Ultima modifica 25.03.2020

Generalità

L'addominoplastica è l'operazione di chirurgia estetica, finalizzata alla rimozione del tessuto adiposo e delle pelle in eccesso; serve a migliorare l'aspetto dell'addome, ma non è un trattamento per il controllo del peso corporeo.
AddominoplasticaL'addominoplastica è indicata alle donne che sono state protagoniste di numerose gravidanze e a tutti coloro che presentano i postumi di una drastica dieta dimagrante, messa in atto per curare un'obesità grave.
Esistono tre tipologie principali di addominoplastica: l'addominoplastica completa, l'addominoplastica parziale (o mini-addominoplastica) e l'addominoplastica estesa.
L'addominoplastica è un intervento di chirurgia maggiore, quindi presenta rischi e complicanze.
Il recupero completo da un'addominoplastica dipende, principalmente, dalle modalità d'intervento.
In genere, i risultati soddisfano i pazienti.

Cos'è l'addominoplastica?

L'addominoplastica è l'intervento di chirurgia estetica che serve a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo addominale, associati a un eccesso di pelle e a un rilassamento della parete muscolare addominale.
L'obiettivo dell'addominoplastica è migliorare l'aspetto dell'addome, eliminando parte dei cosiddetti “inestetismi” e provando a far risaltare maggiormente i muscoli situati in questa sede.

COSA NON È?

Contrariamente a ciò che alcune persone possono pensare, l'addominoplastica non è un trattamento chirurgico per il controllo del peso corporeo.
In altre parole, se chi si sottopone ad una addominoplastica non adotta uno stile di vita sano e non si alimenta in maniera equilibrata, recupera l'aspetto addominale che aveva prima dell'operazione.
Pertanto, affinché l'addominoplastica fornisca dei risultati permanenti, è fondamentale che le persone operate controllino l'apporto calorico e si mantengano in forma con del sano esercizio fisico.

Usi

I candidati ideali all'intervento di addominoplastica sono:

  • Le donne che sono state protagoniste di numerose gravidanze e che, a causa di ciò, presentano un addome con accumuli di tessuto adiposo, estremamente rilassato e con eccessi di pelle difficilmente eliminabili con l'esercizio fisico. In genere, donne con queste problematiche presentano anche una condizione nota come diastasi addominale. La diastasi addominale è la separazione patologica del muscolo retto addominale di destra dal muscolo retto addominale di sinistra.
    L'addominoplastica è un'operazione indicata anche alla risoluzione dei gravi episodi di diastasi addominale;
  • Gli uomini e le donne che presentano i postumi di una drastica dieta dimagrante, attuata per curare un'obesità grave. I postumi consistono in depositi di grasso addominale difficilmente eliminabili, eccessi di pelle a livello addominale, pieghe addominale antiestetiche ecc.

PER CHI NON È APPROPRIATA?

L'addominoplastica non è un intervento per curare l'obesità. I trattamenti per quest'ultima sono altri, a partire da: la pratica costante di attività fisica e il controllo dell'alimentazione (dieta appropriata).

Preparazione

L'addominoplastica è un intervento di chirurgia maggiore, pertanto richiede una preparazione particolare.
Innanzitutto, il futuro paziente deve:

  • Smettere di fumare, se è un fumatore. Il fumo di sigaretta favorisce l'insorgenza di infezioni a livello delle ferite chirurgiche, risultanti dalla futura addominoplastica. Inoltre, altera l'afflusso di sangue alla pelle e ciò rallenta il processo di guarigione delle suddette ferite chirurgiche.
    In genere, i medici raccomandano di smettere di fumare almeno due settimane prima dell'operazione e, se il paziente vuole ricominciare, di riprendere solo dopo che sono trascorse due settimane dall'intervento;
  • Perdere peso e raggiungere il peso corporeo ritenuto ideale dal medico che effettuerà l'intervento chirurgico;
  • Interrompere l'assunzione della pillola contraccettiva. Chiaramente, tale indicazione pre-operatoria vale nel caso in cui il paziente sia una donna e faccia uso del suddetto metodo contraccettivo. La pillola contraccettiva favorisce gli episodi di trombosi; interrompendone l'utilizzo si riduce il rischio di trombosi;
  • Interrompere eventuali assunzioni di farmaci antiaggreganti (aspirina) e anticoagulanti (warfarin). Tale indicazione pre-operatoria si spiega con il fatto che i suddetti farmaci diluiscono il sangue e rappresentano, per questo, un fattore favorente le emorragie.
    Dalle ferite dell'addominoplastica è prevista una perdita di sangue, che, se si assumono i suddetti farmaci, può essere cospicua e pericolosa per la salute del paziente;
  • Avvertire il personale medico di eventuali allergie a tutti quei farmaci (antidolorifici, sedativi, anestetici ecc), che potrebbero trovare impiego durante l'intervento di addominoplastica.

L'addominoplastica è un intervento che richiede, poco prima della sua esecuzione, la pratica dell'anestesia generale.

Affinché l'anestesia generale non comporti complicanze, è fondamentale che il paziente, nel giorno dell'operazione, si presenti a digiuno completo da almeno la sera precedente. Per digiuno completo, s'intende l'astensione da cibi e bevande diverse dall'acqua; quest'ultima è consentita fino a poche ore dalla procedura.


Quali sono le implicazioni principali dell'anestesia generale?

Compito di un medico anestesista, la pratica dell'anestesia generale implica:

In genere, l'anestetico per l'addormentamento ha effetto nel giro 10-15 minuti; la sua somministrazione dura per tutta la durata dell'intervento. Il risveglio avviene a procedura ultimata e nel momento in cui l'anestesista interrompe l'iniezione dell'anestetico.

ESAMI PRE-OPERATORI

Di norma circa una settimana prima dell'intervento, il paziente deve presentarsi presso il centro ospedaliero, dove si terrà l'operazione, per sottoporsi a una serie di esami clinici d'accertamento.
Questi esami clinici d'accertamento – noti anche come esami pre-operatori – servono al chirurgo operante per accertarsi che non sussistano controindicazioni all'operazione. Tra i classici esami pre-operatori, rientrano: l'esame del sangue, l'esame delle urine, l'elettrocardiogramma e la misurazione della pressione sanguigna.

CONSULTO PRE-OPERATORIO

La fase preparatoria a un'operazione come l'addominoplastica comprende anche un incontro consultivo tra medico operante e futuro paziente, durante il quale il primo espone la metodica d'intervento (da come si esegue la procedura alle possibili complicanze) e il secondo ha l'opportunità di togliersi ogni dubbio su aspetti procedurali ancora poco chiari.

Procedura

Esistono varie tipologie di addominoplastica. Alcune tipologie sono ideali per eliminare grandi quantità di grasso e pelle in eccesso; altre tipologie, invece, sono adatte alla rimozione di accumuli di grasso ed eccessi di pelle moderati/circoscritti.
I principali tipi di addominoplastica sono:

  • L'addominoplastica completa o standard;
  • L'addominoplastica parziale o mini-addominoplastica;
  • L'addominoplastica estesa.

DA COSA DIPENDE LA SCELTA DEL TIPO DI ADDOMINOPLASTICA?

La scelta di quale tipo di addominoplastica praticare spetta al chirurgo operante e dipende, abbastanza intuitivamente, dalla quantità e dalla localizzazione del grasso addominale e dell'eccesso di pelle in questa zona.Addominoplastica

ADDOMINOPLASTICA COMPLETA O STANDARD

L'addominoplastica completa è adatta alla rimozione di ingenti quantità di tessuto adiposo e pelle; inoltre, garantisce la possibilità di rimodellare con maggiore facilità e con buoni risultati la parete muscolare addominale.
Dal punto di vista strettamente tecnico-operativo, l'addominoplastica completa prevede:

  • L'incisione dell'addome da fianco a fianco e appena sopra la zona del pube. Com'è facile immaginare, si tratta di un'incisione di dimensioni importanti;
  • Una seconda incisione attorno all'ombelico, in maniera tale da “liberare” quest'ultimo dalla pelle circostante;
  • Il distacco della pelle e del tessuto adiposo dalla parete muscolare addominale;
  • La rimozione della pelle e del tessuto adiposo ritenuti di troppo. In questa fase dell'operazione, il chirurgo provvede anche alla riparazione della parete muscolare addominale, qualora quest'ultima presenti anomalie o sia, in qualche modo, alterata;
  • La ricollocazione dell'ombelico e la sutura di quest'ultimo alle parti di pelle risultanti dopo il precedente passaggio;
  • La sutura della prima grande incisione chirurgica;
  • L'applicazione di un bendaggio protettivo, che copra tutta la ferita chirurgica.

Un'addominoplastica completa è un'operazione che può durare anche 5 ore; in media, ne dura 3.

ADDOMINOPLASTICA PARZIALE O MINI-ADDOMINOPLASTICA

L'addominoplastica parziale è adatta a chi ha bisogno di rimuovere piccole quantità di tessuto adiposo e/o pelle in eccesso.
Dal punto di vista strettamente tecnico-operativo, l'addominoplastica parziale prevede:

  • L'esecuzione di un'incisione curva sull'addome, precisamente poco più in alto dell'area pubica;
  • Il distacco della pelle e del tessuto adiposo dalla parete muscolare addominale, situata appena sotto l'ombelico;
  • La rimozione della pelle e del tessuto adiposo distaccati dalla parete muscolare addominale con sede appena sotto l'ombelico. In questa fase della procedura, il chirurgo provvede anche alla riparazione della parete muscolare addominale, qualora quest'ultima presenti anomalie o sia, in qualche modo, alterata;
  • La sutura dell'incisione;
  • L'applicazione di un bendaggio protettivo, che copra tutta la ferita chirurgica.

Come i lettori avranno sicuramente notato, non è prevista l'incisione dell'ombelico, il quale rimane nella sua posizione originaria per tutta la durata dell'intervento.
L'addominoplastica parziale è un'operazione che dura, in genere, un paio di ore al massimo.

ADDOMINOPLASTICA ESTESA

L'addominoplastica estesa è adatta alla rimozione di ingenti quantità di tessuto adiposo e pelle con sede sull'addome, sui fianchi e su parte della schiena. Di fatto, corrisponde a un'addominoplastica completa, con in più l'asportazione di tessuto adiposo dai fianchi e dalla zona lombare più prossima ai fianchi.
Dal punto di vista strettamente tecnico-operativo, l'addominoplastica parziale prevede:

  • L'esecuzione di una grande incisione, che comprende tutta l'area pubica addominale, i due fianchi e la regione lombare subito dopo i fianchi del corpo;
  • Una seconda incisione attorno all'ombelico, in maniera tale da “liberare” quest'ultimo dalla pelle circostante;
  • Il distacco della pelle e del tessuto adiposo dalle pareti muscolari sottostanti. Questa parte della procedura riguarda, ovviamente, tutte le aree anatomiche da cui il medico vuole rimuovere l'adipe e la pelle in eccesso;
  •  La rimozione della pelle e del tessuto adiposo ritenuti di troppo. In questa fase dell'intervento, il chirurgo provvede anche alla riparazione della parete muscolare addominale, qualora quest'ultima presenti anomalie o sia, in qualche modo, alterata;
  • La ricollocazione dell'ombelico e la sutura di quest'ultimo alle parti di pelle risultanti dopo il precedente passaggio;
  • La sutura della prima grande incisione chirurgica;
  • L'applicazione di un bendaggio protettivo, che copra tutta la ferita chirurgica.

L'addominoplastica estesa è un'operazione che può durare dalle 3 alle 5 ore.

Fase post-operatoria

Al termine dell'addominoplastica e al risveglio dall'anestesia generale, è sempre previsto il ricovero ospedaliero.

La durata del ricovero varia a seconda del tipo di addominoplastica: per esempio, per operazioni di addominoplastica estesa - che sono alquanto invasive - il ricovero può durare anche 4 giorni; mentre, per operazioni di addominoplastica parziale - che sono meno invasive delle precedenti - il ricovero ha una durata massima di un paio di giorni.
Durante l'intero periodo di ricovero, il personale medico monitora periodicamente i parametri vitali del paziente; inoltre, provvede al continuo drenaggio del sangue e di altri fluidi dalla ferita chirurgica, attraverso un tubicino apposito. La rimozione di tale tubicino avviene poco prima delle dimissioni.
Per le dimissioni e soprattutto per il rientro a casa, è bene che il paziente chieda il supporto di un parente o un amico stretto.

SENSAZIONE POST-OPERATORIE

È abbastanza normale che, dopo l'addominoplastica, il paziente avverta:

  • Dolore a livello della zona operata. In genere tale sensazione si risolve nel giro di qualche giorno. Se dovesse perdurare o dovesse essere particolarmente acuta, è consigliabile ricorrere all'assunzione di antidolorifici (es: ibuprofene o paracetamolo);
  • Confusione e stordimento. Sono effetti dovuti all'anestesia generale. Si risolvono nel giro di 24 ore massimo;
  • Senso di stanchezza. L'addominoplastica è un intervento che sottrae numerose energie ai pazienti, i quali hanno bisogno di qualche giorno per riprendersi in maniera accettabile.

RACCOMANDAZIONI POST-OPERATORIE

Tra le più importanti raccomandazioni mediche, relative alla fase post-operatoria, rientrano:

  • L'osservanza di un periodo di riposo da qualsiasi attività stancante (sollevare pesi, intenso esercizio fisico ecc). I medici ritengono doveroso attenersi a tale raccomandazione per almeno 6 settimane;
  • La pulizia della ferita e del bendaggio protettivo, che il medico operante ha applicato al termine dell'operazione;
  • Non fumare per almeno un paio di settimane. Degli effetti del fumo si è già ampiamente parlato in precedenza.

Domande frequenti in merito alla ripresa delle attività quotidiane:

D: Quando è consigliabile riprendere l'attività lavorativa?
R: In caso di lavori non particolarmente stancanti, la ripresa dell'attività può avvenire dopo 4 settimane; in caso di lavori molto pesanti, è meglio attendere almeno un paio di settimane in più.

D: Quando è possibile riprendere la pratica di attività fisiche di modesta intensità, senza rischi di complicanze?
R: Dopo 10-20 giorni.

RIMOZIONE DEI PUNTI DI SUTURA

Le suture applicate durante la fase finale dell'addominoplastica possono essere riassorbibili o non-riassorbibili.
Se le suture sono riassorbibili, la loro rimozione avviene spontaneamente, senza che il paziente debba recarsi dal chirurgo operante nei giorni successivi alle dimissioni. Se invece le suture sono non-riassorbibili, la loro rimozione richiede l'intervento del chirurgo curante; in genere, è proprio quest'ultimo a stabilire una data appropriata alla rimozione dei cosiddetti “punti di sutura”.

Recupero

La durata del recupero da un intervento di addominoplastica dipende dal tipo di procedura, a cui il chirurgo plastico ha fatto ricorso. Per operazioni complesse, come quelle di addominoplastica estesa, la fase di recupero può richiedere dai 3 ai 6 mesi; per operazioni più semplici, come quelle di addominoplastica parziale, invece, può richiedere 6 settimane o poco più.
Non bisogna dimenticare che, a incidere sui tempi di recupero, sono anche l'età del paziente, l'attenzione che esso pone alle raccomandazioni pre- e post-operatorie ecc.
Nonostante i recenti progressi della chirurgia plastica, l'incisione chirurgica, praticata in corso di addominoplastica, lascia comunque una cicatrice.

Rischi e complicazioni

L'addominoplastica è un intervento di chirurgia maggiore, quindi, come ogni operazione di questo genere, presenta alcuni rischi e può sfociare in complicanze, talvolta anche molto gravi.

EFFETTI AVVERSI

Per effetti avversi, i medici intendono problematiche di lieve entità.
In caso di addominoplastica, i principali effetti avversi consistono in:

  • Dolore acuto e protratto per più tempo del normale;
  • Comparsa di grandi ematomi a livello della zona operata;
  • Gonfiore a livello della zona d'intervento;
  • Presenza di una cicatrice molto evidente.

COMPLICANZE

Per complicanze, i medici intendono problematiche di una certa rilevanza clinica.
Tra le complicanze di un'addominoplastica, rientrano:

  • Episodi d'infezione;
  • Episodi di emorragia sottocutanea;
  • Episodi di sieroma;
  • Senso permanente d'intorpidimento
  • Arrossamento evidente della cicatrice, derivante dall'incisione chirurgica;
  • Formazione di un coagulo sanguigno a livello delle arterie polmonari e di una delle loro ramificazioni (embolia polmonare);
  • Lenta rimarginazione della ferita chirurgica

Controindicazioni

L'addominoplastica presenta alcune controindicazioni.
Infatti, è inadatta a:

  • I soggetti con una malattia di cuore (i cosiddetti cardiopatici);
  • Le persone con diabete;
  • Le persone affette da obesità grave;
  • Le donne in età fertile, che vogliono avere un figlio. Se sussistono tutte le condizioni d'intervento, i soggetti in questione possono sottoporsi ad addominoplastica una volta portate a termine la gravidanza o le gravidanze desiderate.

Interventi correlati e alternative

Talvolta, le donne che necessitano di un'addominoplastica sono anche candidate a interventi alternativi: una liposuzione, un intervento di rimodellamento del corpo (o lifting corporeo), una mastoplastica riduttiva, un lifting del seno e/o un'isterectomia.
Tra le sopraccitate procedure chirurgiche, merita una particolare attenzione la liposuzione. Quest'ultima può essere non solo un intervento correlato all'addominoplastica, ma anche un'alternativa; molto dipende dall'elasticità della pelle del paziente.


La liposuzione è la procedura chirurgica di eliminazione, per aspirazione, di depositi di grasso resistenti all'azione dimagrante di una dieta o dell'esercizio fisico.

Risultati

In genere, i pazienti sottoposti ad addominoplastica sono soddisfatti dei risultati ottenuti grazie all'operazione. È abbastanza raro che qualche individuo non sia contento del suo aspetto finale o faccia fatica a riconoscersi (dato che, in alcuni casi, il cambiamento fisico è davvero profondo).
Per mantenere i risultati dell'addominoplastica, è fondamentale adottare una dieta equilibrata a praticare attività fisica.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza