Radiografia del Torace: Cos’è? Come si Esegue? Quando Serve?

Radiografia del Torace: Cos’è? Come si Esegue? Quando Serve?
Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Che cos’è la Radiografia del Torace e come si esegue?
  2. In quali circostanze si esegue un RX-torace?
  3. Rischi dell’RX-torace: è un esame invasivo?
  4. Quante radiazioni emette un RX-torace o una TAC toracica?

Che cos’è la Radiografia del Torace e come si esegue?

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L'RX-torace, noto anche come radiografia del torace, è un esame diagnostico che produce delle immagini di cuore, polmoni, vie aeree respiratorie, ossa dello sterno, ossa della schiena e vasi sanguigni, presenti nella zona toracica.
La produzione di immagini è possibile grazie a uno strumento tecnologico particolare, che emette delle radiazioni di tipo ionizzante.

Per quanto concerne la realizzazione di un RX-torace, questa avviene in un modo molto semplice: il paziente viene posizionato tra lo strumento che emette le radiazioni ionizzanti (alle spalle) e la lastra fotografica o il detector digitale per la registrazione delle radiazioni (davanti, a diretto contatto con il torace).

Una volta azionato lo strumento, le radiazioni in uscita colpiscono il torace dell'individuo sotto esame e, in a base a come vengono assorbite dalle varie strutture anatomiche, s'imprimono sulla lastra con tonalità diverse. Per esempio, le ossa risultano bianche perché assorbono molte radiazioni, mentre i polmoni appaiono neri perché assorbono poche radiazioni.

In genere, l'esame si svolge in piedi, ma, in certe situazioni, può eseguirsi anche da disteso, su un lettino appositamente studiato allo scopo.

In quali circostanze si esegue un RX-torace?

L'RX-torace, nota anche come radiografia del torace, è un esame diagnostico molto praticato, che ha lo scopo di riprodurre su una lastra fotografica (o tramite un detector digitale) gli organi e le strutture ossee del torace di un individuo.

In genere, si esegue quando un individuo soffre di dispnea ed, eventualmente, anche di tosse grave e/o persistente, dolore al petto, dolore toracico da traumafebbre.

Grazie alle riproduzioni che una radiografia del torace è in grado fornire, i medici possono analizzare:

polmoni. L'RX-torace permette di diagnosticare varie stati morbosi, tra cui: infezioni polmonarifibrosi cistica, carcinomi polmonari, enfisema polmonarepneumotorace ecc.
Il cuore. Possono individuarsi eventuali anomalie o malformazioni cardiache, come per esempio i difetti valvolari o una condizione chiamata tamponamento cardiaco.
vasi sanguigni che dipartono dal cuore. Possono vedersi i difetti dei vasi che collegano il cuore ai polmoni o dei vasi che collegano il cuore ai vari distretti del corpo (aorta).

La presenza di depositi di calcio nei vasi sanguigni.
La presenza di fratture ossee.
cambiamenti avvenuti a livello cardiaco o polmonare, dopo un intervento chirurgico.

Il posizionamento di pacemakerdefibrillatori impiantabili o cateteri cardiaci.

Rischi dell’RX-torace: è un esame invasivo?

Durante la procedura diagnostica chiamata RX-torace o radiografia del torace, la produzione dell'immagine toracica avviene per mezzo di uno strumento che emette radiazioni ionizzanti ad alta energia.

Queste radiazioni sono pericolose?

A dosi elevate, le radiazioni ionizzanti sono nocive per tutti gli esseri viventi, mentre, a dosi molto basse come nel caso di un RX-torace, sono pericolose soltanto se l'esposizione è assai prolungata o ripetuta regolarmente nel corso della vita.

Ora, poiché è alquanto improbabile che un individuo si sottoponga a un numero enorme di RX-torace durante la propria vita, tale esame diagnostico è considerato – salvo nel caso delle donne incinte – privo di pericolosità e solo in minima parte invasivo.

Quante radiazioni emette un RX-torace o una TAC toracica?

Esami diagnostici di tipo radiologico, come per esempio l'RX-torace o la TAC toracica, producono delle immagine interne del corpo, grazie a delle apparecchiature che emettono dosi diverse di radiazioni ionizzanti.

Ma come si misura la radioattività e qual è la quantità precisa di radiazioni ionizzanti che investono il paziente durante questi test?

Innanzitutto, l'unità di misura più comunemente utilizzata per la quantificazione della radioattività è il millisievert (mSv). 
In secondo luogo, ogni esame radiologico prevede un'emissione di radiazioni ionizzanti specifica, che dipende dalla zona di corpo da analizzare. Esemplificando, un RX-torace si realizza con un numero di radiazioni inferiore rispetto a una radiografia dell'addome, ma superiore a una radiografia dentale e così via.

Oltre a quantificare le radiazioni emesse dai singoli esami, gli esperti del settore hanno cercato anche di stabilire quanti giorni/mesi/anni di radioattività naturale ci vogliono per sviluppare la stessa radioattività di un certo test diagnostico. Prendendo 3 mSv come valore medio di riferimento per la radioattività naturale per anno, i risultati che emergono sono davvero interessanti.

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