Additivi alimentari: chi li conosce li evita

Ultima modifica 02.10.2019

Stilare una lista degli oltre 1500 additivi alimentari sarebbe un'impresa molto ardua e sostanzialmente inutile. Primo perché i dati sarebbero solo indicativi e secondo perché sarebbe impossibile da ricordare e  richiederebbe tempi di consultazione troppo lunghi. A tal proposito è comunque possibile consultare la guida agli additivi presente su wikipedia.

In questo articolo cercheremo invece di focalizzare la nostra attenzione su alcuni punti.


il Ministero della Salute e le varie comunità internazionali hanno lo scopo di tutelare e rassicurare il consumatore regolamentando il settore con apposite leggi:

  • gli studi effettuati per stabilire la tossicità degli additivi vengono fatti principalmente su animali e non vi è comunque prova dei loro effetti a lungo termine. Chi vi assicura che ciò che non è dannoso oggi, non lo diventerà dopo 50 anni di continua assunzione?
  • è impossibile testare tutte le possibili combinazioni di additivi e i rispettivi dosaggi di assunzione. Nulla vieta di pensare che particolari combinazioni di additivi, innocui se presi singolarmente, possano avere ripercussioni negative sull'organismo.
  • è impossibile collegare gli additivi alla comparsa di tutte le malattie; se un additivo non causa direttamente una patologia non è escluso che in qualche modo possa contribuire alla sua comparsa
  • se il presunto effetto negativo degli additivi presenti in un alimento si somma a quello di un altro alimento e così via per un giorno, una settimana e un anno, considerando l'utilizzo sempre più massiccio in campo industriale, chi ci assicura che siamo davvero esenti da pericoli?
  • l'industria del settore conta un fatturato record crescente anno dopo anno (circa 20 miliardi di dollari nel 2000); questo dato dovrebbe perlomeno far riflettere i consumatori più intelligenti e maliziosi
  • considerate infine che nei Paesi industrializzati è stato calcolato un consumo medio annuo di additivi pari a 6-7 kg per individuo.

E' davvero difficile, insomma, orientarsi in questo mondo per alcuni versi ancora oscuro. Non è possibile esprimere un giudizio unitario, non è possibile affermare che gli additivi alimentari sono innocui, ma nemmeno condannarli ingiustamente.

Fidarsi è bene, Non fidarsi è meglio

Alcuni consigli per tutelare il consumatore:


  • al supermercato preferire alimenti con un basso contenuto di additivi; fare la spesa usando il cervello e non gli occhi: se il colore di un alimento è troppo appariscente, confrontatelo con il prezzo. Se costa poco sicuramente sono stati impiegati coloranti artificiali.
  • Preferite i cibi freschi, evitate i cibi precotti e confezionati nei quali l'uso di additivi è spesso importante.
  • Riscoprite la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità.