Helicobacter pylori: Contagio e Sintomi
Ultima modifica 29.04.2020
INDICE
  1. Premessa
  2. Contagio e Fattori di Rischio
  3. Sintomi e Complicanze

Premessa

Cos’è l’Helicobacter pylori?

L'Helicobacter pylori è un batterio gram-negativo, responsabile di un'infezione cronica del rivestimento più interno dello stomaco (mucosa gastrica).

L'Helicobacter pylori è lungo pochi micron e possiede flagelli, cioè strutture simili a delle piccole code, che gli consentono di muoversi e di annidarsi nella mucosa gastrica. In questa sede, è in grado di innescare una lenta, ma progressiva infiammazione che danneggia le cellule del rivestimento interno dello stomaco.

Per saperne di più, consulta anche l'articolo dedicato alle caratteristiche l'Helicobacter pylori.

Lo sapevate che…

Come ricorda il termine "Helicobacter", il batterio possiede una caratteristica conformazione a spirale. Il termine "pylori" ricorda, invece, la sua sede d'infezione preferita: il piloro, cioè il punto di passaggio dallo stomaco all'intestino.

Ruolo dell’Helicobacter pylori nei Disturbi Digestivi

Esiste una stretta connessione tra la presenza dell'Helicobacter pylori nello stomaco e lo sviluppo della gastrite, un'infiammazione cronica della mucosa gastrica.

L'infezione da Helicobacter pylori è considerata anche il principale fattore causale dell'ulcera gastrica e duodenale, che sono vere e proprie erosioni della parete dello stomaco e del primo tratto dell'intestino (duodeno).

Contagio e Fattori di Rischio

L'Helicobacter pylori è un batterio insolito per il fatto che riesce a sopravvivere nell'ambiente molto acido dello stomaco. Questa peculiarità è resa possibile da uno stratagemma che permette al microrganismo di sfuggire all'azione distruttiva dei succhi gastrici. L'Helicobacter pylori, infatti, produce un enzima, detto ureasi, che gli permette di penetrare nella mucosa dello stomaco, dove può anche sottrarsi alla risposta immunitaria dell'ospite. Lo stesso enzima, trasforma l'urea che si trova nello stomaco in acido carbonico e ammoniaca, che neutralizzano in parte l'acidità gastrica.

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In altre parole, l'Helicobacter pylori riesce a crearsi un microambiente adatto al suo insediamento e favorevole alla sua riproduzione. Purtroppo, nel corso della vita, il batterio produce delle sostanze che hanno un effetto lesivo sulla mucosa gastrica, favorendone così l'infiammazione (gastrite) e l'erosione (ulcera).

Helicobacter pylori: Come si Prende?

Per quanto riguarda il contagio, le modalità con cui l'Helicobacter pylori si trasmette non sono ancora ben chiare e, attualmente, l'uomo è l'unico serbatoio noto di questo batterio.

La modalità di trasmissione più probabile è quella da persona a persona, attraverso contatti diretti per via orale (contatti diretti, goccioline di saliva) e oro-fecale. A supporto di questa ipotesi, il batterio è stato ritrovato sia nelle feci, che nella saliva (probabilmente in seguito ad episodi di reflusso gastro-esofageo, rigurgito e vomito). Per lo stesso motivo non è casuale il fatto che l'infezione da Helicobacter pylori sia più diffusa dove sussistono condizioni di scarsa igiene ambientale, tipiche dei Paesi in via di sviluppo. Pertanto, il basso livello di studio, la povertà, il sovraffollamento, lo scarso livello di igiene, la convivenza con persone infette, il consumo di acqua inquinata e le gravi carenze alimentari durante i primi anni di vita, rappresentano i principali fattori di rischio per l'infezione. Automaticamente, l'unica prevenzione possibile consiste nel rispetto delle normali abitudini igieniche: lavarsi le mani prima di manipolare o mangiare gli alimenti, uso individuale degli strumenti per la pulizia della bocca ecc. Tali norme sono importanti soprattutto quando si viene a contatto con un bambino piccolo, dato che l'infezione si acquisisce tipicamente in età pediatrica e persiste in quella adulta.

Altra possibile via di contagio è l'ingestione di acqua o cibi contaminati con materiale fecale o manipolati con mani non lavate, ma non esistono ancora dati definitivi al riguardo.

Per quanto riguarda il rischio di sviluppare malattie gastriche legate ad infezione da Helicobacter pylori, importanti fattori predisponenti sono rappresentati da tabagismo, alcolismo ed assunzione cronica di farmaci antinfiammatori non steroidei, come l'aspirina.

Sintomi e Complicanze

Nella maggioranza dei casi (80-85%) l'infezione da Helicobacter pylori decorre in maniera asintomatica o paucisintomatica (sintomi lievi, quasi impercettibili). La presenza dell'Helicobacter pylori non è infatti sinonimo di malattia.

Helicobacter pylori: Quali Sintomi provoca?

Non esistono dei sintomi specifici legati all'infezione. Tuttavia, la presenza dell'Helicobacter pylori può provocare fastidiosi problemi digestivi, con disturbi che coincidono con quelli causati dalla gastrite cronica o dall'ulcera. Possono, quindi, manifestarsi bruciori e dolori di stomaco, reflusso gastroesofageo, nausea, vomito, senso di pesantezza, digestione lenta e difficile.

Va comunque precisato che, in altri casi, l'infezione rimane del tutto asintomatica; basti pensare che, nel Mondo, due persone su tre ospitano il batterio nel proprio stomaco. Moltissime di queste persone convivono con l'Helicobacter pylori senza sviluppare alcuna malattia.

Cosa Fare in caso di disturbi

In presenza di disturbi gastro-intestinali, anche vaghi come bruciori frequenti o problemi digestivi, vale la pena sottoporsi ad alcuni semplici ed accurati esami medici; tra questi, esistono anche esami in grado di dimostrare la presenza dell'infezione:

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici