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Fine ricetta

Ingredienti Ricetta

Per 30 pezzi circa

Per friggere

Materiale Occorrente

  • Ciotola
  • Pellicola trasparente
  • Bilancina pesa alimenti
  • Rotellina taglia pasta
  • Setaccio
  • Pentola per friggere
  • Schiumarola

Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali (100 g) Lo Gnocco Fritto Senza Strutto è un alimento che rientra nel gruppo del pane e simili.
Le calorie provengono soprattutto dai lipidi, seguiti dai glucidi e infine dalle proteine.
I lipidi sono prevalentemente insaturi, i glucidi complessi e i peptidi a medio valore biologico.
Il colesterolo è assente, mentre le fibre sono più che significative.
I Pinzini sono alimenti che non si prestano a tutti i regimi alimentari. Andrebbero evitati in caso di sovrappeso, iperglicemia, diabete mellito tipo 2 e ipertrigliceridemia.
Non contengono lattosio e si prestano alla dieta per questa intolleranza alimentare.
Apportando glutine, non sono adatti all'alimentazione contro la malattia celiaca.
Vengono accettate dalla filosofia vegana e latto ovo vegetariana.
La porzione media come spuntino è di circa 30-50 g (85-145 kcal)
Valore energetico: 287 Kcal
Carboidrati: 38.20 g

Proteine: 8.20 g

Grassi: 12.30 g
  di cui saturi: 3.30 g
di cui monoinsaturi: 7.43 g
di cui polinsaturi: 6.83 g
Colesterolo: 0.00 g
Fibre: 1.30 g

Gnocco Fritto Senza Strutto - Pinzini

Categoria: Pane, Pizza e Brioche / Ricette Regionali / Ricette Vegane / Ricette per Vegetariani
Tempo di Preparazione 30 minuti
Note: 30 minuti per la preparazione; 4 ore di lievitazione; 10 minuti per la frittura
Per quante persone 4 persone Costo: basso

Descrizione Ricetta

Nota bene
La ricetta originale dello gnocco fritto prevede l'uso dello strutto, utilizzato sia nell'impasto sia nella frittura.
Per evitare l'uso di grassi saturi e grassi animali, in questo caso suggeriamo di sostituire lo strutto con olio di semi.

  1. In una ciotola, setacciare la farina Manitoba e realizzare un solco al centro.
  2. Al centro della farina, versare il lievito di birra secco e lo zucchero; a filo, unire l'acqua tiepida e mescolare velocemente creando una pastella morbida, evitando di mischiare la farina attorno ai bordi della ciotola.

Lo sapevi che…
Con la tecnica consigliata, si realizza una sorta di lievitino, che permetterà al lievito di agire meglio!
In alternativa al lievito di birra secco, si possono utilizzare 6 g di lievito di birra fresco, che dovrà essere sciolto nell'acqua prima di essere unito alla farina.

  1. Coprire la ciotola con un foglio di pellicola trasparente e lasciar riposare per mezz'ora, fino a quando si sarà formata una schiuma stabile.
  2. A questo punto, unire l'olio di semi ed impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo da ultimo il sale. Lavorare la pasta per una decina di minuti, dunque riporla nella ciotola, coprire con pellicola e lasciare lievitare in un ambiente tiepido per 4 ore.
  3. Trascorso il tempo necessario, procedere con la messa in forma dello gnocco. Stendere la pasta con il matterello fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm.
  4. Ritagliare la sfoglia con una rotellina per pizza per ottenere dei rombi o dei quadrati dal lato di 5 cm.
  5. Versare abbondante olio di arachidi in una padella in rame oppure in una pentola di pietra. Quando l'olio raggiunge la giusta temperatura (160-170°C), tuffare i rombi e friggerli per 2-3 minuti per lato, rigirandoli a metà cottura.

I consigli giusti
Ricordate che più olio utilizzate per friggere, meno ne assorbirà l'alimento! Mantenete una temperatura corretta, non troppo bassa (per evitare che lo gnocco assorba troppo olio), né troppo alta (per evitare che si bruci la pasta ed ovviare al rischio che si formino i composti tossici).

  1. Scolare lo gnocco fritto con una schiumarola e servire caldissimi accompagnando a piacere con verdure grigliate e salse vegetali (per la versione vegana) o con salumi e formaggi (per la versione classica). I più golosi possono apprezzare lo gnocco con crema alle nocciole o marmellata.

Il commento di Alice - PersonalCooker

Una volta fritto, lo gnocco va servito subito e non può essere conservato. Tuttavia, è possibile congelare la pasta cruda (prima dell'ultima lievitazione): quando desiderate servirlo, potete lasciar scongelare la pasta a temperatura ambiente e lasciarla lievitare, poi procedete come da ricetta.