Camomilla: Proprietà della Camomilla Comune

Camomilla: Proprietà della Camomilla Comune
Ultima modifica 20.11.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Droga e Costituenti Chimici
  3. Usi in Erboristeria e Fitoterapia
  4. Usi nella Medicina Popolare

Introduzione

La camomilla (Matricaria recutita L.) è una pianta erbacea annua che può crescere spontaneamente, ma che può essere anche coltivata. Conosciuta per le sue proprietà blandamente sedative, essa è largamente sfrutatta per la preparazione di infusi che, solitamente, vengono assunti prima di coricarsi per favorire il sonno. Tuttavia, forse non tutti sanno che a questa pianta vengono ascritte anche proprietà antinfiammatorie e antispastiche nei confronti della muscolatura liscia gastrointestinale.

Nota Bene

La camomilla - anche conosciuta come camomilla comune o tedesca - NON deve essere confusa con la camomilla romana (Anthemis nobilis).

Droga e Costituenti Chimici

Parti Utilizzate e Sostanze Attive della Camomilla

La parte della camomilla che si utilizza è costituita dai capolini essiccati contenenti le sostanze attive che conferiscono alla pianta alcune delle proprietà che le vengono ascritte.

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Entrando più nel dettaglio, precisiamo che all'inerno della camomilla ci sono costituenti chimici idrofili e lipofili e che per ognuna di queste categorie si riconoscono delle proprietà tipiche differenti.

Tra i componenti idrofili ricordiamo i flavonoidi, le cumarine glicosilate e gli acidi fenolici che - estratti con solvente acquoso - conferiscono all'estratto proprietà spasmolitiche, sedative ed antiossidanti. In particolare, la proprietà  è dovuta alla presenza di una molecola flavonoidica detta apigenina 7-glucoside.

L'altra classe di sostanze, solubili in olio, è rappresentata da terpeni (molecole a basso peso molecolare, tra cui monoterpeni e sesquiterpeni ciclici eterei), cumarine ed azuleni (camazuleni e bisabololo, estratti soprattutto dai capolini), che attribuiscono all'estratto una tipica colorazione azzurra. Questi costituenti concorrono alla formazione di un olio essenziale che vanta proprietà antisettiche, antinfiammatorie e lenitive.

Ecco allora che da questa distinzione si può capire che la camomilla infuso non ha proprietà lenitive, poiché l'acqua non è il solvente adatto per estrarre sostanze come gli azuleni; tramite infusione dei capolini essiccati si otterranno invece tutti quei costituenti affini al solvente idrofilo che caratterizzano la droga dalle proprietà sedative. A tal proposito gli studiosi rimangano comunque dibattuti: se è noto l'uso popolare della camomilla come blando sedativo, per contrastare insonnia e ansia, alcuni studi hanno messo in evidenza altri fattori: nonostante alla camomilla non siano attribuiti effetti tossici, un suo abuso determinerebbe non solo l'effetto opposto (insonnia), ma anche nausea (effetto paradosso della camomilla).

Usi in Erboristeria e Fitoterapia

In ambito erotristico e fitoterapico la camomilla viene utilizzata soprattutto per le sue proprietà antispastiche per contrastare gli spasmi della muscolatura liscia del tratto gastroenterico e per le sue prorpietà antinfiammatorie.

Viene utilizzata esternamente anche per il trattamento di infiammazioni di mucose, gengive e cute.

Per approfondire: Proprietà della Camomilla Comune in Erboristeria: quali sono?

Altri Impieghi

In cosmesi la camomilla vine utilizzata all'interno di prodotti destinati all'uso su pelli delicate e sensibili. Viene utilizzata anche come schiarente per capelli.

Usi nella Medicina Popolare

La camomilla è una droga di grande impiego popolare: usata come blando sedativo, è considerata una vera e propria pianta medicinale.

Già gli antichi Egizi consideravano la camomilla per dolori agli arti e nevralgie; le attribuivano anche proprietà febbrifughe e da alcuni era considerata la panacea di tutti i mali.

Nel Medioevo la camomilla era ritenuta un ottimo aiuto contro la stanchezza, in quanto le venivano attribuite proprietà toniche. Si narra che anche Alessandro Magno utilizzasse la camomilla per le sue proprietà.

Dalla medicina popolare, invece, la camomilla è stata spesso sfruttata per contrastare disturbi gastrointestinali come flatulenza e diarrea (assunzione orale); mentre esternamente è stata utilizzata per trattare l'acne, gli ascessi e perfino le emorroidi.

Leggi anche: Camomilla Comune: Cos'è, Areale, Coltura, Usi