Gastrostomia Endoscopica Percutanea
Ultima modifica 03.10.2019
INDICE
  1. Che cos’è la Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)?
  2. Quando si pratica la Gastrostomia Endoscopica Percutanea?
  3. Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG): Procedura
  4. Rischi e Complicazioni della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)
  5. Controindicazioni della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)
  6. Vantaggi della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)

Che cos’è la Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)?

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La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.
Infatti, il tubo è fatto in maniera tale da poter essere collegato a sacche contenenti gli alimenti fondamentali di cui ha bisogno un essere umano.

Realizzata in anestesia locale e senza il ricorso a grandi incisioni sul ventre, la PEG può essere eseguita da medici specializzati in diverse discipline, tra cui chirurgia generale, gastroenterologia, otorinolaringoiatria o radiologia.

ORIGINE DEL NOME

Il termine gastrostomia deriva dall'unione di due parole: "gastro", che deriva dal greco "gaster" e significa stomaco, e "stomia", che deriva dal greco "stoma" e significa bocca/apertura (che è quella in cui emerge il tubicino per la nutrizione artificiale).

Endoscopica fa riferimento al fatto che, durante la procedura, viene fatto uso di un endoscopio; questo particolare strumento, dotato di una telecamera e una sorgente di luce, viene infilato nello stomaco a partire dalla bocca e serve a individuare l'esatto punto per l'inserimento del tubo.

Percutanea significa "che avviene attraverso la pelle". Nel caso specifico, si riferisce alla perforazione di addome e stomaco, attraverso cui viene fatto uscire il tubo per la nutrizione artificiale.

PEG E SOMMINISTRAZIONE DI NUTRIENTI: LA NUTRIZIONE ENTERALE

La PEG è una modalità di nutrizione enterale. Quest'ultima è qualsiasi forma di nutrizione artificiale eseguita mediante un sondino che giunge in un tratto dell'apparato digerente. L'inserimento del sondino può avvenire in maniera diretta, come per esempio nel caso di una PEG o una digiunostomia, oppure a partire dal naso, come per esempio nel caso di un sondino naso-gastrico o naso-digiunale.

Quando si pratica la Gastrostomia Endoscopica Percutanea?

La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.
Infatti, il tubo è fatto per poter essere collegato a sacche contenenti gli alimenti fondamentali di cui ha bisogno un essere umano.

Eseguita in anestesia locale e senza il ricorso a grandi incisioni sul ventre, la gastrostomia endoscopica percutanea si realizza quando un individuo non riesce più a nutrirsi in maniera tradizionale, cioè per via orale.

CLASSICHE SITUAZIONI CHE RICHIEDONO LA PEG
Di solito, la gastrostomia endoscopica percutanea si pratica quando l'incapacità ad alimentarsi per via orale è dovuta a:

  • Un precedente episodio di ictus
  • Interventi chirurgici praticati per la correzione di difetti anatomici come il labbro leporino. In questo caso è una soluzione temporanea.
  • Un trattamento radioterapico per la cura di una neoplasia situata a livello del collo o della testa. Infatti, se eseguita in queste sedi, la radioterapia può rendere temporaneamente difficoltosa la masticazione.
  • Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
  • Volvolo gastrico, ovvero quando lo stomaco si attorciglia su stesso.
  • Occlusione intestinale. In queste circostanze, la PEG ha scopo decompressivo gastrico, quindi serve a svuotare lo stomaco anziché a rifornirlo di nutrienti.

Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG): Procedura

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La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.

TAPPE OPERATIVE DELLA PEG
Intervento di chirurgia minore, la PEG prevede l'anestesia locale e l'uso di uno strumento chiamato endoscopio. Quest'ultimo possiede una telecamera collegata a un monitor esterno e una sorgente luminosa; telecamera e sorgente luminosa servono per osservare gli organi dall'interno.

Entrando più nei dettagli, ecco cosa avviene esattamente…

Una volta che il paziente è disteso sul lettino operatorio, il medico operante (o un'anestesista) anestetizza la gola con uno spray a base di lidocaina. Ciò serve affinché la conduzione dell'endoscopio dalla bocca allo stomaco non provochi dolore eccessivo.

Con l'endoscopio nello stomaco, si provvede a far aderire la parete dello stomaco a quella addominale, in maniera tale da facilitare il passaggio successivo: la doppia perforazione, tramite ago, dell'addome e dello stomaco. Ovviamente, la doppia perforazione richiede l'anestesia locale.

Nel foro appena praticato viene infilata una cannula e attraverso la cannula viene introdotto un filo.
Questo filo viene agganciato, in qualche modo, all'endoscopio e, mediante lo stesso endoscopio, estratto dalla bocca. Quindi, all'estremità di filo estratta, il medico curante collega il tubo per la nutrizione artificiale.

A questo punto, per la collocazione corretta del tubo nell'addome, è sufficiente tirare l'estremità opposta del filo, situata a livello della cannula.

A impedire la fuoriuscita del tubo dall'addome è rigonfiamento apposito (detto "cipolla"), situato sul lato opposto a quello che dovrà emergere per collegarvi la sacca nutrizionale.

Rischi e Complicazioni della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)

La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.
Infatti, il tubo è fatto per poter essere collegato a sacche contenenti gli alimenti fondamentali di cui ha bisogno un essere umano.

Realizzata quando un individuo è incapace di nutrirsi in maniera tradizionale, la PEG può essere eseguita da medici specializzati in diverse discipline, tra cui chirurgia generale, gastroenterologia, otorinolaringoiatria o radiologia.

Pur trattandosi di un intervento di chirurgia minore, anche la sua esecuzione presenta alcuni rischi e può dar luogo a complicazioni.

Nello specifico, i possibili inconvenienti di una PEG sono:

  • L'insorgenza di infezioni a livello della perforazione addominale, necessaria al collocamento del sondino. Per evitarle occorre tenere pulita la zona interessata.
  • Perdite di sangue dalla perforazione addominale.
  • L'insorgenza di ulcere gastriche
  • La dislocazione del sondino con conseguenti piccole perdite di cibo somministrato. In questi casi, è opportuno contattare immediatamente il proprio medico, per risolvere il problema nel più breve tempo possibile.
  • Puntura del lobo sinistro del fegato. Potrebbe verificarsi nel momento in cui il medico esegue la perforazione addominale.
  • Perforazioni intestinali a cui possono seguire peritoniti.
  • L'insorgenza di fistole gastrocoliche
  • Disturbi legati alla somministrazione di nutrienti direttamente nello stomaco. In genere, tali disturbi consistono in: diarrea, nauseavomito e/o reflusso gastroesofageo.

Controindicazioni della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)

La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.
Infatti, il tubo è fatto per poter essere collegato a sacche contenenti gli alimenti fondamentali di cui ha bisogno un essere umano.

Praticata quando un individuo è incapace di nutrirsi in maniera tradizionale, la PEG risulta controindicata in presenza di alcune condizioni, quali:

  • Stenosi dell'esofago o impossibilità a raggiungere, con l'endoscopio, il lume (cioè l'interno) dello stomaco. Durante la PEG, l'uso dell'endoscopio rappresenta un passaggio di importanza fondamentale.
  • Gravi coagulopatie, ovvero malattie per colpa delle quali è alterato il meccanismo di coagulazione sanguigna.
  • Peritonite.
  • Ascite massiva.
  • Occlusione intestinale, salvo la finalità della PEG non sia quella di svuotare lo stomaco (caso raro).
  • Impossibilità a mettere in contatto la parete dello stomaco con la parete addominale. Ciò si potrebbe verificare a seguito di un intervento di rimozione parziale o totale dello stomaco (gastrectomia).
  • Grave obesità, in quanto risulta difficile identificare il punto esatto dove praticare la perforazione per l'inserimento del sondino.
  • Grave reflusso gastroesofageo.
  • Ipertensione portale successiva a presenza di varici gastroesofagee.
  • Neoplasie intra-addominali con interessamento del peritoneo.

Vantaggi della Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)

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La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si crea una piccola apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo (o sondino) per la nutrizione artificiale.
Infatti, il tubo è fatto per poter essere collegato a sacche contenenti gli alimenti fondamentali di cui ha bisogno un essere umano.

Realizzata quando un individuo è incapace di alimentarsi normalmente per via orale, la PEG ha ormai sostituito quasi del tutto la gastrostomia tradizionale a "cielo aperto" o per via laparoscopica.
Infatti, rispetto a quest'ultima, è assai più vantaggiosa perché:

  • Non prevede grandi incisioni sull'addome, ma solo una piccola perforazione, eseguita con un ago apposito. Le ridotte dimensioni della perforazione rendono minori le probabilità di emorragie e più veloce la fase di guarigione post-operatoria.
    Si ricorda ai lettori che l'approccio chirurgico "a cielo aperto" (laparotomia) consiste nell'esecuzione di grandi incisioni e nell'apertura della zona anatomica interessata (addome, torace ecc); mentre l'approccio chirurgico laparoscopico (laparoscopia) consiste nell'operare introducendo la strumentazione chirurgica attraverso delle piccole incisioni sulla zona interessata
  • È meno rischiosa. Per esempio, la PEG si esegue in anestesia locale, mentre la gastrostomia tradizionale a "cielo aperto" o per via laparoscopica in anestesia generale. L'anestesia generale è una pratica che, in alcuni individui, potrebbe scatenare una reazione allergica letale
  • Ha costi inferiori
  • È più veloce
  • Offre risultati altrettanto soddisfacenti