Ultima modifica 14.02.2020

Generalità

La gastroparesi è una condizione medica cronica, che consiste nella paralisi parziale dello stomaco.
GastroparesiLa sua insorgenza comporta la prolungata permanenza, a livello gastrico, del cibo ingerito; pertanto, il processo digestivo, nei soggetti portatori, risulta decisamente rallentato.
A determinare lo stato di gastroparesi è, in genere, un danno a carico del nervo vago. Questa struttura nervosa, infatti, ricopre un ruolo fondamentale nel regolare il passaggio del cibo dallo stomaco all'intestino.
I sintomi tipici della gastroparesi sono: nausea, vomito, senso di sazietà immediato e perdita di appetito.
Purtroppo, al momento attuale, i pazienti possono contare soltanto su una terapia sintomatica, in quanto non esiste alcun trattamento specifico.

Breve richiamo anatomico sullo stomaco

Lo stomaco è l'organo dell'apparato digerente entro cui si raccolgono gli alimenti ingeriti ed entro cui avviene la digestione delle proteine.
Risiede tra esofago e intestino tenue (o piccolo intestino): a separarlo dal primo, è una valvola chiamata cardias; mentre, a separarlo dal secondo, è una valvola nota come sfintere pilorico. Cardias e sfintere pilorico regolano il passaggio del cibo (detto più propriamente bolo) tra i compartimenti che separano, quindi: esofago-stomaco e stomaco-intestino tenue.
Dal punto di vista nervoso, sono le contrazioni muscolari indotte dal nervo vago a determinare il passaggio del cibo (detto più propriamente bolo) dallo stomaco al piccolo intestino.

Cos'è la gastroparesi?

Gastroparesi è il termine medico che indica una paralisi parziale dello stomaco; ne deriva una prolungata permanenza, a livello gastrico, del cibo ingerito.
In altre parole, lo stomaco delle persone che soffrono di gastroparesi non si svuota alla stessa velocità delle persone sane, ma lo fa più lentamente.

ORIGINE DEL TERMINE

La parola gastroparesi deriva dall'unione dei termini "gastro" e "paresi".
"Gastro" è un prefisso che fa riferimento a tutto a ciò che riguarda lo stomaco. Tanti altri termini medici contengono il prefisso "gastro": si pensi, per esempio, a gastrite (cioè l'infiammazione dello stomaco) o a gastroscopia (cioè la procedura diagnostica per l'analisi dello stomaco).
"Paresi", invece, significa paralisi parziale e indica che soltanto una parte di un distretto muscolare ha perso la propria motilità.

SINONIMO DI GASTROPARESI

Un sinonimo, poco usato, di gastroparesi è svuotamento gastrico ritardato.

Cause

In base a numerosi studi medici, all'origine della maggior parte dei casi di gastroparesi ci sarebbe un danno al nervo vago. Come affermato, il nervo vago è la struttura nervosa che, inducendo la contrazione della parete muscolare dello stomaco, regola il transito del cibo dal compartimento gastrico verso l'intestino.
Una percentuale ridotta di pazienti con gastroparesi non presenta alcuna alterazione a livello nervoso: in tali frangenti, i medici parlano di gastroparesi idiopatica.

Nota bene: il nervo vago ricopre anche altre importanti funzioni. Per esempio, stimola la secrezione della bile e rallenta il battito cardiaco al bisogno.


Sistema parasimpatico e nervo vago

CHE COSA PUò DANNEGGIARE IL NERVO VAGO?

Diverse condizioni, morbose e non, presentano tra le loro varie complicanze anche il danneggiamento del nervo vago.
Tra queste condizioni, meritano una citazione:

  • Il diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2.
    Il diabete mellito è una malattia metabolica, provocata da un difetto di secrezione e/o di azione dell'insulina, un ormone fondamentale per il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule. A seguito della mancata secrezione e/o del malfunzionamento dell'insulina, i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) aumentano, il che porta all'instaurarsi di una condizione nota come iperglicemia. A lungo andare, l'iperglicemia determina il deterioramento dei vasi sanguigni che riforniscono di ossigeno e nutrienti alcune strutture nervose, tra cui i nervi come il vago. Senza ossigeno e nutrienti, un qualsiasi nervo, tessuto od organo del corpo va incontro a un processo di morte, indicato più propriamente con il termine di necrosi.
    L'intero processo sopra descritto, che culmina con la necrosi di alcuni nervi, prende il nome di neuropatia diabetica: "neuropatia" indica il danneggiamento/cattivo funzionamento dei nervi; mentre "diabetica" fa riferimento al fatto che la neuropatia ha, come causa scatenante, il diabete.
    Il diabete mellito rappresenta la causa più comune di gastroparesi.
  • Il morbo di Parkinson.
    È una malattia neurologica a carattere progressivo, che comincia con la lenta degenerazione dei neuroni della substantia nigra. La substantia nigra (o sostanza nera di Sommering) è un'area del sistema nervoso centrale, situata tra mesencefalo e diencefalo, deputata alla produzione della dopamina. La dopamina è un trasmettitore fondamentale per l'esecuzione armonica e veloce dei movimenti.
    Nelle persone colpite da Parkinson, la degenerazione delle cellule della substantia nigra coincide con la ridotta presenza, in circolo, di dopamina. La ridotta produzione di dopamina comporta, dapprima, deficit di tipo motorio e, successivamente, altri problemi di carattere neurologico, come per esempio il deterioramento del nervo vago.
  • La sclerodermia.
    È una malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo, che interessa principalmente la cute, ma può estendersi anche ai vasi sanguigni, ad alcuni organi interni (cuore, polmoni ecc) e al sistema nervoso (nervi in particolare).
  • L'anoressia nervosa e la bulimia nervosa.
    Sono due disturbi del comportamento alimentare, conseguenti alla paura di ingrassare.
    Il vomito autoindotto, che è una reazione tipica delle persone affette da questi disturbi, aumenta l'attività del nervo vago oltre il limite e ciò ne causa il deterioramento.
  • L'amiloidosi.
    È il termine medico per indicare un gruppo di malattie caratterizzate dall'accumulo, spesso in sede extracellulare, delle cosiddette fibrille amiloidi. Insolubili, le fibrille amiloidi compromettono la funzionalità di diversi tessuti e organi del corpo, tra cui le strutture nervose.
  • Gli interventi di chirurgia bariatrica o l'operazione di gastrectomia.
    Gli interventi di chirurgia bariatrica rappresentano un'opzione terapeutica per le persone affette da obesità grave, in quanto sono procedure che favoriscono la perdita di peso.
    L'operazione di gastrectomia, invece, è il trattamento chirurgico di asportazione totale o parziale dello stomaco, riservato alle persone con un tumore in questo fondamentale organo dell'apparato digerente.
  • La somministrazione di farmaci oppioidi e di alcuni antidepressivi.
    I farmaci oppioidi (od oppiacei) sono tra i più potenti medicinali contro il dolore (antidolorifici). Sono derivati della morfina, quindi un loro uso prolungato può determinare, tra i vari effetti collaterali, una forma di dipendenza.
    Gli antidepressivi, invece, sono farmaci usati generalmente in caso di depressione (anche se, talvolta, risultano utili anche contro alcune forme di dolore).

GATROPARESI IDIOPATICA

In medicina, il termine idiopatico associato a una patologia indica che quest'ultima ha fatto la sua comparsa senza ragioni evidenti e dimostrabili.

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni che caratterizzano la gastroparesi sono:

L'intensità della sintomatologia varia da paziente a paziente. Infatti, alcuni individui con gastroparesi lamentano disturbi insopportabili, mentre altri avvertono fastidi decisamente meno acuti e con i quali riescono a convivere.
Inoltre, è abbastanza frequente che le manifestazioni sopraccitate siano incostanti, cioè siano presenti in certi momenti della giornata e assenti in altri.

COMPLICAZIONI

In assenza di qualsiasi trattamento e nei pazienti più gravi, la gastroparesi può determinare la comparsa di diverse complicazioni, alcune delle quali anche molto pericolose.
Tra le possibili complicanze, rientrano:

  • Disidratazione. È dovuta ai continui episodi di vomito.
  • Malattia da reflusso gastroesofageo. È quando il contenuto acido dello stomaco risale cronicamente nell'esofago e lo danneggia in maniera progressiva.
  • Malnutrizione. È una conseguenza dello scarso appetito, del vomito ripetuto, del sentirsi sazi anche dopo piccoli pasti e del frequente bruciore di stomaco.
  • Fluttuazioni anomale dei livelli di glucosio nel sangue. Sono il risultato del rallentamento della digestione. Rappresentano un pericolo importante per i malati di diabete.
  • Stanchezza e perdita di peso
  • Ostruzione intestinale. È una condizione molto pericolosa, che richiede un intervento medico immediato.
  • Infezioni di tipo batterico. Sono conseguenti alla lunga permanenza del cibo all'interno dello stomaco.

Diagnosi

L'iter diagnostico per l'individuazione della gastroparesi e delle sue cause scatenanti comincia, in genere, con un esame obiettivo accurato unito alla valutazione della storia clinica (N.B: spesso si svolgono nella stessa occasione, uno di seguito all'altro).
Quindi, prosegue con le analisi del sangue e termina con una serie di esami strumentali, quali:

  • La radiografia dell'apparato digerente.
    Attraverso uno strumento ai raggi X, il medico osserva la progressione, lungo l'apparato digerente, di un mezzo di contrasto radiopaco (di solito solfato di bario), fatto ingerire precedentemente al paziente.
  • La scintigrafia gastrointestinale.
    Prevede la misurazione di quanto permane, nello stomaco, un tracciante radioattivo assunto in precedenza con del cibo o una bevanda. Per la visione del tracciante radioattivo occorre uno strumento di rilevazione apposito, chiamato gamma-camera.
  • Il wireless capsule test.
    Prevede l'ingestione da parte del paziente di uno strumento elettronico che registra la velocità con cui passa il cibo all'interno dell'apparato digerente.
  • L'endoscopia dell'apparato digerente.
    Consiste nell'inserire, lungo l'apparato digerente, un endoscopio, cioè una sonda dotata di telecamera e collegata a un monitor esterno.

ESAME OBIETTIVO E STORIA CLINICA

Un esame obiettivo accurato prevede che il medico visiti il paziente e lo interroghi sulla sintomatologia. In genere, le domande vertono attorno ai segni clinici presenti, a quando quest'ultimi sono comparsi, se e quando si verificano peggioramenti del quadro sintomatologico ecc.
Al termine di questo importante questionario, ha inizio la valutazione della storia clinica. Questa consiste in un colloquio tra medico e paziente, durante il quale il primo chiede al secondo:

  • Se soffre di particolari patologie.
  • Se assume determinati farmaci.
  • Se ha subìto, in passato, interventi chirurgici all'apparato digerente, stomaco in particolare.
  • Ecc.

Le sopraccitate domande e il precedente esame obiettivo possono fornire al medico delle informazioni diagnostiche molto importanti, tanto che, talvolta, gli esami strumentali servono solo da conferma.

Trattamento

Gastroparesi DietaPurtroppo, attualmente, i pazienti con gastroparesi non possono contare su alcuna terapia specifica, ma soltanto su trattamenti di tipo sintomatico. Per trattamenti di tipo sintomatico s'intendono quelle cure che migliorano il quadro dei sintomi e dei segni e cercano di prevenire (o ritardare) le complicazioni più gravi.
Entrando quindi nello specifico, tra i trattamenti volti a migliorare la sintomatologia, rientrano:

  • L'assunzione di uno comportamento dietetico ad hoc. I medici raccomandano: cibi molli o di consistenza liquida, pasti piccoli ma frequenti, una masticazione accurata, la rinuncia a bevanda gasate e, infine, la rinuncia a cibi difficilmente digeribili.
  • La somministrazione di determinati farmaci, tra cui domperidone, eritromicina ed antiemetici. I primi due favoriscono il movimento del cibo all'interno dell'apparato digerente, mentre i terzi servono a controllare la nausea.
    Purtroppo, l'assunzione di questi farmaci è spesso legata alla comparsa di diversi effetti collaterali.
  • La stimolazione elettrica gastrica (GES). Consiste nello stimolare, tramite un apposito strumento, i muscoli dello stomaco che regolano il passaggio del cibo dal compartimento gastrico all'intestino. I medici vi ricorrono, in genere, quando i rimedi dietetici e i farmaci non hanno prodotto i risultati sperati.
  • La nutrizione artificiale. I medici possono adottare vari metodi di nutrizione artificiale: quella tramite sondino naso-digiunale, la digiunostomia e la cosiddetta nutrizione parenterale.
  • Gli interventi chirurgici di gastroenterostomia o di gastrodigiunostomia. Sono due procedure chirurgiche alquanto invasive, ai quali i medici ricorrono solo in casi estremi.

Prognosi

Sebbene non consenta la guarigione completa, una terapia adeguata e adottata per tempo permette ai pazienti di convivere con la gastroparesi e condurre una vita quasi normale.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza