemico, dal momento che l'alcool si distribuisce nei tessuti liquidi; pertanto, il quantitativo totale di acqua contenuto nel corpo influenza tale parametro: maggiore è il peso corporeo e superiore è lo spazio di diluizione dell'alcool ingerito; a parità di peso, un individuo con molto grasso ha meno acqua di una persona muscolosa, quindi raggiunge un tasso alcolico superiore a parità di dose alcolica ingerita.
Non deve sorprendere il fatto che fra i fattori che influenzano il dosaggio alcolemico, ci sia anche il sesso dell'individuo; infatti, le donne sono più vulnerabili all'alcool rispetto agli uomini e raggiungono livelli di alcolemia più elevati con quantità inferiori di alcool e con una maggiore rapidità, dal momento che ci sono differenze metaboliche e fisiologiche fra i due sessi e le donne hanno, normalmente, un maggior quantitativo di tessuto adiposo.

Per una donna, sono mediamente sufficienti 24 grammi di alcool per raggiungere il limite legale da non superare alla guida; per un uomo, invece, tale limite si raggiunge, in media, con 36 grammi di alcool.

Perché si misura

A cosa serve misurare il Tasso Alcolemico?

Il tasso alcolemico viene misurato per stabilire se una persona ha consumato degli alcolici e per determinare la quantità di etanolo presente nell'organismo.
L'esame viene indicato generalmente quando un paziente manifesta sintomi che suggeriscono un'intossicazione da etanolo. Altre analisi di laboratorio, come emocromoglucosio ed elettroliti, sono spesso richieste contemporaneamente, in quanto esistono molte altre condizioni che possono causare sintomi simili.
Dal punto di vista legale, invece, l'alcolemia può essere prescritta per dimostrare uno stato di ubriachezza, nei casi in cui vi sia il sospetto che la persona non rispetti le regole sull'uso dell'alcol (ad esempio, sul luogo di lavoro) o quando si verifica un incidente o una morte inaspettata.

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Valori normali

Tasso Alcolemico: quali sono i valori normali?

L'alcolemia è considerata nella norma se risulta inferiore a 0,50 g/L. Comunque, occorre considerare che un tasso alcolemico superiore ai 0,30 g/L determina sempre alterazioni del comportamento.

Tasso alcolemico Alto - Cause

Alcolemia Alta: cosa aumenta il Tasso Alcolemico?

Un tasso alcolemico alto indica che una persona ha probabilmente assunto bevande alcoliche; la concentrazione rilevata può dare un'indicazione di quanto è grave il grado di tossicità dell'etanolo.

Tasso alcolemico Basso - Cause

Quando il Tasso Alcolemico è basso?

Un tasso alcolemico basso fa pensare all'improbabilità che il soggetto abbia fatto un consumo eccessivo di alcolici. La causa dei sintomi è, dunque, da ricercarsi altrove.

Il medico potrà indicare a quali altri esami sottoporsi per avere una diagnosi precisa.

Come si misura

Analisi del sangue: come si misura il Tasso Alcolemico?

Il tasso alcolemico è misurato su un campione di sangue, ottenuto tramite un prelievo da una vena del braccio.

Nota: il sangue è il campione più usato per l'esame a scopo medico, ma l'etanolo può essere determinato anche nel respiro (prova del palloncino), nelle urine e nella saliva (mediante tampone).

Preparazione

Di solito, non è prevista una preparazione all'esame dell'alcolemia che possa assicurare la buona qualità del campione.

Interpretazione dei Risultati

Tasso alcolemico e sintomi correlati

Alcolemia (g/L)* Effetti (indicativi)**
0,2 Socievolezza, espansività, rossore in volto
0,5 Diminuzione dei freni inibitori
0,8-1,2 Azione depressiva sui centri motori, perdita dell'autocontrollo e disturbi dell'equilibrio
1,2-2,0 Vera e propria ubriachezza, andatura barcollante
2,0-4,0 Perdita del tono muscolare, indifferenza all'ambiente circostante, assenza di reazione agli stimoli, immobilità, mutacismo
> 4,0 Incoscienza e comadepressione respiratoria e cardiovascolare, morte
(*) L'alcolemia indica i livelli di alcol nel sangue e dipende in prima istanza dalla qualità e dalla quantità degli alcolici assunti
(**) Indicativi, poiché, a parità di alcolemia, gli effetti dell'alcol dipendono dalla tolleranza individuale alla sostanza; negli alcolisti, ad esempio, la gravità dell'intossicazione è minore, mentre gli adolescenti e le donne possono andare in coma etilico già superando i 2,5 grammi per litro; nei bambini alcolemie superiori ai 2 grammi/litro possono risultare fatali.

Le persone alcolizzate, generalmente, controllano meglio le manifestazioni esteriori dell'ebbrezza e riescono a smaltire più rapidamente l'alcool, mentre gli individui astemi sono maggiormente sensibili a dosi minori di alcol; è probabile che tutto ciò sia dovuto a un effetto principalmente psicologico, poiché le sensazioni - che per il bevitore sono normali e gradite - vengono percepite come anomale dal soggetto astemio.
Comunque, esiste anche una componente soggettiva che determina le alterazioni nelle funzioni psichiche e sensoriali rilevanti per la guida, e questa variabilità di reazioni non sempre dipende dall'abitudine o dall'assuefazione all'uso di alcolici: ci sono persone che si ubriacano più facilmente di altre. Alcune persone, specialmente di popoli asiatici, sono geneticamente incapaci di metabolizzare l'alcool, quindi presentano reazioni ben più gravi.
Ci sono anche varie patologie che interferiscono con l'assorbimento e l'eliminazione dell'alcol; ad esempio chi ha problemi al fegato tende ad avere un tasso alcolemico maggiore di una persona sana: ciò è dovuto ad alterazioni dell'eliminazione dell'alcool.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici