Principi attivi: Lacosamide
Vimpat 10 mg/ml sciroppo
I foglietti illustrativi di Vimpat sono disponibili per le confezioni:Indicazioni Perché si usa Vimpat? A cosa serve?
Lacosamide (Vimpat) è utilizzato per trattare una certa forma di epilessia (vedere sotto) in pazienti di età uguale o superiore ai 16 anni. Vimpat è utilizzato in aggiunta ad altri medicinali antiepilettici. L'epilessia è una condizione in cui i pazienti hanno delle crisi (convulsioni) che si ripetono. Vimpat è utilizzato per quella forma di epilessia in cui le crisi coinvolgono inizialmente un solo lato del cervello, ma possono successivamente estendersi ad aree più ampie su entrambi i lati del cervello (crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria). Vimpat le è stato prescritto dal medico per ridurre il numero delle crisi.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Vimpat
Non prenda Vimpat
- se è allergico alla lacosamide o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6). Se non è sicuro di essere allergico, consulti il medico
- se soffre di un particolare tipo di disturbo del ritmo cardiaco (blocco AV di secondo o terzo grado)
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Vimpat
Un piccolo numero di pazienti in trattamento con medicinali antiepilettici come lacosamide ha manifestato pensieri di farsi del male o di suicidarsi. In qualunque momento dovesse avere pensieri di questo tipo, contatti immediatamente il medico.
Si rivolga al medico prima di prendere Vimpat se soffre di una condizione che è associata a compromessa conduzione elettrica attraverso il cuore (blocco AV, fibrillazione atriale e flutter atriale) o di gravi patologie cardiache come insufficienza cardiaca o infarto. I sintomi di blocco AV sono polso lento o irregolare, sensazione di stordimento e svenimento. In caso di fibrillazione e flutter atriale potrebbe percepire sintomi quali palpitazioni, polso rapido o irregolare e mancanza di respiro.
Vimpat può causare capogiri, che possono aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. Pertanto, faccia attenzione fino a quando non si sarà abituato ai possibili effetti indesiderati che questo medicinale può dare.
Bambini e adolescenti
Vimpat non è raccomandato per bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni. La sicurezza e l'efficacia in questo gruppo di età non sono ancora note.
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vimpat
Altri medicinali e Vimpat
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale. Questo è particolarmente importante se sta prendendo medicinali per trattare le malattie del cuore o se sta prendendo qualsiasi farmaco che può causare delle anomalie dell'ECG (elettrocardiogramma) chiamate allungamento dell'intervallo PR inclusi carbamazepina, lamotrigina, pregabalin (medicinali usati per trattare l'epilessia) e medicinali usati per trattare alcune forme di irregolarità del battito cardiaco o di insufficienza cardiaca. Se non è sicuro se i farmaci che sta assumendo possano avere questo effetto, consulti il medico. Medicinali quali fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo (medicinali usati per trattare le infezioni fungine), ritonavir (un medicinale usato per trattare le infezioni da HIV), claritromicina, rifampicina (medicinali usati per trattare le infezioni batteriche) e l'erba di San Giovanni (un medicinale usato per trattare l'ansia lieve) potrebbero influenzare il modo in cui il fegato decompone la lacosamide.
Vimpat con alcol
Come misura precauzionale di sicurezza, non assuma Vimpat con alcol.
Avvertenze È importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Si raccomanda di non assumere Vimpat durante la gravidanza, poiché gli effetti di Vimpat sul feto non sono noti. Se è in gravidanza o pianifica una gravidanza, informi immediatamente il medico, che deciderà se potrà assumere Vimpat.
L'allattamento non è raccomandato durante il trattamento con Vimpat, poiché non è noto se Vimpat passa nel latte materno. Se sta allattando, informi immediatamente il medico, che deciderà se potrà assumere Vimpat.
La ricerca ha evidenziato un aumentato rischio di malformazioni alla nascita in bambini nati da donne in terapia con antiepilettici. Per contro una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, poiché un peggioramento della malattia può essere dannoso sia per la madre, sia per il feto.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Vimpat può causare capogiro o visione offuscata. Questo può influenzare la capacità di guidare veicoli o di utilizzare strumenti o macchinari. Non guidi e non usi macchinari finché non ha verificato se questo medicinale influenza la capacità di eseguire queste attività.
Informazioni importanti su alcuni dei componenti di Vimpat
Vimpat sciroppo contiene:
- sorbitolo (un tipo di zucchero). Se il medico le ha riscontrato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di assumere questo medicinale.
- sodio. Una dose di sciroppo corrispondente ad una tacca del bicchiere dosatore contiene 0,31 mmol (7,09 mg) di sodio. Se prende una dose di sciroppo equivalente a più di 3 tacche del bicchiere dosatore al giorno, e sta seguendo una dieta a contenuto controllato di sodio, dovrà tenere conto della quantità di sodio contenuta nello sciroppo.
- un componente chiamato metile paraidrossibenzoato sodico-E219, che può causare reazioni allergiche (anche ritardate).
- aspartame (E951), una fonte di fenilalanina. Questa sostanza può essere dannosa per i pazienti con fenilchetonuria (una malattia metabolica).
Dose, modo e tempo di somministrazione Come usare Vimpat: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista. La somministrazione di una dose di carico non è stata studiata in pazienti con stato epilettico.
Posologia
Prenda Vimpat due volte al giorno, una volta al mattino ed una volta alla sera, circa alla stessa ora ogni giorno. Vimpat è utilizzato come trattamento a lungo termine. La dose iniziale di Vimpat è solitamente di 100 mg al giorno, da prendere in due volte al giorno - 50 mg (5ml) al mattino e 50 mg (5ml) alla sera.
Il medico potrebbe decidere di iniziare il trattamento con Vimpat con una singola dose di carico di 200 mg seguita, approssimativamente 12 ore più tardi, dall'inizio di un regime di dose di mantenimento. Una dose di carico deve essere somministrata sotto la supervisione del medico.
Il medico potrebbe aumentare la dose giornaliera di 100 mg ogni settimana, fino a raggiungere la cosiddetta dose di mantenimento, compresa fra 200 mg e 400 mg al giorno, presa in due volte al giorno. Lei utilizzerà questa dose di mantenimento per il trattamento a lungo termine.
Il medico potrebbe prescriverle una dose diversa se soffre di problemi ai reni.
Come assumere Vimpat sciroppo
Agitare bene il flacone prima dell'uso. Usare solamente il bicchiere dosatore fornito all'interno di questa confezione. Riempia il bicchiere dosatore fino alla tacca corrispondente alla dose che le è stata prescritta. Ogni tacca (5ml) del bicchiere dosatore corrisponde a 50 mg (per esempio, due tacche corrispondono a 100 mg). Inghiotta la dose di sciroppo, seguita da un bicchiere d'acqua. Può assumere Vimpat con o senza cibo.
Durata del trattamento con Vimpat
Vimpat è usato come trattamento a lungo termine. Deve continuare ad assumere Vimpat fino a quando il medico non le dirà di interrompere il trattamento.
Una volta aperto, il flacone di sciroppo non deve essere utilizzato per più di 4 settimane.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vimpat
Se prende più Vimpat di quanto deve
Contatti immediatamente il medico se ha assunto più Vimpat di quanto avrebbe dovuto. Potrebbe avere capogiro, nausea, vomito, crisi o disturbi cardiaci. Non provi a guidare.
Se dimentica di prendere Vimpat
Se ha dimenticato di prendere una dose di Vimpat, e sono passate poche ore dall'ora abituale di assunzione, prenda Vimpat appena se lo ricorda. Se è quasi ora di prendere la dose successiva (meno di 6 ore), non prenda la compressa dimenticata. Prenda la prossima compressa di Vimpat all'orario abituale. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Vimpat
Non interrompa il trattamento con Vimpat senza aver consultato il medico poiché i sintomi potrebbero ricomparire o peggiorare. Se il medico decide di farle interrompere la terapia con Vimpat, le fornirà le istruzioni su come diminuire gradualmente la dose.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Vimpat
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Molto comune: può interessare più di 1 paziente su 10
- Capogiro, mal di testa
- Nausea
- Visione doppia (diplopia)
Comune: può interessare da 1 a 10 pazienti su 100
- Problemi nel mantenere l'equilibrio, difficoltà nel coordinare i movimenti, problemi di memoria, sonnolenza, tremori, difficoltà nel pensare o nel trovare le parole, movimenti rapidi ed incontrollati degli occhi (nistagmo), formicolio (parestesia)
- Vista offuscata
- Sensazione di "giramento" (vertigine)
- Vomito, stitichezza, eccesso di gas nello stomaco o nell'intestino, diarrea
- Prurito
- Cadute, contusione
- Stanchezza, difficoltà nel camminare, stanchezza inusuale e debolezza (astenia), sentirsi ubriaco
- Depressione
- Confusione
- Riduzione del tatto o della sensibilità, difficoltà nell'articolare le parole, disturbo dell'attenzione
- Rumori nell'orecchio come ronzii o fischi
- Indigestione, bocca secca
- Irritabilità
- Spasmi muscolari
- Eruzione cutanea
- Difficoltà nel dormire
Non comune: può interessare da 1 a 10 pazienti su 1000
- Riduzione della frequenza cardiaca
- Disturbo della conduzione cardiaca
- Sensazione esagerata di benessere
- Reazione allergica in seguito all'assunzione del medicinale
- Esami della funzionalità del fegato anormali
- Tentativo di suicidio
- Pensieri riguardanti il suicidio o autolesionistici
- Palpitazioni e/o pulsazioni rapide o irregolari
- Aggressività
- Agitazione
- Pensieri anormali e/o perdita del contatto con la realtà
- Reazione allergica grave che causa il rigonfiamento del volto, della gola, delle mani, dei piedi, delle caviglie o della parte bassa delle gambe
- Orticaria
- Allucinazioni (vedere e/o sentire cose che non sono reali)
Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
- Grave diminuzione del numero di cellule di una specifica classe di globuli bianchi (agranulocitosi)
- Reazione cutanea grave che può includere sintomi simili all'influenza, un'eruzione cutanea del viso, eruzione cutanea estesa con febbre, aumento dei livelli degli enzimi epatici osservato negli esami del sangue e un incremento di un tipo di globuli bianchi (eosinofilia) e linfonodi ingrossati
- Un'eruzione cutanea estesa con vescicole e desquamazione della cute, in particolare intorno alla bocca, al naso, agli occhi ed ai genitali (sindrome di Stevens-Johnson) ed una forma più grave che causa desquamazione cutanea in più del 30% della superficie corporea (necrolisi epidermica tossica).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sull'astuccio e sul flacone dopo Scad. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Non refrigerare. Una volta aperto, il flacone di sciroppo non deve essere utilizzato per più di 4 settimane
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Composizione e forma farmaceutica
Cosa contiene Vimpat
Il principio attivo è lacosamide.
1 ml di Vimpat sciroppo contiene 10 mg di lacosamide.
Gli altri componenti sono: glicerolo (E422), carmellosa sodica, sorbitolo liquido (cristallizzabile) (E420), glicole polietilenico 4000, sodio cloruro, acido citrico anidro, potassio acesulfame (E950), metile paraidrossibenzoato sodico (E219), aroma fragola (contiene glicole propilenico, maltolo), aroma di mascheramento (contiene glicole propilenico, aspartame (E951), acesulfame potassico (E950), maltolo, acqua deionizzata), acqua depurata.
Descrizione dell'aspetto di Vimpat e contenuto della confezione
Vimpat 10 mg/ml sciroppo è un liquido limpido leggermente viscoso, da incolore a giallo-marrone. Vimpat è disponibile in flaconi da 200 ml e 465 ml. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. Un bicchiere dosatore con tacche graduate (ciascuna tacca corrisponde a 50 mg di lacosamide) è fornito insieme allo sciroppo.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
VIMPAT 15 MG/ML SCIROPPO
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni ml di sciroppo contiene 15 mg di lacosamide.
1 flacone da 200 ml contiene 3000 mg di lacosamide.
1 flacone da 465 ml contiene 6975 mg di lacosamide.
Eccipienti:
Ogni ml di Vimpat sciroppo contiene 280 mg di sorbitolo (E 420), 2,60 mg di metile paraidrossibenzoato sodico (E 219), 0,05 mg di aspartame (E 951) e 1,96 mg di sodio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Sciroppo.
Soluzione limpida, di colore da giallo chiaro a giallo-marrone.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Vimpat è indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria in pazienti con epilessia a partire dai 16 anni di età.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Vimpat sciroppo è provvisto di un misurino graduato con tacche ed istruzioni per l'uso nel foglio illustrativo.
Vimpat deve essere assunto due volte al giorno. La dose iniziale raccomandata è di 50 mg due volte al giorno, che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno dopo una settimana. La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno ogni settimana a seconda della risposta clinica e della tollerabilità, fino ad una dose massima raccomandata di 400 mg/die (200 mg due volte al giorno). Vimpat può essere assunto con o senza cibo.
In base alla pratica clinica corrente, nel caso in cui Vimpat debba essere sospeso, si raccomanda di farlo gradualmente (es. scalare la dose giornaliera di 200 mg ogni settimana).
Utilizzo in pazienti con ridotta funzionalità renale
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato (CLCR > 30 ml/min). Si raccomanda una dose massima di 250 mg/die in pazienti con insufficienza renale grave (CLCR ≤ 30 ml/min) e in pazienti con insufficienza renale allo stadio finale. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi si raccomanda la somministrazione di una dose supplementare, fino al 50% della dose giornaliera, al termine di ogni seduta di dialisi.
Il trattamento dei pazienti con insufficienza renale allo stadio finale deve essere effettuato con cautela, poiché vi è una esperienza clinica limitata ed esiste la possibilità di accumulo di un metabolita (privo di attività farmacologica nota). In tutti i pazienti con insufficienza renale, la titolazione deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo 5.2).
Utilizzo in pazienti con ridotta funzionalità epatica
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. La titolazione in questi pazienti deve essere effettuata con cautela, tenendo in considerazione un'eventuale insufficienza renale coesistente. La farmacocinetica di lacosamide non è stata studiata in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 5.2).
Utilizzo negli anziani (dai 65 anni in poi)
Non è necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti anziani.
L'esperienza clinica con lacosamide in pazienti anziani con epilessia è limitata. Una riduzione della clearance renale, associata all'età, con aumento dei livelli di AUC dovrebbe essere presa in considerazione in pazienti anziani (vedere "Utilizzo in pazienti con ridotta funzionalità renale" sopra e paragrafo 5.2).
Pazienti pediatrici
L'uso di Vimpat non è raccomandato in bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni poiché non sono disponibili dati sulla sicurezza e sull'efficacia del farmaco in questi gruppi di pazienti.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Preesistente blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Il trattamento con lacosamide è associato alla comparsa di capogiri che possono aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. I pazienti pertanto dovrebbero essere avvisati e prestare cautela fino a quando non hanno familiarizzato con i potenziali effetti del farmaco (vedere paragrafo 4.8).
Durante gli studi clinici con lacosamide è stato osservato un prolungamento dell'intervallo PR. Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti con preesistenti difetti della conduzione cardiaca, nonché in soggetti con gravi cardiopatie quali un'anamnesi di infarto del miocardio od insufficienza cardiaca.
Lacosamide deve essere somministrata con cautela specialmente in pazienti anziani che potrebbero essere soggetti ad un aumentato rischio di disturbi cardiaci o quando lacosamide è utilizzata in associazione con prodotti che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR.
Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con farmaci antiepilettici, ha evidenziato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumentato rischio durante il trattamento con lacosamide.
Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni di ideazione e comportamento suicidari, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati di consultare il medico nel caso in cui emergano segni di ideazione o comportamento suicida.
Vimpat sciroppo contiene metile paraidrossibenzoato sodico (E 219), che può causare reazioni allergiche (anche ritardate). Contiene inoltre 3,7 g di sorbitolo (E 420) per dose (200 mg di lacosamide), che corrispondono ad un apporto calorico di 9,7 kcal. Pazienti con problemi ereditari rari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco.
Lo sciroppo contiene aspartame (E 951), una fonte di fenilalanina, che può essere dannosa per soggetti con fenilchetonuria. Contiene inoltre 1,13 mmol (o 26,01 mg) di sodio per dose (200 mg di lacosamide), da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a ridotto contenuto di sodio.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti trattati con medicinali che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR (es: carbamazepina, lamotrigina, pregabalin), ed in pazienti trattati con farmaci antiaritmici di classe I. Tuttavia, l'analisi dei sottogruppi negli studi clinici non ha evidenziato un prolungamento più marcato dell'intervallo PR in quei pazienti in trattamento concomitante con carbamazepina o lamotrigina.
Dati in vitro
I dati sperimentali suggeriscono per lacosamide un basso potenziale di interazione. Gli studi effettuati in vitro indicano che lacosamide, alle concentrazioni plasmatiche osservate nei trials clinici, non determina induzione dei citocromi CYP1A2, 2B6 e 2C9 né inibizione dei citocromi CYP1A1, 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2D6 e 2E1. Uno studio condotto in vitro ha dimostrato che lacosamide non viene trasportata dalla P-glicoproteina a livello intestinale. Dati in vitro dimostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato.
Dati in vivo
Lacosamide non inibisce o induce i citocromi CYP2C19 e 3A4 in maniera clinicamente rilevante. Lacosamide non ha influenzato l'AUC del midazolam (metabolizzato dal citocromo CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 200 mg due volte al giorno), ma la Cmax del midazolam è risultata lievemente incrementata (30%). Lacosamide non ha avuto effetto sulla farmacocinetica dell'omeprazolo (metabolizzato dai citocromi CYP2C19 e 3A4, lacosamide somministrata alla dose di 300 mg due volte al giorno).
L'inibitore del CYP2C19 omeprazolo (40 mg q.d.) non ha dato luogo ad una variazione clinicamente rilevante dell'esposizione a lacosamide. Di conseguenza, è improbabile che inibitori moderati del CYP2C19 infuenzino l'esposizione sistemica a lacosamide in maniera clinicamente rilevante.
Si raccomanda cautela nel trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo) e del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), che possono portare ad un incremento nell'esposizione sistemica a lacosamide. Tali interazioni non sono state accertate in vivo, ma sono possibili sulla base dei dati in vitro.
Potenti induttori enzimatici quali la rifampicina o l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre moderatamente l'esposizione sistemica di lacosamide. Di conseguenza, ogni trattamento con questi induttori enzimatici deve essere iniziato o sospeso con cautela.
Farmaci antiepilettici
Negli studi di interazione lacosamide non ha influenzato in maniera significativa le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina ed acido valproico. I livelli plasmatici di lacosamide non sono stati alterati dalla carbamazepina e dall'acido valproico. Un'analisi farmacocinetica di popolazione ha evidenziato che il trattamento concomitante con altri farmaci antiepilettici noti per essere degli induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina e fenobarbitale, a diversi dosaggi) ha ridotto l'esposizione sistemica complessiva di lacosamide del 25%.
Contraccettivi orali
In uno studio di interazione non è stata riscontrata alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e i contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Le concentrazioni di progesterone non hanno subito influenze quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente.
Altri farmaci
Studi di interazione hanno dimostrato che lacosamide non ha alcun effetto sulla farmacocinetica della digossina. Non vi è alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e metformina.
Non sono disponibili dati riguardanti l'interazione di lacosamide con l'alcool.
Lacosamide presenta uno scarso legame con le proteine plasmatiche (meno del 15%). Di conseguenza, la presenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri farmaci mediante competizione per il legame proteico è considerata improbabile.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Rischio collegato all'epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale
E' stato dimostrato che nella progenie delle donne trattate con farmaci antiepilettici, la prevalenza di malformazioni è da due a tre volte superiore rispetto a quella della popolazione generale (approssimativamente il 3%). Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni è stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non è stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia.
Inoltre, una terapia anti-epilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia può essere nociva sia per la madre che per il feto.
Rischio correlato a lacosamide
Non esistono dati adeguati riguardanti l'utilizzo di lacosamide in donne in gravidanza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeni nei ratti e nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per le femmine gravide (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto.
Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità (se il beneficio per la madre risulta chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto). Se si sta pianificando una gravidanza, l'utilizzo di questo prodotto deve essere accuratamente rivalutato.
Allattamento
Non sono disponibili dati riguardanti l'escrezione di lacosamide nel latte materno umano. Studi condotti nell'animale hanno dimostrato che lacosamide viene escreta nel latte materno. A scopo precauzionale, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Vimpat può esercitare un'influenza da lieve a moderata sulla capacità di guidare e di utilizzare macchinari. Il trattamento con Vimpat è stato associato a capogiri e visione offuscata. I pazienti, perciò, non devono guidare o utilizzare macchinari potenzialmente pericolosi, fino a che non hanno appurato che gli effetti di Vimpat influenzino la loro abilità ad eseguire queste attività.
04.8 Effetti indesiderati
In base ad una metanalisi degli studi clinici controllati verso placebo condotti in 1308 pazienti con crisi ad esordio parziale, il 61,9% dei pazienti randomizzati al gruppo lacosamide ed il 35,2% di quelli randomizzati al gruppo placebo hanno manifestato almeno una reazione avversa. Le reazioni avverse più frequentemente riportate in seguito a trattamento con lacosamide sono state: capogiri, cefalea, nausea e diplopia. Tali reazioni erano solitamente di intensità da lieve a moderata. Alcune erano dose-dipendenti e miglioravano con la riduzione della dose. L'incidenza e la gravità delle reazioni avverse riguardanti il SNC ed il tratto gastrointestinale (GI) normalmente diminuivano nel tempo.
In tutti gli studi controllati, la percentuale di pazienti che ha sospeso la terapia a causa di reazioni avverse è stata del 12,2% per i pazienti randomizzati al gruppo lacosamide e dell'1,6% per i pazienti randomizzati al gruppo placebo. La reazione avversa che più comunemente ha determinato la sospensione della terapia è stata il capogiro.
Nella tabella seguente sono elencate per frequenza le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici controllati contro placebo (con un tasso di incidenza ≥1% nel gruppo lacosamide e che sono >1% rispetto al placebo) e nell'esperienza post-marketing. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 fino a
Classificazione per sistemi e organi | Molto comuni | Comuni | Non comuni |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità al farmaco (2) | ||
Disturbi psichiatrici | Depressione | Umore euforico (2) | |
Stato confusionale (1) | |||
Patologie del sistema nervoso | Capogiri | Disturbo dell'equilibrio | |
Cefalea | Coordinazione anormale | ||
Deterioramento della memoria | |||
Disturbo cognitivo | |||
Sonnolenza | |||
Tremore | |||
Nistagmo | |||
Ipoestesia (1) | |||
Disartria (1) | |||
Disturbo dell'attenzione (1) | |||
Patologie dell'occhio | Diplopia | Visione offuscata | |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Vertigini | ||
Tinnito (1) | |||
Patologie cardiache | Blocco atrioventricolare (2) | ||
Bradicardia (2) | |||
Patologie gastrointestinali | Nausea | Vomito | |
Stipsi | |||
Flatulenza | |||
Dispepsia (1) | |||
Secchezza delle fauci (1) | |||
Patologie epatobiliari | Anormalità nei test di funzionalità epatica (2) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito | ||
Eruzione cutanea (2) | |||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari (1) | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Alterazione dell'andatura | ||
Astenia | |||
Affaticamento | |||
Irritabilità (1) | |||
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Cadute | ||
Lacerazione della cute |
(1)reazioni avverse al farmaco potenzialmente importanti riportate negli studi clinici con un tasso di incidenza non corrispondente ai criteri sopramenzionati.
(2)reazioni avverse riportate nell'esperienza post-marketing.
L'utilizzo di lacosamide è associato ad un prolungamento dose-dipendente dell'intervallo PR. E' possibile il manifestarsi di reazioni avverse (es. blocco atrioventricolare, sincope, bradicardia) associate con tale prolungamento.
Negli studi clinici in pazienti con epilessia, il tasso di incidenza del blocco atrioventricolare (AV) di primo grado riportato è non comune, dello 0,7%, 0%, 0,5% e 0% nei gruppi lacosamide 200 mg, 400 mg, 600 mg o placebo, rispettivamente. Non sono stati osservati episodi di blocco AV di secondo grado o maggiore in questi studi. Tuttavia, casi di blocco AV di secondo e terzo grado associati al trattamento con lacosamide sono stati riportati nell'esperienza post-marketing.
Il tasso di incidenza della sincope negli studi clinici è non comune e non differisce nei pazienti epilettici del gruppo lacosamide (0,1%) e del gruppo placebo (0,3%).
Anormalità nei test di laboratorio
Negli studi clinici controllati con lacosamide sono state osservate anormalità nei test di funzionalità epatica in pazienti adulti con crisi ad esordio parziale che assumevano concomitantemente da 1 a 3 farmaci antiepilettici. Incrementi della ALT fino a ≥3 x LSN (Limite Superiore della Norma) si sono verificati nello 0,7% (7/935) dei pazienti trattati con Vimpat e nello 0% (0/356) dei pazienti trattati con placebo.
Reazioni di ipersensibilità multiorgano
In pazienti trattati con alcuni farmaci antiepilettici sono state riportate reazioni di ipersensibilità multiorgano. Tali reazioni si manifestano in maniera variabile, ma tipicamente si presentano con febbre ed eruzione cutanea e possono essere associate con il coinvolgimento di diversi sistemi di organi. Casi potenziali sono stati riportati raramente con lacosamide; se si sospetta una reazione di ipersensibilità multiorgano, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto.
04.9 Sovradosaggio
I dati clinici riguardanti il sovradosaggio di lacosamide nell'uomo sono limitati. I sintomi clinici (capogiro e nausea) osservati in seguito all'assunzione di 1200 mg/die sono stati prevalentemente a carico del sistema nervoso centrale e del sistema gastrointestinale, e si sono risolti mediante un aggiustamento della dose.
Il sovradosaggio di lacosamide più elevato riportato nella storia clinica è di 12 g, assunti in associazione a dosi tossiche di diversi altri farmaci antiepilettici. Il soggetto, inizialmente entrato in coma, si è successivamente ristabilito completamente senza danni permanenti.
Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di lacosamide. Il trattamento del sovradosaggio dovrà essere sintomatico e può includere l'emodialisi se necessario (vedere paragrafo 5.2).
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antiepilettici, codice ATC: N03AX18
Il principio attivo, lacosamide (R-2-acetamido-N-benzil-3-metossipropionamide) è un aminoacido a cui sono stati aggiunti altri gruppi funzionali.
Meccanismo d'azione
Il meccanismo d'azione attraverso cui lacosamide esercita il suo effetto antiepilettico nell'uomo non è stato ancora del tutto spiegato.
Studi di elettrofisiologia condotti in vitro hanno dimostrato che lacosamide potenzia selettivamente l'inattivazione lenta dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, dando luogo ad una stabilizzazione delle membrane neuronali ipereccitabili.
Effetti farmacodinamici
Lacosamide ha mostrato un effetto protettivo nei confronti delle crisi in un ampio spettro di modelli animali di crisi parziali e generalizzate primarie ed ha ritardato l'insorgere del kindling.
In studi pre-clinici, lacosamide, in combinazione con levetiracetam, carbamazepina, fenitoina, valproato, lamotrigina, topiramato o gabapentin, ha mostrato effetti anticonvulsivanti sinergici o additivi.
Esperienza clinica
L'efficacia di Vimpat come terapia aggiuntiva alle dosi raccomandate (200 mg/die, 400 mg/die) è stata valutata in 3 studi clinici multicentrici, randomizzati, controllati verso placebo, per una durata di trattamento fino a 12 settimane.
Negli studi controllati verso placebo in cui è stato utilizzato come terapia aggiuntiva, Vimpat ha dimostrato di essere efficace anche alla dose di 600 mg/die. L'efficacia si è dimostrata simile a quella ottenuta con 400 mg/die, tuttavia la dose è stata meno tollerata dai pazienti a causa delle reazioni avverse a carico del SNC e del tratto gastrointestinale. Perciò, la dose di 600 mg/die non è raccomandata. La dose massima raccomandata è di 400 mg/die. Questi studi hanno coinvolto un totale di 1308 pazienti con un'anamnesi positiva per epilessia con crisi parziali della durata media di 23 anni, e sono stati disegnati allo scopo di valutare la sicurezza e l'efficacia di lacosamide, in co-somministrazione con 1-3 farmaci antiepilettici, in pazienti con crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria, non ben controllate dalla terapia. Complessivamente, la percentuale di pazienti che hanno ottenuto una riduzione della frequenza delle crisi pari al 50% è stata del 23%, 34% e 40% per il placebo, per lacosamide 200 mg/die e lacosamide 400 mg/die.
Non esistono sufficienti dati riguardanti la sospensione dei trattamenti antiepilettici concomitanti allo scopo di poter utilizzare lacosamide in monoterapia.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche
Assorbimento
Lacosamide è rapidamente e completamente assorbita in seguito a somministrazione orale. La biodisponibilità orale di lacosamide compresse è prossima al 100 %. In seguito a somministrazione orale, la concentrazione plasmatica di lacosamide immodificata aumenta rapidamente e raggiunge Cmax approssimativamente tra 0,5 e 4 ore dopo l'assunzione. Vimpat compresse e Vimpat sciroppo orale sono bioequivalenti. Velocità ed entità dell'assorbimento non sono influenzate dal cibo.
Distribuzione
Il volume di distribuzione è di approssimativamente 0,6 L/Kg. Il legame di lacosamide con le proteine plasmatiche è inferiore al 15%.
Metabolismo
Il 95% della dose somministrata viene escreta nelle urine come farmaco e metaboliti. Il metabolismo di lacosamide non è stato ancora completamente caratterizzato.
I principali composti escreti con le urine sono lacosamide immodificata (approssimativamente il 40% della dose) e il suo metabolita principale O-demetilato (meno del 30%).
Una frazione polare ipotizzata essere un derivato della serina si riscontra approssimativamente per il 20% nelle urine, ma è stata rilevata in piccole quantità (0-2%) nel plasma di alcuni soggetti. Piccole quantità di ulteriori metaboliti (0,5-2%) sono state riscontrate nelle urine.
Dati in vitro mostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato, tuttavia non si ha la conferma in vivo del principale isoenzima coinvolto. Non sono emerse differenze clinicamente rilevanti nell'esposizione a lacosamide dal confronto della sua farmacocinetica in soggetti definiti "metabolizzatori rapidi" (con un CYP2C19 funzionale) e "metabolizzatori lenti" (in assenza di un CYP2C19 funzionale). Inoltre, uno studio di interazione con omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) non ha mostrato alterazioni clinicamente rilevanti nelle concentrazioni plasmatiche di lacosamide, indicando quindi che tale via metabolica è di scarsa importanza. La concentrazione plasmatica di O-demetil-lacosamide è approssimativamente pari al 15% della concentrazione plasmatica di lacosamide. Questo metabolita principale non ha alcuna attività farmacologica nota.
Eliminazione
Le principali vie di eliminazione di lacosamide dal circolo sistemico sono rappresentate dall'escrezione renale e dalla biotrasformazione. In seguito a somministrazione orale ed endovenosa di lacosamide marcata, approssimativamente il 95% della radioattività somministrata è riscontrata nelle urine, e meno dello 0,5% nelle feci. L'emivita del farmaco immodificato è di circa 13 ore. La farmacocinetica è dose-dipendente e costante nel tempo, con scarsa variabilità intra- ed inter-paziente. In seguito a doppia somministrazione giornaliera, lo steady state è raggiunto nell'arco di 3 giorni. La concentrazione plasmatica aumenta con un fattore di accumulazione approssimativamente pari a 2.
Farmacocinetica in categorie speciali di pazienti
Sesso
Studi clinici indicano che il sesso non influenza in maniera rilevante la concentrazione plasmatica di lacosamide.
Ridotta funzionalità renale
L'AUC di lacosamide aumenta approssimativamente del 30% in soggetti con insufficienza renale lieve e moderata e del 60% in pazienti con compromissione renale grave e allo stadio finale sottoposti ad emodialisi, rispetto ai soggetti sani, mentre la Cmax rimane invariata.
L'emodialisi è in grado di rimuovere efficacemente la lacosamide dal plasma. La riduzione dell'AUC di lacosamide è di circa il 50 % a seguito di un trattamento di emodialisi di 4 ore. Di conseguenza, si raccomanda un aggiustamento dei dosaggi in pazienti sottoposti ad emodialisi (vedere paragrafo 4.2).
La concentrazione plasmatica del metabolita O-demetilato è risultata notevolmente aumentata in pazienti con insufficienza renale moderata e grave. Nei pazienti con insufficienza renale allo stadio finale, in assenza di emodialisi, i livelli del metabolita erano aumentati ed in continua crescita durante le 24 ore di campionamento. Non è noto se l'aumentata concentrazione plasmatica del metabolita nell'insufficienza renale allo stadio finale possa dar luogo ad eventi avversi, ma non è stata identificata alcuna attività farmacologica nota di tale metabolita.
Ridotta funzionalità epatica
Soggetti con insufficienza epatica moderata (Child-Pugh B) hanno presentato concentrazioni plasmatiche di lacosamide più elevate (AUCnorm incrementata approssimativamente del 50%). Questo dato è risultato essere in parte dovuto ad una ridotta funzionalità renale nei soggetti studiati. Si stima che la riduzione della clearance non renale in tali pazienti sia responsabile di un incremento del 20% dell'AUC di lacosamide. La farmacocinetica di lacosamide non è stata valutata in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.2).
Anziani (al di sopra dei 65 anni)
In uno studio in soggetti anziani di entrambi i sessi, che ha incluso 4 pazienti al di sopra dei 75 anni, l'AUC è risultata aumentata circa del 30% negli uomini e del 50% nelle donne, rispetto a soggetti giovani di sesso maschile. Ciò è dovuto in parte alla riduzione del peso corporeo; la differenza normalizzata per il peso corporeo è del 26 e del 23%, rispettivamente. E' stato inoltre osservato un aumento nella variabilità dell'esposizione al farmaco. In questo studio, la clearance renale di lacosamide è risultata solo lievemente ridotta nei pazienti anziani.
In generale non è necessaria una riduzione della dose, in assenza di indicazioni specifiche in soggetti con ridotta funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Negli studi di tossicità, le concentrazioni plasmatiche di lacosamide ottenute erano simili o di poco superiori a quelle osservate nei pazienti, non lasciando margine ulteriore per quanto riguarda l'esposizione nell'uomo.
Uno studio di safety pharmacology in cui lacosamide è stata somministrata per via endovenosa a cani anestetizzati ha mostrato incrementi transitori dell'intervallo PR e della durata del complesso QRS, oltre a diminuzioni pressorie dovute molto probabilmente ad un effetto cardiodepressivo. Queste alterazioni transitorie hanno avuto inizio nello stesso intervallo di concentrazioni ottenuto in seguito alla somministrazione della dose massima raccomandata. In cani anestetizzati e in scimmie Cynomolgus sono stati osservati un rallentamento della conduzione atrio-ventricolare, blocco atrio-ventricolare e dissociazione atrio-ventricolare a dosi comprese tra 15-60 mg/kg, somministrate per via endovenosa.
In studi di tossicità a dosi ripetute, alterazioni epatiche lievi e reversibili sono state osservate nei ratti a partire da dosi 3 volte superiori ai livelli clinici di esposizione. Tali modifiche includevano un aumento di peso del fegato, ipertrofia degli epatociti, aumento dei livelli sierici degli enzimi epatici ed incremento dei livelli di colesterolo totale e trigliceridi. Ad eccezione dell'ipertrofia degli epatociti, non sono state rilevate ulteriori alterazioni istopatologiche.
In studi della tossicità riproduttiva e dello sviluppo nei roditori e nei conigli, gli unici effetti teratogeni riscontrati riguardavano un aumento nel numero di cuccioli nati morti e di morti perinatali, e una leggera riduzione del peso corporeo e delle dimensioni del fegato della filiata nei ratti a dosi materno tossiche corrispondenti ad un'esposizione sistemica simile a quella riscontrata nella pratica clinica. Dal momento che non è stato possibile testare livelli di esposizione più elevati negli animali a causa della materno-tossicità di queste dosi, i dati non sono sufficienti per stabilire il potenziale embrio-fetotossico e teratogenico di lacosamide.
Studi effettuati nei ratti indicano che lacosamide e/o i suoi metaboliti attraversano prontamente la placenta.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Glicerolo (E 422)
Carmellosa sodica
Sorbitolo liquido (cristallizzabile) (E 420)
Glicole polietilenico 4000
Acido citrico anidro
Acesulfame potassico (E 950)
Metile paraidrossibenzoato sodico (E 219)
Aroma fragola (contiene glicole propilenico, maltolo, acqua deionizzata)
Aroma di mascheramento (contiene glicole propilenico, aspartame (E 951), acesulfame potassico (E 950), maltolo, acqua deionizzata)
Acqua depurata
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
Dopo la prima apertura: 4 settimane.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flaconi di vetro ambrato di tipo III o di polietilene tereftalato (PET), da 200 ml e 465 ml, con tappo a vite in polipropilene ed un misurino.
E' possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
UCB Pharma SA
Allée de la Recherche 60
B-1070 Bruxelles
Belgio
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/08/470/014-015
038919142
038919155
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 29 Agosto 2008
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
25 Ottobre 2010